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Tagli, la Città Bianca perde la squadra antincendio boschivo

OSTUNI - La prevenzione in tempi di crisi? Meglio affidarsi alla provvidenza che al personale specializzato. E così, ridotti al lumicino i fondi a livello regionale, le conseguenze sono immediate. Il Distaccamento dei vigili del fuoco della Città bianca non avrà quest’anno alcun supporto estivo. A causa dei tagli fissati dalla Finanziaria, le risorse economiche messe a disposizione non consentirebbero di attivare per i mesi di luglio e agosto la squadra antincendio boschivo, che puntualmente nelle scorse stagioni prendeva servizio a partire dall’inizio dell’estate, in aggiunta al personale stabilmente attivo presso la Caserma di Ostuni.

OSTUNI - La prevenzione in tempi di crisi? Meglio affidarsi alla provvidenza che al personale specializzato. E così, ridotti al lumicino i fondi a livello regionale, le conseguenze sono immediate. Il Distaccamento dei vigili del fuoco della Città bianca non avrà quest’anno alcun supporto estivo. A causa dei tagli fissati dalla Finanziaria, le risorse economiche messe a disposizione non consentirebbero di attivare per i mesi di luglio e agosto la squadra antincendio boschivo, che puntualmente nelle scorse stagioni prendeva servizio a partire dall’inizio dell’estate, in aggiunta al personale stabilmente attivo presso la Caserma di Ostuni.

Un colpo durissimo, per la macchina dei soccorsi e per l’intera organizzazione della Protezione civile impegnata sul territorio a salvaguardia del ricco patrimonio boschivo e naturale che abbraccia le colline di Ceglie Messapica, Ostuni, Cisternino e Fasano. Aree sensibili, purtroppo interessate ogni anno da incendi devastanti. Eppure, a tutela di una fascia di territorio così ampia e significativa sotto il profilo naturale, sulla carta non sarebbero previsti particolari misure di intervento. Le uniche misure interprese, sono a costo zero. Il Comune della Città bianca, ad esempio, come ogni anno, ha emanato una specifica ordinanza a salvaguardia dei siti sensibili. Primo accorgimento: “E’ tassativamente vietato abbandonare rifiuti nei boschi ed in discariche abusive del territorio”.

A seguire le altre misure preventive antincendio. Da metà giugno sino a metà settembre, all’interno di tutte le aree boschive ricadenti nel Comune di Ostuni, fatta eccezione per le aree appositamente attrezzate e nei casi regolarmente autorizzati dalla Regione Puglia, vigerà il divieto di accendere fuochi di ogni genere e di compiere ogni altra operazione che possa creare comunque pericolo immediato di incendio, compresa la sosta in auto nelle predette aree. Il divieto, contenuto in una ordinanza emessa dal sindaco Domenico Tanzarella, trova giustificazione nell’elevato numero di incendi boschivi verificatisi, sul territorio comunale, negli ultimi anni.

Altri ancora, i provvedimenti assunti a “zero euro”: i proprietari ed i conduttori a qualsiasi titolo dei terreni seminativi confinanti con le aree boschive, potranno praticare la bruciatura delle stoppie, a condizione che lungo tutto il perimetro delle superfici interessate, subito  dopo le operazioni di mietitrebbiatura ed entro il 15 luglio, traccino una fascia protettiva per tutta  l'estensione  direttamente confinante con boschi e foreste per una larghezza non inferiore a  10 metri e, comunque, tale da assicurare che il  fuoco non si propaghi alle aree circostanti e confinanti. E' fatto obbligo ai proprietari, conduttori, Enti pubblici e privati titolari della gestione, manutenzione  e conservazione  dei boschi, di eseguire l'apertura, il ripristino, la ripulitura ed il diserbo dei viali parafuoco, in  particolare  lungo  le  linee  di confine a contatto con strade, autostrade, ferrovie e terreni seminativi, pascolivi, incolti e cespugliati.

L'inosservanza dei divieti e degli obblighi di tale ordinanza sarà punita con le sanzioni amministrative previste dalla legge. Fine delle misure di prevenzione. Il paradosso? In caso di emergenza, in cima ai colli in fiamme, convergeranno in tanti, tranne coloro che, professionalmente, sarebbero chiamati per primi a intervenire: i vigili del fuoco, appunto.

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