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Tanzarella: “Non faccio la guerra a Vendola, difendo solo il mio territorio”

OSTUNI - Ostetricia, Ginecologia e Pediatria? Ricorso al Tar, per scongiurare l’eventuale soppressione. Il sindaco di Ostuni Domenico Tanzarella, ha spiegato stamane le ragioni che hanno spinto l’Amministrazione comunale a scendere in prima linea: “L’opposizione dinanzi al Tar che stiamo predisponendo – ha sottolineato Tanzarella - non è contro nessuno e contro nessuna parte politica ma è finalizzata a tutelare i diritti del territorio che amministriamo e che riteniamo siano stati lesi immotivatamente nella delibera e soprattutto negli allegati alla delibera 2791 del dicembre scorso”.

OSTUNI - Ostetricia, Ginecologia e Pediatria? Ricorso al Tar, per scongiurare l’eventuale soppressione. Il sindaco di Ostuni Domenico Tanzarella, ha spiegato stamane le ragioni che hanno spinto l’Amministrazione comunale a scendere in prima linea: “L’opposizione dinanzi al Tar che stiamo predisponendo – ha sottolineato Tanzarella - non è contro nessuno e contro nessuna parte politica ma è finalizzata a tutelare i diritti del territorio che amministriamo e che riteniamo siano stati lesi immotivatamente nella delibera e soprattutto negli allegati alla delibera 2791 del dicembre scorso”.

Quanto alle motivazioni di merito, Tanzarella le sintetizza così: “La Regione ha delineato un riassetto ospedaliero che è in contrasto con atti amministrativi che sono già stati assunti, a partire dal Piano della salute locale sino agli investimenti che la stessa Regione sta facendo per ampliare il nostro ospedale. Non solo. Appare palese il contrasto con le linee guida nazionali che prevedono che Ostetricia, Ginecologia e Pediatria, quindi i reparti Materno-infantili, debbano essere allocati in ambienti protetti, vale a dire dotati di Chirurgia, Rianimazione e adeguate Sale operatorie”.

Sotto accusa, dunque, da parte della Pubblica amministrazione locale, la delibera della Giunta regionale del 16 dicembre scorso con la quale sono state tracciate le linee guida del Piano di riordino ospedaliero.

La strategia della Pubblica amministrazione della Città bianca, è stata resa nota dallo stesso Primo cittadino, nel corso di una conferenza stampa tenutasi presso Palazzo San Francesco. “La scelta fatta - ha dichiarato Tanzarella - sembra condizionata più che altro da questioni territoriali e politiche. Mi rendo conto delle difficoltà di intervenire per ridare assetti che giustifichino anche un ridimensionamento dei costi e delle spese ma, allo stesso tempo, gradirei che queste scelte avessero una coerenza di fondo anche con gli atti che la Regione ha già assunto e soprattutto che abbiano una coerenza con le scelte di carattere medico-tecnico-giuridiche”.

Poi il sindaco chiama in causa l’assessore regionale alla Sanità, Tommaso Fiore:  “C’è un deficit di fondo – afferma - che ho già riferito all’assessore regionale nell’unico incontro che abbiamo avuto insieme agli altri delegati dell’ Anci, ossia la mancanza di partecipazione e di condivisione. Mi auguro che la Regione (tecnici e assessorato alla Sanità) sia in tempo per correggere il tiro, così come mi è stato garantito”.

Il Comune punta dunque a ostacolare sul piano giuridico amministrativo un eventuale trasferimento di Ostetricia, Ginecologia e Pediatria: reparti del nosocomio ostunese che stando al Regolamento del Piano di Riordino ospedaliero approvato nel dicembre scorso dalla Regione Puglia verrebbero soppressi  e trasferiti a Fasano. Il ricorso al Tar sarà depositato entro il prossimo 16 febbraio (scadenza dei 60 giorni per l’impugnazione della delibera sotto accusa).

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