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Tensostatico: resta l'ipotesi Sant'Apollinare, ma intanto spuntano nuovi dubbi

BRINDISI - Il 10 maggio la riunione del Comitato Portuale dovrebbe dare il parere definitivo sull’effettiva fattibilità di un tensostatico a Sant’Apollinare che possa ospitare le partite interne dell’Enel Basket per il prossimo campionato di serie A/1.

BRINDISI - Il 10 maggio la riunione del Comitato Portuale dovrebbe dare il parere definitivo sull’effettiva fattibilità di un tensostatico a Sant’Apollinare che possa ospitare le partite interne dell’Enel Basket per il prossimo campionato di serie A/1.

Il Comune sembra essere fortemente intenzionato a scegliere appunto Sant’Apollinare come location per la struttura tensostatica, in attesa del nuovo palazzetto, inserito nell’ambito della Cittadella dello Sport, e che dovrebbe essere pronto tra un paio d’anni circa.

Eppure, restano ancora tanti gli interrogativi che a livello tecnico dovranno essere chiariti circa la fattibilità dell’impianto. Una riguarda un problema oggettivo, legato ad una sovrapposizione di progetti (dal quartiere fieristico allo Snim, per non parlare degli approdi). L’altro riguarda la consapevolezza che anche i lavori per la realizzazione di una struttura tensostatica – quand’anche provvisorio – comportino comunque attività parallele per perfetti collegamenti elettrici, idrici e fognari. Scavi, cantieri e operai: non è certamente una questione di giorni, soprattutto se l’obiettivo è quello di creare una zona effettivamente urbanizzata e all’altezza di un contesto da campionato della massima serie.

In più, il problema è sempre, inevitabilmente, un altro: chi dovrebbe sobbarcarsi tutte queste ulteriori spese? Sulla Provincia graverebbe il problema delle possibili critiche a Ferrarese su un eventuale conflitto di interesse, il Comune ha già stanziato fin troppo denaro per venire incontro alle esigenze di una città che non vuole che la squadra di basket vada a giocare altrove. Resta l’Autorità portuale, ma sotto questo aspetto proprio il parere del Comitato portuale dei prossimi giorni potrebbe essere più che mai decisivo.

Infine, ultimo ma non per importanza, c’è chi solleva anche un problema legato ai costi delle concessioni,visto che un’idea potrebbe essere quella di chiedere al Comune il pagamento di un compenso in cambio della concessione dell’area e dietro la richiesta di attrezzarla a quartiere fieristico. Ma anche a questo punto, è inevitabile domandarsi se e come il Comune possa davvero finanziare un progetto così composto. Anche per questo motivo, mentre i giorni passano senza novità di sorta, si tiene sempre “in caldo” l’ipotesi di un tensostatico in contrada Masseriola, in una zona già attrezzata e che non necessita di troppi ritocchi. Anche se, in questo caso, il paradosso è quello di ritrovarsi tre palazzetti (Palapentassuglia, nuovo palazzetto e tensostatico) in una sola area.

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