rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Torna l’incubo della trivella: ed i Comuni fanno muro

OSTUNI - Corsa all’oro nero: la Northern Petroleum ci riprova. La nuova istanza è datata 6 novembre 2010 ed è finalizzata al conseguimento delle autorizzazioni governative propedeutiche all’esecuzione di una campagna di saggi nelle acque dell’Adriatico meridionale. E così torna l’allarme: da Mola di Bari sino a Brindisi. I sindaci si mobilitano, per scongiurare l’installazione delle piattaforme. Vertice a Ostuni, nel tardo pomeriggio. Attorno a un tavolo si sono dati appuntamento amministratori, tecnici e legali.

OSTUNI - Corsa all’oro nero: la Northern Petroleum ci riprova. La nuova istanza è datata 6 novembre 2010 ed è finalizzata al conseguimento delle autorizzazioni governative propedeutiche all’esecuzione di una campagna di saggi nelle acque dell’Adriatico meridionale. E così torna l’allarme: da Mola di Bari sino a Brindisi. I sindaci si mobilitano, per scongiurare l’installazione delle piattaforme. Vertice a Ostuni, nel tardo pomeriggio. Attorno a un tavolo si sono dati appuntamento amministratori, tecnici e legali. 

“I provvedimenti ministeriali adottati sembrano avere disatteso alcuni considerevoli profili di criticità”. Questa la motivazione di fondo che il 25 febbraio scorso spinse il Tar di Lecce a sospendere, su ricorso del Comune di Ostuni (e ad adiuvandum del Comune di Fasano e della Regione Puglia), le autorizzazioni governative concesse alla Northern Petroleum. No a saggi e trivellazioni, dunque, fu deciso.

La Prima Sezione del Tribunale Amministrativo Regionale di Lecce con ordinanza n 130/2010 dispose la sospensione dell’efficacia del pronunciamento di compatibilità ambientale emesso a suo tempo dal Ministero dell’Ambiente e concernente il progetto di realizzazione della prima fase del programma di lavoro previsto al largo delle coste pugliesi e presentato dalla società britannica. Bloccati, di conseguenza, tutti gli atti presupposti, preparatori, connessi e consequenziali.

E’ evidente che le motivazioni addotte dal Tar non avrebbero scongiurato il rischio di ulteriori tentativi. E di fatti, a distanza di mesi, la società inglese si è rifatta sotto, smussando i profili di criticità contestati l’inverno scorso e mostrando le proprie intenzioni nel rilancio della proposta.

Ma i Comuni stavolta, intendono fare muro e quadrato, preannunciando osservazioni: “Se sarà necessario affronteremo ulteriori battaglie giuridico amministrative”, spiegano il sindaco Domenico Tanzarella, che nel pomeriggio ha convocato i sindaci e gli amministratori dei Comuni costieri del nord barese e del brindisino, per studiare una linea unitaria”. All’appuntamento, hanno risposto le amministrazioni locali di Monopoli, Polignano a Mare, Fasano, Carovigno e Brindisi.

“Il Comune capoluogo - ha spiegato Cesare Mevoli, assessore all’Ambiente del Comune di Brindisi – ha già approvato un ordine del giorno per ribadire il proprio no alle trivellazioni.  E siamo pronti ad aderire ad un’azione unitaria di contrasto, in difesa delle nostre acque. Disponibilità di massima giunta anche dai sindaci Lello Di Bari (Fasano), Vittorio Zizza (Carovigno) e dalla Provincia di Brindisi, nonché dagli amministratori del sud barese. Il prossimo 9 dicembre, la prima riunione tecnica, cui prenderanno parte i funzionari degli Enti decisi ad opporsi.

“E’ partita una iniziativa forte – ha subito chiarito il sindaco di Ostuni, Tanzarella - che vede il coinvolgimento di tutto il territorio, per rispondere a quest’ulteriore tentativo di aggressione del nostro territorio. La Regione Puglia ha una grande risorsa che è il mare: va tutelato e salvaguardato. Tra l’altro proprio stamane il Presidente degli Stati Uniti ha sospeso le indagini petrolifere sino al 2017 e non vedo per quale ragione un territorio caratterizzato da siti d’importanza comunitaria e da sensibilità ambientali ed ecologiche di particolare rilievo quale il nostro, debba essere compromesso e colpito”.

La pensa così anche il sindaco di Carovigno, Vittorio Zizza: “Noi a maggior ragione abbiamo da tutelare la riserva di Torre Guaceto che è il nostro punto di riferimento più importante. L’unione fa la forza e noi faremo la nostra parte in questo gruppo di lavoro”. Per Lello Di Bari “c’è la presa di coscienza di fare fronte unico contro chi viene da fuori a guastare il nostro ambiente, ad inquinare il nostro mare, a danneggiare le nostre coste mentre noi stiamo propagandando in tutto il mondo le bellezze della Puglia”.

L’Assessore alle Risorse del Mare del Comune di Monopoli, Pierantonio Munno ha sottolineato da parte sua la necessità che siano coinvolte le Istituzioni come le associazioni: “Il mare è una risorsa che va difesa da tutti”. E poi ha aggiunto: “Occorre capire con estrema chiarezza quale sarà la posizione della Regione in questa nostra battaglia”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Torna l’incubo della trivella: ed i Comuni fanno muro

BrindisiReport è in caricamento