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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Tra assenti e ritardatari, la maggioranza non ha i numeri: salta la seduta del consiglio

Basta che due consiglieri comunali siano rispettivamente alle prese con problemi famigliari e impegni di lavoro e altri tre giungano in ritardo, perché la maggioranza non abbia i numeri per governare. L'odierna seduta del consiglio comunale è infatti saltata per mancanza del numero legale. Sedici consiglieri erano seduti fra i banchi del centrosinistra

BRINDISI – Basta che due consiglieri comunali siano rispettivamente alle prese con problemi famigliari e impegni di lavoro e altri tre giungano in ritardo, perché la maggioranza non abbia i numeri per governare. L’odierna seduta del consiglio comunale è infatti saltata per mancanza del numero legale. Sedici consiglieri erano seduti fra i banchi del centrosinistra (ne occorrevano almeno 16 più il sindaco perché si raggiungesse il quorum). Completamente vuoti, invece, quelli dell’opposizione, i cui consiglieri sono rimasti all’esterno di Palazzo di Città.

Il sindaco Mimmo Consales ha appreso la notizia mentre era in viaggio verso Roma, dove era in programma un incontro sulla questione riguardante i fondi per la bonifica della discarica di Micorosa. Le defezioni sono state quelle di Massimiliano Cursi (Progettiamo Brindisi) e Salvatore Valentino (Pd) entrambi assenti giustificati. Massimo Pagliara, Toni Muccio e Italo Licchello sono arrivati invece in ritardo, a seduta ormai sciolta. L’instabilità del centrosinistra viene dunque a galla in una giornata in cui il consiglio comunale si sarebbe dovuto confrontare su tematiche di una certa rilevanza.Un momento della conferenza stampa convocata dal centrosinistra-3

Su tutte, l’ordine del giorno presentato dal centrodestra con cui si chiede di revocare la delibera di non costituzione di parte civile del Comune nel procedimento giudiziario che vede coinvolto il primo cittadino, sostituendola con una delibera di costituzione di parte civile. Fra i punti all’ordine del giorno vi erano anche: la mozione di Riccardo Rossi per l’istituzione di una residenza virtuale per cittadini senza tetto o senza fissa dimora (italiani e stranieri, comunitari e non comunitari con permesso di soggiorno) in via Francesco Fersini; l’avvio della procedura di contestazione della condizione di incompatibilità dei consiglieri comunali; la ratifica della delibera con cui si riconoscono i debiti fuori bilancio maturati nel 2008 dalla precedente amministrazione di centrodestra.

In tarda mattinata, è scattato il prevedibile scambio di accuse fra maggioranza e opposizione. Nel corso di una conferenza stampa convocata nell’aula Mario Marino Guadalupi, il capogruppo del Pd, Salvatore Brigante, ha fatto un parziale mea culpa per la mancanza del numero legale (“E’ un errore di cui ci assumiamo la responsabilità – dichiara Brigante – ma è la prima volta in due anni che succede questo, e solo per la mancanza di un consigliere”), rinfacciando all’opposizione un atteggiamento irresponsabile. “Molti degli argomenti – afferma Brigante – erano voluti e sottoscritti dall’opposizione (il riferimento è all’ordine del giorno sulla costituzione di parte civile, alla mozione sull’istituzione di una residenza per senza tetto e alla delibera sui debiti fuori bilancio, ndr). La mancata ratifica della delibera sui debiti fuori bilancio maturati all’epoca dell’amministrazione Mennitti, in particolare, avrebbe richiesto un gesto di correttezza nei confronti del presidente della Corte dei conti”.

Fra tali debiti fuori bilancio rientra anche una spesa pari a 45mila euro sostenuta nel 2008 per finanziare la festa dei nonni. “Quella delibera – attacca Brigante – era stata più volte rinviata per dissensi all’interno della stessa maggioranza dell’epoca. Noi eravamo pronti a discuterne, mostrando grande senso di responsabilità, cosa che invece non ha fatto il centrodestra”. E a proposito della delibera in questione, Francesco Cannalire, Api, propone di spacchettare i debiti fuori bilancio in oggetto, discutendoli uno per uno. “Le spese legittime – dichiara Cannalire  a BrindisiReeport – le voteremo. Quelle illegittime, no”. 

Mauro D'AttisA stretto giro è arrivata la replica dell’opposizione, attraverso un comunicato stampa dei gruppi consiliari di centrodestra firmato da Mauro D’Attis. “Invece di chiedere scusa  - si legge nella nota stampa - accusano gli altri di colpe che non sono loro. Il centrodestra già altre volte ha garantito il numero legale per Consigli comunali importanti come quello di due giorni fa sulla adesione al comitato promotore di Lecce candidata a Capitale europea della cultura. La seduta inizio solo grazie alla presenza del centrodestra". 

"Ci vuole veramente una gran faccia tosta - continua D'Attis - a organizzare addirittura una conferenza stampa per prendersela sempre con qualcuno. Ma lo hanno capito che hanno la responsabilità di governo della città e che lo spettacolo che stanno offrendo é indecoroso? É evidente che sullo sfondo ci sono le tensioni legate al quarto rimpasto di giunta in arrivo e alla precarietà della tenuta dell'amministrazione per i problemi politici e giudiziari ben noti a tutti i cittadini brindisini e non solo, purtroppo". (Le foto sono di Gianni Di  Campi)

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