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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Trivelle: Clini e Vendola, sfida su La 7

BARI – Norma choc del Governo sulle Trivellazioni. Faccia a faccia in Tv il presidente della Regione, Nichi Vendola e il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini. L’appuntamento è fissato per questa sera, durante la trasmissione Piazza Pulita”, condotta dal giornalista Corrado Formigli ed in onda alle 21.10 su “La 7”. Sul tema è ormai battaglia: “Spiace constatare - afferma l'Assessore regionale alla Qualità dell'Ambiente, Lorenzo Nicastro - e ci opporremmo con tutti gli strumenti possibili anche attraverso i parlamentari pugliesi che hanno dato la propria adesione all'iniziativa promossa dal Comitato No Petrolio Sì energie rinnovabili, che vi siano ancora iniziative tese a sminuire la volontà popolare dei pugliesi".

BARI – Norma choc del Governo sulle Trivellazioni. Faccia a faccia in Tv il presidente della Regione, Nichi Vendola e il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini. L’appuntamento è fissato per questa sera, durante la trasmissione Piazza Pulita”, condotta dal giornalista Corrado Formigli ed in onda alle 21.10 su “La 7”.  Sul tema è ormai battaglia: “Spiace constatare - afferma l'Assessore regionale alla Qualità dell'Ambiente, Lorenzo Nicastro - e ci opporremmo con tutti gli strumenti possibili anche attraverso i parlamentari pugliesi che hanno dato la propria adesione all'iniziativa promossa dal Comitato No Petrolio Sì energie rinnovabili, che vi siano ancora iniziative tese a sminuire la volontà popolare dei pugliesi".

"In particolare siamo molto preoccupati dall'ipotesi - che sarebbe contenuta nella bozza di decreto sulle liberalizzazioni preparata dal Governo Monti - di ridurre la distanza minima di ipotetiche piattaforme d'estrazione dalle attuali 12 miglia a sole 5”. “Anche in virtù di questi nuovi eventi, stiamo lavorando per coinvolgere, grazie al lavoro del Presidente del Consiglio Regionale Onofrio Introna, tutte le assemblee legislative regionali e alcuni stati d'oltre Adriatico perché si possa dare una indicazione chiara e vincolate agli organi legislativi competenti, sia a livello nazionale che internazionale”

Poi l’assessore ricorda: “Come preannunciato qualche giorno fa, stamane la Giunta Regionale ha approvato una delibera che contiene il parere negativo ad una richiesta di variazione nel programma dei lavori per i permessi di ricerca denominati convenzionalmente FR39NP e FR40NP, al largo delle coste della Puglia e proposti dalla Northern Petroleum. In sostanza, la richiesta di effettuare oltre alle già autorizzate (dal Ministero) prospezioni 2D anche quelle in 3d”. Sul piano amministrativo, abbiamo di conseguenza inteso dare parere negativo nella procedura di Via ministeriale, per ribadire ancora una volta la contrarietà a barattare il nostro mare con le esigenze di predominio economico delle multinazionali. Si badi non è una posizione di pregiudizio o di preconcetto, è un fatto di buonsenso e di tutela delle vocazioni elettive del nostro mare: il turismo e la pesca”. Lo stesso Nicastro conferma l’adesione della Regione Puglia alla manifestazione del prossimo 21 gennaio a Monopoli .

Sulla norma del Governo dura anche Legambiente: “E’ vergognoso – dichiara Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia - che, mentre la Costa Concordia spiaggiata rischia di immergersi e inondare l’Arcipelago Toscano di carburante, il Governo Monti vuole svendere il paese ai petrolieri. Infatti, nel pieno dell’emergenza, scopriamo che la bozza delle liberalizzazioni proposte dal governo prevede tre articoli mirati a concedere la possibilità di trivellare gas e petrolio in aree preziosissime del nostro paese con un limite di distanza ridotto dalle 12 alle 5 miglia dalla costa. Ma non solo: si prevede di aumentare gli investimenti in infrastrutture estrattive; si abbassano drasticamente i limiti per la trivellazione in mare e si liberalizza la ricerca di nuovi giacimenti. Fatto salvo per i limiti ambientali, che però non frenano il disastro in caso di sversamento”.

“Sabato 21 gennaio a Monopoli dobbiamo -conclude Tarantini- scendere tutti in piazza per manifestare contro la proposta di liberalizzazione del Governo Monti, contro le piattaforme petrolifere in Adriatico e a favore di un modello di sviluppo più moderno e pulito”.

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