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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Regionali, la grande corsa. Ecco i nomi dei candidati consiglieri

Centrosinistra e centrodestra ai nastri. Fi ferma al palo. Corrono tutti. Corrono da Brindisi e dai comuni della provincia per arrivare a Bari, al tanto ambito scranno del Consiglio regionale. Ci provano e ci sperano gli uomini soprattutto, mentre le donne si possono contare sulle dita di una mano

BRINDISI – Corrono tutti. Corrono da Brindisi e dai comuni della provincia per arrivare a Bari, al tanto ambito scranno del Consiglio regionale. Ci provano e ci sperano gli uomini soprattutto, mentre le donne si possono contare sulle dita di una mano. C’è chi è all’esordio,  pochi in verità, chi per la seconda-terza volta in nome della continuità. Certo è che sembra di trovarsi nella sceneggiatura del film anni Sessanta “La grande corsa”, ambientato agli inizi del secolo, dove succede l’impossibile nella gara automobilistica New York-Parigi.

Nella pellicola, premio Oscar, il diabolico professor Fate e il suo aiutante Carmelo cercano di vincere a tutti i costi la gara ricorrendo a trucchi e sabotaggi delle vetture avversarie. Ai nostri giorni, quei rischi sono sempre in agguato, perché l’obiettivo è tagliare il traguardo prima degli altri. E poco importa se fino a poco tempo fa si era alleati se non addirittura amici. Basti pensare al paradosso tutto pugliese che attiene al centrodestra, dove Forza Italia di fatto è rimasta al palo, nonostante il lavoro di pontieri, poi di veri e propri pompieri e persino il ricorso a inni in ricordo dei vecchi tempi.

Centrodestra. Il candidato governatore Francesco Schittulli, oncologo barese, è stato chiaro e domani (10 aprile) alle 11,30 nella sua città dirà per l’ennesima e ultima volta come la pensa. Chi sta con lui e chi invece no. Nel secondo caso una sola persona, in realtà, al secolo Luigi Vitali, commissario pugliese, spedito da Silvio Berlusconi per far fuori il rivale Raffaele Fitto il quale non solo ha dato dimostrazione della capacità di resistenza, ma si appresta alla sua marcia su Roma visto che la lista figlia dell’esperienza maturata con “La Puglia prima di tutto”, si chiamerà “Oltre la Puglia”. Chiaro il messaggio con annesso destinatario inviato dall’ex ministro originario di Maglie: “Qui sono nella mia terra, arriverò nella Capitale”.

I fittiani. Dalla sua ci sono i brindisini come Massimiliano Oggiano, consigliere comunale, e Italo Guadalupi, già consigliere provinciale, papà dell’attuale vice presidente delle Assise a Brindisi, Pietro Guadalupi. Sembra che Guadalupi senior abbia rotto con Vitali e Pietro Iurlaro e che sia pronto a dar man forte ai “fittiani”: nel capoluogo si rincorrono le voci di incontri fra lui che nella  vita è in forza al comando dei vigili urbani e il dottore commercialista Oggiano che a giorni vorrebbe far uscire un cd musicale. Ha persino lanciato un appello su Facebook per cercare e trovare un titolo.

Ncd-Area Popolare. Nel Brindisino sono pronti anche l’avvocato Cosimo De Michele, già assessore comunale alla Pubblica Istruzione, allo Sport e alle Politiche giovanili, e il coordinatore provinciale di Ncd, Ciro Argese. De Michele ha un solo obiettivo: “Restituire a Brindisi l’autorevolezza che merita, dopo che negli ultimi cinque anni, se non di più, è stata sacrificata in nome di Bari e Lecce”. Sul suo nome c’è stato il placet orizzontale del partito, da Angelino Alfano a Ciccio Colucci, passando per i dirigenti locali.

Lui e Argese sono i primi due “certi” della lista, la cui lista dipende dalla definizione o meno di un accordo a stretto giro con il candidato governatore Schittulli sul quale rivendica la paternità Massimo Ferrarese, responsabile del Nuovo Centro Destra per le province di Brindisi, Lecce e Taranto. Il punto è questo: se ci sarà la fusione con la lista Schittulli, vedrà la luce “Area popolare”, nella quale confluiranno oltre ai due, nomi indicati dall’oncologo. In caso contrario, Ferrarese e i suoi avranno carta bianca, nel senso che potranno comporre il resto della lista che resterà Ncd-lista Schittulli.

In questa direzione, è stata incartata la disponibilità dell’avvocato Luigi Galiano di Francavilla Fontana, così come pare sia stato contattato Vito Perrino, famoso ex sindaco di Carovigno degli anni Novanta. Almeno queste sono le voci che si rincorrono nel paese finito sotto i riflettori della stampa nazionale per il presunto caso di Mimmo Mele candidato sindaco che piace al Pd. A proposito di elezioni amministrative in quel di Carovigno, Ncd punta su Franco De Blasi, consigliere regionale uscente approdato a Bari con la lista “La Puglia prima di tutto”.

Movimento Schittulli. La coalizione potrà contare sull’apporto dei big del “Movimento politico per Schittulli”: in corsa ci sono Vito Ammirabile, ingegnere, ex sindaco di Fasano; Vincenzo Palmisano, medico, di Cisternino, alle spalle la militanza in An nonché l’esperienza nella giunta provinciale; Antonio Calabrese, funzionario civile della Marina Militare, di Mesagne, fautore assieme ad altri della lista Progettiamo Mesagne e Nicola Di Donna, di Brindisi, già presidente del consiglio comunale, scomparso dalla scena politico-amministrativa.

Sul valore dei quattro non ha dubbi il coordinatore provinciale del movimento, Raffaele Missere, penalista, impegnato ora nella scelta di un rappresentante del gentil sesso: “Dicono che vogliono impegnarsi e poi si tirano indietro”,  si lascia scappare. “In ogni caso, siamo aperti al contributo di tutti”. Mancherebbe l’apporto dell’asse Carovigno-Ostuni, se si esclude Torre Santa Susanna dove vive l’avvocato che si dichiara pronto a imbastire anche un’altra lista – quella “del presidente” -  qualora ce ne fosse bisogno. La cannonata verrebbe sparata nel caso in cui Forza Italia dovesse restare definitivamente fuori: “Sarebbe auspicabile l’impegno di tutti per una consapevole e condivisa unità”, dice. Chi vuole capire, capisca.

Forza Italia. In attesa di comprendere cosa sia davvero successo nelle ultime ore è il consigliere uscente azzurro, Maurizio Friolo, torrese, pronto a scendere in campo per sostenere il partito: “Sono di Forza Italia, il partito è uno, non è né di Fitto, né di Vitali, né tanto meno di Berlusconi”, tiene a precisare. “La mia disponibilità c’è tutta. Il punto adesso è capire per quale motivo Schittulli abbia fatto quelle dichiarazioni . Ricordo a me stesso, prima che ad altri, che il candidato governatore dovrebbe essere terzo rispetto a qualsiasi contenzioso in atto. Strano, quindi, che dica no al bagaglio di voti che Forza Italia è in grado di apportare”. Friolo, in effetti, stando all’ultima competizione elettorale ne ha portati parecchi. Così come ha fatto Antonio Scianaro, di Fasano, ricandidato.

Con Forza Italia -  a questo punto a prescindere da chi sia il corridore in pista come governatore -  ci sarebbero Alberto Magli, sindaco uscente di San Vito dei Normanni, già presidente del consiglio di amministrazione della società Stp, che proprio domani (10 aprile) terrà una conferenza stampa nella sua città. Qui dove Vitali avrebbe puntato su Silvana Errico per indossare il tricolore. Da Ceglie Messapica, infine, sarebbe pronto l’imprenditore Piero Antelmi.

Centrosinistra. Dall’altra parte, nel centrosinistra dove l’ex sindaco di Bari, ex pm, Michele Emiliano, gode di un innegabile vantaggio quanto meno temporale, il Partito democratico potrà avvalersi dell’apporto di tre liste: “Sindaco di Puglia”, ritenuta di diretta indicazione dell’aspirante governatore e per questo probabilmente la più ambita visto che pare che vogliano starci tutti. Ma i posti sono quelli, cinque. E allora c’è chi dice agli altri fatti più in là. Accanto c’è “Emiliano per la Puglia”. Per quelli di Udc e Centro democratico c’è invece “Popolari con Emiliano”.

Pd, tutto definito. Il Pd schiera nella lista di partito gli uscenti Fabiano Amati di Fasano, Pino Romano di San Pietro Vernotico e Giovanni Epifani di Ostuni più due nomi in rosa, Antonella Vincenti, di San Donaci, responsabile regionale delle donne e Clara Bianco, di Mesagne, dirigente scolastico del polo che abbraccia il nautico Carnaro, il geometra Belluzzi, e i due commerciali Marconi e Flacco. Brindisina d’adozione, quindi, ma resta il fatto che il Partito democratico non ha alcun rappresentante del capoluogo dopo le liti interne. In realtà le due donne, per galanteria andrebbero in prima fila.

Le liste per Emiliano. Nella lista “Emiliano sindaco di Puglia” si è già piazzato Domenico Tanzarella, avvocato, sindaco di Ostuni, il più longevo tenuto conto dei suoi 15 anni di governo nella Città Bianca degli ultimi venti: “Metto a disposizione del gruppo la passione e l’esperienza”, dice. “Il progetto di lavoro è ancorato alla valorizzazione del nostro territorio”, aggiunge il professionista che tra l’altro conosce Emiliano personalmente, avendolo affrontato in aula, in Tribunale, negli anni in cui il barese era pubblico ministero. “Rivali” furono durante il dibattimento scaturito dall’inchiesta sulla Asl di Ostuni, correvano gli anni Ottanta. “Non sono certamente Nembo Kid ma neppure un politicante alla Striscia la Notizia”.

Colleghi di lista sono: Mauro Vizzino di Mesagne, figlio di quel Luigi, detto Gino, che nella Città dei Messapi conferma la civica a sostegno del sindaco Pompeo Molfetta, sganciato dal Pd, a capo di un gruppo eterogeneo che va da destra, con gli ex di An, a sinistra con gli altrettanto ex di Pd e quelli del Sel; Giovanni Taurisano, di Oria, approdato da La Puglia prima di tutto. E Carmela Lo Martire, avvocato, assessore al Bilancio nel Comune di Brindisi. Al momento unica donna, anche se da Bari sembra che Emiliano abbia chiesto un altro esponente femminile, dopo il pressing  su chi ha la responsabilità politica dei conti pubblici.

Con l’assessore Lo Martire dentro, resta fuori il consigliere comunale Francesco Renna, titolare della delega speciale al Turismo: lui “sta”, come si legge sui manifesti elettorali, il nodo è capire dove. L’alternativa – l’unica possibile – è offerta da “Emiliano per la Puglia”, dove dovrebbe esserci Tommaso Gioia di Ceglie, responsabile provinciale per la Sanità del Pd, docente nella scuola di musica.

Tra i “Popolari per la Puglia”, l’evergreen Euprepio Curto, senatore (ex) come si legge sulla targa posta all’ingresso sul suo studio a due passi da Palazzo degli Imperiali, e la new entry Michele Schettino, brindisino, titolare di un’impresa di servizi. Per nulla intimorito da nomi altisonanti. A Bari vuole esserci pure lui.

Quelli già pronti - Grande corsa, appunto. Che comprende, non lo dimentichiamo anche Giovanni Brigante, consigliere uscente che ricandida con “Noi a Sinistra per la Puglia”, e Riccardo Rossi, l’ingegnere Enea che dal seggio in consiglio comunali per Brindisi Bene Comune passa addirittura a candidato presidente della Regione per “L’Altra Puglia” ispirata alla Lista Tsipras. Infine la lista del Movimento 5 Stelle, pronta da tempo: Giuseppe Morelli (San Vito dei Normanni), Paolo Mariani (Ostuni), Gianluca Bozzetti (Brindisi), Simona Schirinzi (Cellino San Marco) e Federica Bellino (Villa Castelli).

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