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Venerdì, 19 Aprile 2024
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L'ultimatum degli "otto" al sindaco: o ci ascolta o cade la giunta

E' un vero e proprio ultimatum al sindaco Carmine Brandi, il documento sottoscritto da otto consiglieri su dieci della maggioranza di centrodestra al Comune di Carovigno. O il sindaco ascolta "l'indirizzo politico-amministrativo degli otto consiglieri", o l'esperienza amministrativa in corso potrà dirsi conclusa

CAROVIGNO - E' un vero e proprio ultimatum al sindaco Carmine Brandi, il documento sottoscritto da otto consiglieri su dieci della maggioranza di centrodestra al Comune di Carovigno. O il sindaco ascolta "l'indirizzo politico-amministrativo degli otto consiglieri", o l'esperienza amministrativa in corso potrà dirsi conclusa. Un modo come un altro per capolgere lo spirito delle leggi elettorali e dell'assetto delle autonomie locali, che riconoscono al primo cittadino la necessaria autonomia nella composizione della giunta e nella gestione dell'amministrazione, e ai partiti un ruolo di supporto e proposizione.

Ma questa è la piega presa a Carovigno dalla rivalità politica tra Carmine Brandi e il senatore Vittorio Zizza, che rappresenta Direzione Italia. "Dopo le ultime dichiarazioni del sindaco Brandi abbiamo deciso di firmare un documento unitario e di protocollarlo al Comune di Carovigno dimostrando così la nostra coerenza. Molti di noi hanno fatto passi in dietro per favorire la sua candidatura ma dopo due anni di esperienza amministrativa dal nostro punto di vista ci sono forti motivazioni per mettere in atto una attività di rilancio dell'azione di governo cittadino" dicono gli otto nel documento.

"Per  chi riconosce la democrazia otto consiglieri su dieci vanno rispettati. Noi riteniamo che ci sia una mancanza di programmazione e vogliamo correggere errori e scelte fatte.All'interno dell'amministrazione comunale c'è uno scollamento tra il gruppo consigliare e la giunta che porta a fallire completamente o in parte l'attività amministrativa. Se il sindaco non ritiene opportuno ascoltare l'indirizzo politico amministrativo degli otto  consiglieri che l'hanno voluto e fortemente supportato in questi due anni, allora vorrà dire  - concludono i firmatari del documento -che questa esperienza amministrativa può ritenersi conclusa perché  così viene a mancare  la democrazia  e non si rispetta la volontà popolare espressa con il voto". 

Sono tutti di Direzione Italia, gli otto: il presidente del consiglio comunaleAntonio Barella. Poi Antonio Pagliara, Madia Capitanio, Annamaria Petrosillo, Mara Petrosillo, Leonardo Simeone, Francesco Monna, Francesca Tagliente. Sono rimasti con Brandi Nicola Semerano e Carmine Monna.

Le opposizioni consiliari di centrosinistra alla luce della situazione interna alla maggioranza chiedono le diissioni del sindaco Brandi: "La presentazione del documento sottoscritto da otto consiglieri di maggioranza del Comune di Carovigno, con il quale si chiede l'azzeramento della giunta comunale è, di fatto, un atto di sfiducia nei confronti del sindaco Brandi, che palesa una crisi ormai irreversibile della compagine amministrativa" sostiene la minoranza in una nota.

"Il Partito Democratico di Carovigno, con il suo capogruppo Marzia Bagnulo, unitamente ai consiglieri di opposizione Massimo Lanzilotti e Vincenzo Radisi, che da tempo denunciano l'immobilismo e l'incapacità di questa maggioranza nella gestione della vita amministrativa della nosrta comunità, ritengono che quanto è accaduto non può che concludersi con lo scioglimento del consiglio comunale e la convocazione di nuove elezioni amministrative".

"La richiesta di azzeramento della giunta altro non è che l'epilogo di due anni di scontri continui all'interno della maggioranza a spese della collettività. I consiglieri scriventi stigmatizzano questa ennesima sceneggiata perpetrata sulla pelle dei carovignesi. La mancata approvazione  del bilancio consuntivo 2016, la diffida del Prefetto di Brindisi, i disastri quotidiani a spese della zona umida di Torre Guaceto, il cattivo funzionamento dell'impianto di depurazione, la diffida dell'acquedotto pugliese per la realizzazione della condotta sottomarina, lo sperpero di denaro pubblico senza alcuna programmazione degli eventi culturali e artistici, l'asfalto di strade interessate dalla presenza di consiglieri di maggioranza o di amministratori a discapito di strade letteralmente "saltate" abitate da semplici cittadini, rappresentano solo alcuni esempi di questa cattiva gestione amministrativa2.

"Gli scriventi, nel denunciare questo stato di cose, che sta producendo ingenti danni alla città di Carovigno, ritengono che questa esperienza amministrativa sia giunta al capolinea e si aspettano che anche il Sindaco ne prenda atto e che faccia l'unico gesto di rispetto nei confronti dell'intera comunità, rassegnando le dimissioni e consentendo nuove elezioni. Carovigno ha bisogni di aria nuova, di amministratori nuovi, di politica nuova".

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