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"Una 'consigliera aggiunta' in Consiglio"

BRINDISI - Una "consigliera aggiunta” per ovviare alla mancanza di un consigliere comunale donna: è quanto propone il consigliere dell'Api, Francesco Cannalire, che ha predisposto un emendamento al vigente Statuto comunale che consentirebbe al sindaco (o allo stesso Consiglio) di nominare una rappresentante donna che possa partecipare alle sedute dell'assemblea e prendere la parola (senza però il diritto di voto). Attualmente in Consiglio non siede nessuna signora, e la rappresentanza in giunta è calata da quattro a due assessori donne.

BRINDISI - Una "consigliera aggiunta” per ovviare alla mancanza di un consigliere comunale donna: è quanto propone il consigliere dell'Api, Francesco Cannalire, che ha predisposto un emendamento al vigente Statuto comunale che consentirebbe al sindaco (o allo stesso Consiglio) di nominare una rappresentante donna che possa partecipare alle sedute dell'assemblea e prendere la parola (senza però il diritto di voto). Attualmente in Consiglio non siede nessuna signora, e la rappresentanza in giunta è calata da quattro a due assessori donne.

«L’ultima tornata elettorale per il rinnovo del Consiglio Comunale di Brindisi ha consegnato alla città un consesso interamente composto da uomini» scrive Cannalire: «Ed è indubbio che in un consiglio comunale “monocolore”, determinate tematiche, riguardanti per esempio le pari opportunità, mancano di quella sensibilità civica che viene riconosciuta al gentil sesso».

La soluzione prospettata è l'aggiunta del seguente comma all’ art. 16 dello Statuto: «Con apposito regolamento è prevista la nomina di un “consigliere aggiunto” finalizzata alla rappresentanza di genere. Lo stesso partecipa, con il solo diritto di parola, alle sedute del Consiglio Comunale, secondo le modalità e con riferimento alle tematiche stabilite dal regolamento».

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