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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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«Una scuola internazionale per l'Onu»

Una scuola internazionale per i figli dei dipendenti della Base Onu, ma anche per incentivare investimenti da parte di aziende estere sul territorio. Il Comune di Brindisi intende far proprio il progetto, in collaborazione con gli altri enti locali: questa mattina, nel corso di un incontro svoltosi a Palazzo Nervegna, il sindaco Mimmo Consales ha ufficializzato questa volontà al direttore della Base Onu di Brindisi, Kiplin Perkins.

Una scuola internazionale per i figli dei dipendenti della Base Onu, ma anche per incentivare investimenti da parte di aziende estere sul territorio. Il Comune di Brindisi intende far proprio il progetto, in collaborazione con gli altri enti locali: questa mattina, nel corso di un incontro svoltosi a Palazzo Nervegna, il sindaco Mimmo Consales ha ufficializzato questa volontà al direttore della Base Onu di Brindisi, Kiplin Perkins.

«Fra le richieste avanzate dall’Onu alle istituzioni locali», ha affermato Perkins, «c’è la realizzazione di una scuola internazionale per consentire ai figli delle famiglie straniere residenti sul territorio di continuare i propri studi. In questi ultimi mesi, abbiamo lavorato su questa vicenda in accordo con la Farnesina e con il ministero dell’Istruzione. Si tratta certamente di una nostra esigenza, ma anche di un’opportunità di cui la comunità locale potrà approfittare. È qui che si formeranno i figli di chi lavora all’interno della Base delle Nazioni Unite, ma potranno inserirsi anche i figli della famiglie brindisine che magari aspirano un domani a fare parte della nostra organizzazione».

Per Consales si tratta di «un progetto ambizioso ed importante, sul quale intendiamo metterci a lavoro da subito, perché fondamentale per l’apertura della città di Brindisi verso orizzonti internazionali che vanno oltre i rapporti con l’Onu stessa. Partiremo immediatamente con un tavolo tecnico degli uffici comunali competenti, coinvolgendo anche gli altri Enti del territorio, al fine di imprimere un’accelerata all’istituzione della scuola».

Il primo cittadino è andato oltre, gettando le basi per un più solido legame tra la città e il personale della base: «Mi piacerebbe organizzare un incontro con i dipendenti dell’Onu e le loro famiglie, per dare il benvenuto da parte della città e fornire elementi sui servizi che intendiamo offrire. Ma penso anche alla creazione di una serie di ‘utilities’ per il personale dipendente (convenzioni con strutture ricettive, ristoranti, cinema, musei…) ed alla realizzazione di una ‘carta di servizi’ in lingua inglese; così come mi piacerebbe istituire una iniziativa di carattere simbolico da tenersi, una volta l’anno, per ‘celebrare’ la presenza dell’Onu a Brindisi e fare conoscere l’organizzazione ai brindisini, ed ai dipendenti Onu la nostra città e la nostra gente».

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