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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Vendola a Stefano: “Butta via la pistola”

TARANTO – “Non sono le armi che ci proteggeranno, è il disarmo che ci proietterà in una nuova epoca: quella in cui potremo uscire dalla infinita preistoria delle piccole e grandi guerre. Per questo ti chiedo di deporre quella stupida cosa inanimata, di buttar via quella pistola, perché tu possa sentirti pienamente protetto solo dal nostro affetto e dalla nostra stima”. Un accorato invito, certo. Ma anche un monito. Lo ha scritto a chiare lettere il governatore della Puglia, Nichi Vendola, al rieletto sindaco di Taranto, Ippazio Stefano, esponente di Sel, immortalato lunedì scorso con una pistola durante i festeggiamenti per la sua riconferma alla guida del Comune.

TARANTO – “Non sono le armi che ci proteggeranno, è il disarmo che ci proietterà in una nuova epoca: quella in cui potremo uscire dalla infinita preistoria delle piccole e grandi guerre. Per questo ti chiedo di deporre quella stupida cosa inanimata, di buttar via quella pistola, perché tu possa sentirti pienamente protetto solo dal nostro affetto e dalla nostra stima”. Un accorato invito, certo. Ma anche un monito. Lo ha scritto a chiare lettere il governatore della Puglia, Nichi Vendola, al rieletto sindaco di Taranto, Ippazio Stefano, esponente di Sel, immortalato lunedì scorso con una pistola durante i festeggiamenti per la sua riconferma alla guida del Comune.

“Certo - dice Vendola - non è facile convivere con le minacce e le aggressioni. Certo, se ti mettono alle calcagna una protezione di polizia, i giornali magari poi stigmatizzano il privilegio di un'auto blu (sulle stesse pagine su cui invocano il far west e disseminano la paura, oggi storcono il naso su quel fotogramma che ti coglie in armi). Caro Ezio, credo di aver capito il tuo stato d'animo e la tua scelta, impulsiva e solitaria. Hai pensato che dovevi cavartela da te, non recare disturbo alle istituzioni. Ma in questo caso, scusami la sincerità, la tua generosità è un errore. Perché trasmetti un messaggio negativo, legato all'immagine del farsi giustizia da sè, del trasferire su ogni singolo individuo un compito e un potere che devono appartenere allo Stato”.

“Taranto - conclude - ha la forza e le risorse morali per vincere anche quella sorta di inquinamento acustico prodotto dalle urla scomposte dei violenti, dei boss, dei populisti a buon mercato. La tua mitezza ti difende e ci difende dalle parole che sibilano come proiettili”.

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