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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Venerdì il vertice di maggioranza. Nuovo valzer di poltrone e assessori in vista

I nuovi assetti della maggioranza in quella che il sindaco Consales definisce la seconda parte del suo mandato verranno discussi in un vertice dei segretari cittadini e dei capigruppo consiliari di centrosinistra convocato per le 15 di venerdì, 16 maggio, a palazzo Nervegna. In ballo ci sono un nuovo rimpasto di giunta (il terzo di questa consiliatura) e la ridefinizione dei vertici delle società partecipate

BRINDISI – I nuovi assetti della maggioranza in quella che il sindaco Consales definisce la seconda parte del suo mandato verranno discussi in un vertice dei segretari cittadini e dei capigruppo consiliari di centrosinistra convocato per le 15 di venerdì, 16 maggio, a palazzo Nervegna. In ballo ci sono un nuovo rimpasto di giunta (il terzo di questa consiliatura) e la ridefinizione dei vertici delle società partecipate. 

Anche il presidente del consiglio comunale, Luciano Loiacono (Pd) pare sia in bilico. La modifica del fragile accordo sul quale si fonda lo schieramento di maggioranza era nell’ordine delle cose. Ma il primo cittadino, una volta riconfermato il presidente della Stp di propria iniziativa (nessuno del resto avrebbe potuto contestare l’operato dell’avvocato Rosario Almiento nel suo primo anno di mandato), ha dovuto accelerare i tempi sotto la pressione di uno dei tre tronconi in cui si è frammentata la coalizione: quello che racchiude Antonio Ferrari e Massimo Pagliara (Centro democratico), Luigi Sergi (Indipendente), Salvatore Giannace e Maurizio Colella (progettiamo Brindisi). 

Gli altri due blocchi sono quelli riconducibili al Pd (il gruppo più consistente, con i suoi sei consiglieri comunali) e all’area centrista (Noi Centro di Cosimo Il sindaco Mimmo Consales-2D’Angelo, Lucio Licchello e Antonio Muccio; l’Udc di Giuseppe De Maria). Lo schieramento si completa poi con Brindisi di tutti (Ferruccio Di Noi e Francesca Renna) e Impegno sociale (Carmelo Palazzo e Antonio Manfreda). Un network di partiti e liste civiche, insomma, le cui redini rischiano di sfuggire al primo cittadino. 

Per questo si pone la necessità, come affermato dallo stesso Consales in una nota stampa diramata mercoledì, “di riequilibrare il livello di rappresentatività nell'esecutivo e nelle società partecipate”. Sembrano esservi pochi dubbi sul fatto che le forze maggiormente penalizzate dalla distribuzione delle poltrone nell’esecutivo e fra le società partecipate siano quelle riconducibili a Pagliara e Ferrari. Uomini vicini ai centristi di Massimo Ferrarese sono stati infatti nominati alla guida di Multiservizi, Energeko e Farmacia comunale (discorso analogo vale per il Consorzio Asi, presieduto da Marcello Rollo). Il consorzio di Torre Guaceto e il porticciolo turistico sono rispettivamente appannaggio di Api e Progettiamo Brindisi. 

Ma la girandola di poltrone, come detto, potrebbe interessare anche quella occupata da Luciano Loiacono, presidente dell’assemblea consiliare. Il riequilibro dei rapporti di forza in giunta e nelle partecipate non potrà ovviamente prescindere da un confronto sul programma di governo. I gruppi compattatisi intorno a Centro democratico chiedono di dare priorità alle seguenti tematiche: emergenza abitativa, emergenza occupazionale e situazione economica. 

“Chiederemo – dichiara Massimo Pagliara a BrindisiReport.it, in rappresentanza anche del gruppo indipendente e di Progettiamo Brindisi – che si faccia un Massimo Pagliaraazzeramento a 360 gradi, a partire da tutti gli incarichi dati fino d oggi. Da questo bisogna partire per trovare il giusto equilibrio, dare slancio alla maggioranza e uscire da questa fase politica più forti di prima. Dobbiamo guardarci in faccia e prendere atto del fatto che l’attuale situazione politica non è più quella di due anni fa. Vediamo insieme – conclude Pagliara – se si può rinsaldare il patto del 2012”. 

E uno dei primi banchi di prova del Consales bis (ma qualcuno, visti i precedenti rimpasti, parla di Consales quater) sarà l’approvazione del bilancio di previsione del 2014: un provvedimento che racchiude capitoli di spesa rilevanti sia sul fronte delle opere pubbliche che su quello delle numerose questioni sociali pendenti e intorno al quale ruotano grossi interessi economici. 

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