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Vertenza “Nostra Famiglia”: Cgil e Cisl contro i licenziamenti. L’istituto: “Nessun posto a rischio”

OSTUNI - L’Associazione de La Nostra avvia la procedura di licenziamento collettivo di quattordici lavoratrici. Ed i sindacati annunciano battaglia. “Si ritiene irricevibile questo provvedimento, innanzitutto perché maturato in un quadro molto confuso e in assenza di un piano industriale a corredo di tutto ciò. L’unica giustificazione esibita dall’Associazione – scrivono in una nota Antonio Macchia e Aldo Gemma, rispettivamente di Fp Cgil e Cisl Fp - è il discorso della qualità e dell’organizzazione, esternalizzando il servizio delle pulizie, in cui presta la propria opera professionale il personale coinvolto dai licenziamenti".

OSTUNI - L’Associazione de La Nostra avvia la procedura di licenziamento collettivo di quattordici lavoratrici. Ed i sindacati annunciano battaglia. “Si ritiene irricevibile questo provvedimento, innanzitutto perché maturato in un quadro molto confuso e in assenza di un piano industriale a corredo di tutto ciò. L’unica giustificazione esibita dall’Associazione – scrivono in una nota Antonio Macchia e Aldo Gemma, rispettivamente di Fp Cgil e Cisl Fp - è il discorso della qualità e dell’organizzazione, esternalizzando il servizio delle pulizie, in cui presta la propria opera professionale il personale coinvolto dai licenziamenti".

"Come Organizzazioni Sindacali - prosegue la nota - ci eravamo opposti a questo progetto, che prevedeva la cessione di alcuni dipendenti dell’Associazione in parola alla ditta individuata a gestire l’appalto, non ritenendolo legittimo e comunque lesivo della dignità umana e lavorativa degli stessi dipendenti. L’Associazione fa male a utilizzare siffatti gravi metodi, che colpiscono i Lavoratori e le loro famiglie facendoli sprofondare in un profondo baratro”.

Le stesse organizzazioni sindacali attaccano: “Negli anni La Nostra Famiglia è diventata un fiore all’occhiello della città. C’è stato un impegno personale fatto di dedizione e di amore di tutti i dipendenti per far andare avanti tale realtà in questi anni.  Non ultimo, in occasione del trasferimento dell’Irccs, alla richiesta di contribuire all’iniziativa “Adotta un piano” (con 100 euro di offerta), il personale, comprese le persone minacciate di licenziamento, si è attivato (come sempre) con una risposta positiva di partecipazione, contribuendo secondo le proprie possibilità, sentendosi parte integrante de La Nostra Famiglia”.

Quindi il monito: “Il Sindacato si adopererà totalmente per far prevalere i valori ai disvalori, difendendo i Lavoratori coinvolti dai licenziamenti in tutte le sedi preposte e cercando anche virtuose alleanze con il popolo Pugliese nelle varie iniziative pubbliche che si terranno. La prima delle quali sarà una fiaccolata nelle vie del Centro di Ostuni, alla quale ne seguiranno altre”.

Secca la replica de la direzione de La Nostra Famiglia: “L’intervento dei sindacati, muovendo da una falsa rappresentazione della realtà, omettendo di evidenziare la legittimità della determinazione nonché l’impegno che l’Associazione ha attivato a tutela delle posizioni dei lavoratori, è destinato solo a creare e rinfocolare un clima di tensione e di risentimento dei lavoratori, fra i lavoratori”.

Nel merito la Nostra famiglia rassicura le lavoratrici e contestata la presa di posizione del sindacato: “La decisione di affidare a terzi il servizio di pulizia è stata condizionata e subordinata alla tutela di tutti i diritti già maturati e da maturare dei dipendenti interessati, ed infatti, così come tutte le parti coinvolte sanno, i lavoratori saranno assunti senza interruzione dalla società che ha acquisito il servizio e che è obbligata a tanto, pena l’annullamento del contratto.

Ma vi è di più perché la stessa società subentrante nel servizio e' obbligata ad assicurare ai lavoratori un contratto a tempo indeterminato, lo stesso trattamento economico che hanno oggi, a riconoscere la medesima anzianità di servizio già maturata, ad assegnare loro le medesime mansioni da svolgere, addirittura, nella stessa Sede di Lavoro. Le garanzie che l'Associazione ha imposto a carico della società subentrante in favore dei lavoratori sono state accettate con esplicita dichiarazione che quella società ha reso in occasione dell'incontro del 15 novembre scorso con le stesse organizzazioni sindacali che oggi fingono di ignorare nell'accadimento e nei contenuti. Ad ulteriore tutela della posizione dei lavoratori, l’Associazione ha scritto e più volte dichiarato a tutte le Organizzazioni sindacali a livello provinciale, alle Rsa a livello aziendale, ed ai lavoratori tutti, che in nessun caso avrebbero perduto il posto di lavoro e sarebbero rimasti senza la dovuta retribuzione perché, nel caso di licenziamento, sarebbero stati immediatamente riassunti dall'Associazione”.

In sintesi, la rassicurazione: “I lavoratori non perdono un solo giorno di lavoro e di retribuzione, non perdono i benefici già maturati, non modificano le mansioni sino ad ora svolte, non modificano il posto di lavoro, non subiscono modifiche del trattamento previdenziale, passano alle dipendenze di società di indiscutibile serietà e professionalità”.

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