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Sabato, 20 Aprile 2024
Referendum 17 Aprile

Dai bancari Cgil un "sì" deciso contro le proroghe ai petrolieri

Il direttivo provinciale dei lavoratori bancari Cgil, la Fisac, a proposito del referendum sulle trivelle del 17 aprile 2016, ha approvato all'unanimità un comunicato a favore del sì, che pubblichiamo integralmente

Il direttivo provinciale dei lavoratori bancari Cgil, la Fisac, a proposito del  referendum sulle trivelle del 17 aprile 2016, ha approvato all'unanimità un comunicato a favore del sì, che pubblichiamo integralmente.

La Fisac Cgil nel territorio di Brindisi ha partecipato attivamente, insieme alla Cgil, alla elaborazione di un progetto di sviluppo economico sostenibile e compatibile con l'ambiente; nel corso degli ultimi quindici anni, in coerenza con quel progetto, è stata parte attiva del movimento territoriale contro la costruzione del rigassificatore della British Gas nel porto del comune capoluogo; ha lottato per la copertura del nastro trasportatore del carbone alla centrale Enel di Cerano ed all'elaborazione di un progetto di riconversione di quella struttura, che è una delle più inquinanti al mondo, e per la chiusura delle altre centrali alimentate a carbon fossile presenti nel Comune di Brindisi.

La coerenza richiede che si continui ad essere parte attiva in tutte le iniziative che siano coerenti con quel progetto di sviluppo di valorizzazione del territorio e di tutela dell'ambiente e della salute dei suoi cittadini. Il Referendum del 17 aprile lo è a pieno titolo. Il ricorso ad un qualsiasi strumento di democrazia prevede il coinvolgimento diretto e responsabile dei cittadini; prevede la necessità di formarsi e informarsi; diventa uno strumento di partecipazione consapevole. L'attuale distacco della società italiana dalla politica dovrebbe spingere le Istituzioni ad incentivare l'uso di simili strumenti anziché invitare, come nel caso del Referendum sulle trivellazioni, a non partecipare al voto. Un invito che contribuisce ad alimentare il distacco della società dalla politica e a costruire una disinformazione pericolosa per il futuro del paese e del ruolo attivo dei suoi cittadini.

Uno degli argomenti utilizzati contro il Referendum è che nel caso di vittoria del sì si perderebbero migliaia di posti di lavoro. Una delle principali cause di inquinamento del pianeta è l'uso massiccio nella produzione di energia di materie fossili. Il futuro prevede un rapido cambio di passo e il superamento delle fonti di energia fossili a favore di quelle naturali e rinnovabili che sono, tra l'altro, infinite. E' un percorso obbligato a cui si affianca la constatazione che le piattaforme di trivellazione sono totalmente automatizzate e che la mano d'opera impiegata equivale a poche decine di posti di lavoro.

E' facile prevedere che la creazione di nuovi impianti che producano energia con fonti rinnovabili produrrebbero un numero maggiore di nuovi posti di lavoro. E' bene ricordare che l'oggetto del referendum è esclusivamente l'obbligo per le compagnie petrolifere di ricontrattare alla scadenza l'autorizzazione alla trivellazioni con il Governo italiano anziché garantire, come è attualmente, il loro rinnovo automatico in cambio di pochi euro. Brindisi è l'esempio concreto che le politiche di sviluppo fondate sullo sfruttamento radicale del territorio, vedi petrolchimico, e sui poli energetici basati sui combustibili fossili hanno fallito procurando disoccupazione, povertà e distruzione dell'ambiente.

La Fisac Cgil ritiene che si debba proseguire in un cammino di lotta coerente con i principi della Cgil e delle battaglie portate avanti con coraggio nella propria storia; è imprescindibile la perseguire uno sviluppo economico e sociale che passi da una logica di sfruttamento del territorio ad una logica di rispetto e di tutela dello stesso e delle sue peculiarità. Pertanto si invitano i cittadini alla partecipazione democratica al Referendum del 17 aprile 2016 e con il presente comunicato il direttivo provinciale della Fisac Cgil del comprensorio di Brindisi invita a votare, come logica conseguenza del ragionamento sin qui costruito, sì contro le trivellazioni.

          

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