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Venerdì, 29 Marzo 2024
Salute San Pietro Vernotico

L'ospedale "Melli" tra incontri pubblici e commissione speciale

Incontro pubblico su “Quale futuro per l’ospedale N. Melli”. Intanto è stata istituita una commissione speciale per monitorare i tempi di riconversione

SAN PIETRO VERNOTICO – Mentre a Mesagne, Ceglie Messapica, Fasano e Cisternino gli ospedali sono stati trasformati in Pta (Presidi territoriali di assistenza) nel giro di un paio di anni (anche meno) e in alcuni sono già attivi gli ospedali di comunità, a San Pietro Vernotico si continua a parlare di Pta solo sulla carta. Se ne parlerà ancora, forse per l’ultima volta e poi inizieranno i tanto attesi lavori, giovedì 28 marzo prossimo, quando il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, insieme al direttore generale dell’Asl di Brindisi Giuseppe Pasqualone, al direttore dell’Arem Elio Sannicandro, al presidente della commissione Sanità della Regione Puglia Giuseppe Romano terranno un incontro pubblico dal tema “Quale futuro per l’ospedale N. Melli”. L’appuntamento è alle 18 nell’auditorium Don Vincenzo Marzo (Parrocchia Santi Angeli Custodi). L’iniziativa in cui si parlerà del futuro del Melli è stata organizzata da “Senso Civico per la Puglia”.

Istituita commissione speciale

Intanto nei giorni scorsi a San Pietro Vernotico, proprio per l’anomalo ritardo riguardante l’inizio dei lavori di riconversione del locale nosocomio, è stata istituita con apposito consiglio comunale una commissione speciale per monitorare i tempi di riconversione ed eventualmente avanzare proposte migliorative. La commissione, proposta qualche mese fa dal consigliere di opposizione Piero Solazzo, è composta da sette membri permanenti con diritto di voto che sono: il sindaco Pasquale Rizzo (presidente) che avrà il compito di convocare la commissione, Piero Solazzo (vice presidente), Aldo Garofalo, Orlando Nasta, Ruggero Polito, Alessandra Cursi e Selena Nobile (entrambe consigliere di opposizione). Maggioranza e opposizione unite, quindi, per tutelare la salute pubblica e vigilare affinché anche San Pietro, abbia al più presto, un punto di riferimento per l’assistenza sanitaria.  

L'incontro pubblico

 “Conosceremo il progetto esecutivo di adeguamento strutturale del nostro ospedale Melli – ha detto Giuseppe Romano nel comunicato che annuncia l’incontro pubblico di giovedì 28 marzo - rispetto agli obiettivi di cura nuovi. Poi ascolteremo quali prestazioni chirurgiche si potranno fare con l'apertura della sala operatoria, prevista per giugno. Tutto è deciso e deliberato (regolamento dei Pta, delibera che li istituisce, delibera del finanziamento). Davvero una buona occasione per essere ben informati sull’argomento”. 

Va ricordato che il direttore generale dell’Asl di Brindisi, Giuseppe Pasqualone, ha tenuto un incontro pubblico sullo stesso tema esattamente due anni fa (5 aprile 2017) quando nell’ambito di un consiglio monotematico sul Melli, fu presentato per la prima volta il piano di riconversione che prevedeva la trasformazione di cinque ospedali del Brindisino in Pta. Da aprile del 2017 per San Pietro Vernotico poco è cambiato in fatto di assistenza sanitaria, rispetto agli altri Comuni coinvolti nel piano di riordino ospedaliero.

Il Consiglio comunale monotematico sul Melli

Perché? Si chiedono quanti nel giro di due anni hanno visto solo chiudere reparti e smembrare un ospedale che un tempo rappresentava il fiore all’occhiello della Sanità pubblica brindisina e non solo.

Il 28 marzo prossimo se ne potrà sapere di più. Intanto da quanto si legge sul “Regolamento regionale sul modello organizzativo e di funzionamento dei presidi territoriali di assistenza” del 21 gennaio scorso al Melli dovrebbero essere attivati 16 posti letto per l’ospedale di Comunità, 20 per Rsa (Residenze sanitarie assistenziali) R1, 20 per Rsa estensiva anziani, 20 per Rsa estensiva Alzheimer, 20 per Rsa di mantenimento anziani e Alzheimer.

Saranno attivati inoltre i seguenti servizi: Pua (Punto unico di accesso), Urp (Ufficio relazioni con il pubblico), Accesso unico facilitato al sistema (sportelli per il cittadino), Aft (Aggregazioni funzionali territoriali), Ambulatorio infermieristico, ambulatorio per la cronicità che si aggiungono a quelli già esistenti, Cup, Continuità assistenziale e Cure domiciliari. Dovrebbero essere attivati nuovi ambulatori e potenziati quelli già esistenti.

Se ci sono ulteriori novità rispetto a quanto riportato nel Regolamento di gennaio scorso, come l'attivazione della Rems  (Residenza per Esecuzione di Misure di Sicurezza nei confronti di soggetti psichiatrici autori di reato) che prevederebbe l'attivazione di 20 posti letto e sui cui ancora se ne sa ben poco, lo si potrà sapere (si spera) il 28 marzo prossimo. 

Regolamento regionale sul modello organizzativo e di funzionamento dei presidi territoriali di assistenza-2Regolamento regionale sul modello organizzativo e di funzionamento dei presidi territoriali di assistenza-2

“Il Pta è un nuovo modello di organizzazione dell'assistenza che pone al centro il paziente facilitando l'accesso ai servizi sanitari territoriali e l'iter assistenziale complessivo. Esso rappresenta la "porta di accesso" del cittadino ai servizi territoriali di assistenza: si pone l'obiettivo di fornire una risposta integrata ai bisogni di salute della popolazione aggregando e/o integrando funzionalmente le diverse componenti dell'assistenza territoriale, secondo livelli di complessità variabili a seconda dei fattori di comorbilità ed in coerenza con gli obiettivi stabiliti dalla legge regionale 3 agosto 2006, n. 25”.

Al Melli resta un solo reparto

“Gli obiettivi primari del Pta sono: organizzare in modo appropriato, efficace ed efficiente i percorsi dei pazienti in relazione ai loro bisogni di salute, rivolgendo particolare attenzione alle persone con patologie croniche, che costituiscono una delle maggiori sfide per il sistema assistenziale; organizzare la transizione tra cure primarie e cure secondarie e terziarie, promuovendo percorsi assistenziali integrati che mettano in evidenza le responsabilità, i contributi ed i risultati di tutti i professionisti impegnati nella filiera di cura e assistenza”.

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