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Pochi medici, primi effetti sui servizi anche alla Asl di Brindisi: si allungano le liste d'attesa

Sono 11 le prestazioni sanitarie erogate dal Servizio sanitario nazionale le cui prenotazioni in tutto il Brindisino sono sospese

BRINDISI – Sono 11 le prestazioni sanitarie erogate dal servizio sanitario nazionale le cui prenotazioni in tutto il Brindisino sono sospese. Agende “chiuse” per chi deve fare una Tac Total Body, Tac del capo con Mezzo di contrasto, Tac addome con Mdc, Tac Massiccio facciale con Mdc, Risonanza magnetica Rachide lombare, Risonanza magnetica Encefalo, Angio risonanza distretto vascolare intracranico, Risonanza addome con mezzo di contrasto, Risonanza addome, Eco Addome completo, visita Endocrinologica con eco tiroide.

“Le agende devono essere sempre aperte, non è possibile che siano chiuse – precisa il dottore Carlo Leo, dirigente medico anche responsabile del Cup di Brindisi contattato telefonicamente da BrindisiReport – per quello che mi riguarda eseguiamo monitoraggi sulle liste d’attesa a cadenza regolare, si può parlare di tempi d’attesa lunghi ma non di agende chiuse, non dovrebbe essere data questa risposta ai cittadini”.

Liste aperte sta a significare che una delle prestazioni elencate in precedenza potrebbe essere prenotata per il 2021 o 2022. Un problema che crea grossi disagi a quei cittadini che non possono permettersi le visite private e che quindi rinunciano alla prestazione.

La carenza di medici

“Uno dei grossi problemi che sta alla base di questo disservizio è la mancanza di medici – spiega Pancrazio Tedesco, segretario generale funzione pubblica Cgil Brindisi – poi ci sono i macchinari rotti. Al Perrino, per esempio, c’è solo una macchina per la Risonanza, l’altra è in avaria da mesi. È rotto anche l’unico ecografo per l’Angiotac. Questo significa che chi deve sottoporsi a questo esame deve andare fuori provincia. La Asl di Brindisi è l’unica in tutta la Regione Puglia che ha chiuso i laboratori di analisi, l’unico aperto h24 è quello del Perrino”. Tutte situazioni che nel piccolo contribuiscono a rallentare le attività sanitarie.

San Pietro Vernotico: cardiologi in pensione

Presso gli ambulatori di San Pietro Vernotico sono sospese anche le visite cardiologiche, quelle ortopediche e quelle neurologiche. “Tra marzo e giugno andranno in pensione i due cardiologi e non ci sono ancora i sostituti – continua Tedesco – di conseguenza presso Cardiologia di San Pietro le visite specialistiche sono sospese (o chiuse, ndr) gli utenti vengono smistati negli altri centri con tempi d’attesa lunghi. Sempre a San Pietro la neurologa e l’ortopedico hanno assunto incarichi ospedalieri, lasciando il posto vacante che non sarà sostituito sempre per la carenza di medici. Anche le prenotazioni per queste prestazioni che dovrebbero essere eseguite a San Pietro vengono smistate negli altri centri. Anche a Brindisi i medici dopo un mese se ne vanno, dovrebbero essere vincolati da contratto per qualche anno”.

Una soluzione al problema delle liste d’attesa secondo Tedesco potrebbero essere le convenzioni “La mancanza di medici al Pronto soccorso è stata affrontata con la convenzione con i medici del 118, certo questo ha un dispendio di costi esagerato se si pensa che un medico del 118 che lavora in convenzione al Pronto soccorso viene pagato 60 euro all’ora, ma data l’urgenza e la gravità del problema si devono trovare soluzioni immediate”. Molti cittadini rischiano di non curarsi.

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