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Venerdì, 29 Marzo 2024
Salute

“A lezione di antibiotico resistenza e One health”: incontri nelle acuole

Al via un progetto nelle scuole primarie e secondarie della provincia di Brindisi, a cura del Dipartimento di prevenzione della Asl

È partito nelle scuole primarie e secondarie della provincia di Brindisi un progetto finalizzato a promuovere un uso prudente e razionale degli antibiotici. L’iniziativa, a cura del Dipartimento di prevenzione della Asl e dell’Unità operativa di Sicurezza alimentare e antibiotico resistenza, si sviluppa attraverso lezioni frontali e interattive rivolte agli studenti e incontri conclusivi con le famiglie. 

Con il materiale proposto in classe saranno realizzati opuscoli che verranno distribuiti gratuitamente nelle scuole. Il progetto, dal titolo “A lezione di antibiotico resistenza e One health”, è in linea con le indicazioni del Piano regionale della prevenzione e del Piano nazionale di contrasto all’antibiotico resistenza e sarà ampliato dal prossimo anno scolastico.

“L’antibiotico resistenza – spiega il direttore del Dipartimento di prevenzione, Stefano Termite - rappresenta una vera emergenza per la salute pubblica ed è considerata dall’Organizzazione mondiale della Sanità una ‘pandemia silente’. Quasi un secolo dopo la scoperta dei primi antibiotici derivati dalle muffe, l’antibiotico resistenza costituisce una delle principali minacce: secondo le stime potrebbe causare la morte di 10 milioni di persone all’anno entro il 2050”.

La responsabile dell’Unità operativa Sicurezza alimentare, Alberta Natola, evidenzia che “è indispensabile divulgare tra studenti e famiglie il concetto di un approccio integrato One health uomo-animali-ambiente. In medicina veterinaria l’utilizzo non corretto degli agenti antimicrobici oltre a comportare un aumento del potenziale rischio sanitario per gli allevamenti e per i proprietari di animali domestici, contribuisce alla diffusione di batteri resistenti anche in ambito ambientale e umano, con la conseguente riduzione dell’efficacia dei trattamenti terapeutici. Il progetto – aggiunge Natola - è stato realizzato grazie all’impegno delle dottoresse Federica Rausa e Alessandra Casieri, medici veterinari, e della dottoressa Rosalia Ciraci, tecnico della prevenzione, tutte in servizio nella Unità operativa di Sicurezza alimentare e antibiotico resistenza”. 

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