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Venerdì, 19 Aprile 2024
Salute

Infermieri, "turni di oltre 12 ore": proclamato sciopero di 24 ore

Iniziativa del sindacato Nursind. Braccia incrociate della 7 di martedì 21 maggio alle 7 di mercoledì 22 maggio

BRINDISI – Nonostante le rassicurazioni fornite nel corso di un recente incontro dalla direzione dell’Asl Brindisi, le problematiche fronteggiate quotidianamente dagli infermieri dell’ospedale Perrino restano insolute. Per questo il Nursind (sindacato delle professioni infermieristiche) ha proclamato un nuovo sciopero aziendale del personale infermieristico dalle ore 7 di martedì 21 maggio alle ore 7 di mercoledì 22 maggio. La decisione è stata comunicata all’azienda sanitaria, al prefetto, al dipartimento Funzione pubblica della presidenza del Consiglio e alla commissione di Garanzia sciopero tramite una nota a firma del segretario territoriale del Nursind Brindisi, Carmelo Villani. 

Il nodo principale è quello riguardante “le ormai consuete – scrive Villani – pronte disponibilità attive divenute da tempo un vero e proprio turno notturno che troppo spesso travalica le 12 ore continuative”. La questione era stata al centro di un tentativo preventivo di conciliazione avvenuto lo scorso 9 aprile, quando una delegazione del Nursind incontro il direttore amministrativo, il direttore dell’area di gestione del personale, il dirigente medico di presidio e la dirigente delle professioni sanitarie ospedaliere dell’Asl Brindisi. In quella circostanza i rappresentanti dell’azienda sanitaria assicurarono “formale impegno – si legge nella nota del sindacato – ad intraprendere ogni iniziativa utile a risolvere entro e non oltre 15 giorni le criticità lamentate”. 

Ma trascorsi più di 15 giorni da quel confronto, le “criticità lamentate non sono ancora state risolte”. Il sindacato inoltre rimarca come a distanza di quattro mesi dalla scadenza del contratto nazionale del lavoro, con la stagione estiva ormai alle porte, non siano ancora “stati avviati gli incontri delle delegazioni trattanti al fine di procedere alla discussione della contrattazione integrativa aziendale”.

Da qui la decisione di proclamare la giornata di sciopero, con l’impegno di “rispettare gli accordi nazionale e aziendali vigenti in tema di garanzia dei servizi minimi essenziali”. Il personale contingentato dunque effettuerà “le attività pertinenti al proprio profilo e le sole ‘prestazioni indispensabili” relative all’assistenza d’urgenza per cui i ‘contingenti minimi” sono stati definiti”. 

Tra le prestazioni indispensabili che il personale, si legge nella nota, non è tenuto a svolgere, rientrano le seguenti attività: l’esecuzione di esami diagnostici (ematochimici, radiologici, ecc.) di routine non urgenti; l’assistenza e la predisposizione di interventi chirurgici programmati, rinviabili e non urgenti; l’esecuzione del “giro medico” in quanto effettuabile dal personale dirigente anche senza la presenza dell’infermiere (il personale infermieristico in ogni caso garantirà la corretta somministrazione delle prescrizioni diagnostiche-terapeutiche non deferibili nel tempo); l’esecuzione da parte del personale infermieristico delle attività alberghiere per le persone autosufficienti; il rifacimento del letto dei pazienti autosufficienti; accompagnare il paziente a visite o esami non urgenti. 

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