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Venerdì, 19 Aprile 2024
Scuola Fasano

Arrivano i primi diplomati del percorso sperimentale di Grafica e Comunicazione

All'istituto "Salvemini" di Fasano. In venti hanno voluto scommettere su un corso nuovo, la sezione Q di quadriennale, impegnativa negli orari e nelle modalità dei programmi ma affascinante nelle prospettive di un percorso innovativo

FASANO - Venti grafici neodiplomati all’Iiss “Gaetano Salvemini” di Fasano, i primi del percorso sperimentale di Grafica e Comunicazione che si conclude in quattro anni. Quando hanno intrapreso il percorso di studi, quattro anni fa, i ragazzi che si sono diplomati da pochi giorni non sapevano a cosa andavano incontro ma hanno voluto scommettere su un corso nuovo, la sezione Q di quadriennale, impegnativa negli orari e nelle modalità dei programmi ma affascinante nelle prospettive di un percorso innovativo.

L’uso quotidiano e costante del computer alla base del nuovo metodo di studio ma anche la poliedricità dei programmi e delle materie, l’innovazione della didattica e la flessibilità degli argomenti. Il  percorso quadriennale del “Salvemini” partito nell’anno scolastico 2018-2019 insieme ad altre duecento scuole in tutta Italia è giunto al primo capolinea con i venti nuovi tecnici della grafica che nel corso degli studi hanno approfondito i vari linguaggi della comunicazione passando dalla grafica pubblicitaria al web design, dalla fotografia al video editing, dal marketing alla robotica, dal packaging all'animazione digitale, acquisendo competenze professionali che consentiranno loro di intraprendere specifici percorsi professionali o di studio con un diploma equiparabile a quello quinquennale.

Soddisfatti tutti coloro i quali hanno scommesso in un percorso di studi più flessibile e orientato alla scuola del futuro, dalle dirigenti scolastiche che ci hanno creduto, Marella Convertino succeduta a Rosanna Cirasino, ai docenti, agli studenti con le loro famiglie. “Oggi il primo traguardo è raggiunto tra grandi soddisfazioni e diversi rimpianti, altri ne seguiranno, diversi e sicuramente ancora più innovativi. Resta la soddisfazione di un percorso inaspettato e sorprendente di un modello di scuola che ha puntato sulla collaborazione e sperimentazione didattica, anche con un pizzico di follia”.
 

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