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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Scuola Ceglie Messapica

Racconti e canti di Natale, le voci dei bambini trasmesse in filodiffusione

Il progetto ha coinvolto gli alunni e le alunne del comprensivo "Preside Lucia Palazzo" diretto da Angela Albanese

CEGLIE MESSAPICA - Messaggi d'amore, di pace e di uguaglianza trasmessi in filodiffusione per le vie del centro messapico. E' il progetto che coinvolge gli alunni e le alunne del comprensivo "Preside Lucia Palazzo" diretto da Angela Albanese, grazie alla collaborazione con l'amministrazione comunale, assessorato alla cultura.

Per tutto il periodo natalizio, infatti, si potranno ascoltare i racconti della notte di Natale realizzati dai bambini della scuola dell’infanzia che chiedono ad un nonno di narrare anche in dialetto cegliese la storia più antica del mondo. I bambini delle classi quinte della scuola primaria “E. De Amicis”, invece, hanno intonato dolci melodie natalizie e gli alunni più grandi delle classi terze della scuola secondaria di primo grado “G. Pascoli” propongono riflessioni elaborate in classe anche in inglese, francese e spagnolo sul futuro del pianeta Terra.

L’iniziativa fa parte del progetto continuità, curato dalle docenti Mariolina Leo, Sara Russo e Patrizia Urso e si propone di agevolare l’inserimento degli alunni cinquenni della scuola dell’infanzia nella scuola primaria e delle classi quinte della scuola primaria nella scuola secondaria di primo grado, attraverso mirate attività che, come in questo caso, individuano strategie cognitive che sviluppano, in un processo educativo continuo, le competenze trasversali e disciplinari, costruendo attività che consentano agli alunni di sperimentare la collaborazione con i compagni più grandi dell’istituto e con i loro docenti.

La storia della Natività diventa, quindi, l’occasione per ricordare a tutti, credenti e non, che possiamo proteggere il nostro futuro, creando un ordine sociale più giusto, possiamo rigenerare il nostro rapporto con la natura solo rinnovando l’umanità stessa. Per questo gli alunni dicono basta “alla falsità negli occhi della gente, alla fame e alla morte di piccoli esseri inermi, alla vita caotica e frenetica, all’ingiustizia”.

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