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Sabato, 20 Aprile 2024
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Concorso “Porte d’Europa”: studenti brindisini a Lampedusa

Emozionante esperienza del Liceo Artistico Musicale Simone Durano di Brindisi, vincitore al Concorso nazione ‘Porte d’Europa’ a Lampedusa per commemorare i migranti morti in mare

BRINDISI - Il 3 ottobre è una data difficile da dimenticare: in quella notte di 9 anni fa avvenne una strage di uomini, donne e bambini che per mare cercavano una via di salvezza dalla guerra che imperversava nel loro paese: 368 vittime, 155 superstiti, di cui 41 minori. Seguirono giorni difficili in cui i lampedusani si attivarono per prestare soccorso e per far ritrovare la speranza a chi l’aveva vista morire insieme ai propri cari. Da allora il 3 ottobre è diventato la data della Giornata della Memoria e della Accoglienza grazie all’impegno del Comitato3ottobre, un’associazione fondata subito dopo la strage, che ha come obiettivo di ricordare quelle  vittime insieme alle oltre 22mila che sono morte da quel giorno ad oggi, sensibilizzando una platea sempre più vasta. 

Ogni anno a Lampedusa dal 30 settembre al 3 ottobre, ad opera del Comitato3ottobre con la collaborazione del Ministero dell’Istruzione e di numerosi altri partners a livello nazionale  e internazionale,  insegnanti, giovani e volontari si ritrovano a Lampedusa e ne fanno un’isola di incontro, di confronto, di pace tra i popoli. Quest’anno in occasione della nona “Giornata della Memoria e dell’Accoglienza”, il progetto ‘Welcome Europe’, che si inserisce nel Progetto ministeriale Fami ‘Porte d’Europa 2021/2022’,  ha visto anche la partecipazione della città di Brindisi grazie al Liceo Marzolla Leo Simone Durano, rappresentato da una delegazione della classe  5 B del Liceo Artistico-Musicale “Simone Durano”, risultato vincitore, per la Regione Puglia, al concorso Porte d’Europa 2021-2022 con il video Like Yours, Like mine, Like home che ricorda l’eccezionale ondata di immigrati albanesi a Brindisi nel 1991.

Gli studenti brindisini a Lampedusa 2-2

Sara Altamura, Martika Lamacchia, Massimo Palaia, Noemi Pinese, Maddalena Roma e Scanferlato Teresa, accompagnati dal Dirigente Scolastico Carmen Taurino e dalle docenti referenti del progetto Giovanna Bozzi e Chiarastella Grande, insieme ai rappresentanti della scuola partner di progetto, la Shkolla Artistike "Naim Frashëri" di Valona,  il prof. Ergys Novruzaj e lo studente Arber Kociraj, hanno trascorso a Lampedusa quattro giorni intensi  partecipando ai laboratori condotti dalle 22 associazioni non governative coinvolte, le quali hanno trattato i temi legati alla migrazione da differenti punti di vista.

#protectpeoplenotborders è stata l’iniziativa che quest’anno il Comitato 3 ottobre ha lanciato per un’Europa unita, inclusiva che protegga le persone e non i confini. L’iniziativa nasce per sollecitare la partecipazione attiva dell’opinione pubblica e, in particolare, delle nuove generazioni sui temi dell’accoglienza e del dialogo tra popoli. Le diverse tavole rotonde, tenute da personalità di spicco del mondo del giornalismo e della politica, tra cui l’Europarlamentare Pietro Bartolo, il medico lampedusano che curò tanti naufraghi, hanno avuto il fine di stimolare i più giovani a diventare motore di un cambiamento duraturo attraverso il dialogo e la condivisione. 

Tra tutte le iniziative l’incontro di domenica 2 ottobre con i sopravvissuti alla strage e con i due pescatori lampedusani, che prestarono i primi soccorsi, è stato quello che ha maggiormente coinvolto tutti i presenti, soprattutto i più giovani, sempre sensibili a queste tematiche che toccano i diritti fondamentali dell’essere umano. 

Grandissima e palpabile, poi, l’emozione di tutti i partecipanti alla marcia del 3 ottobre che dal centro di Lampedusa è giunta, composta, presso il monumento realizzato da Mimmo Paladino, ‘Porta d’Europa’, dove con silenzio assoluto, alla presenza delle Autorità (tra queste il Presidente della Camera Onorevole Roberto Fico) sono state commemorate le vittime con preghiere in italiano e in arabo. Un passo dopo l’altro verso il mare, uniti, per non dimenticare nessuno.

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