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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Tangenti, non solo rifiuti: indagini sui centri per migranti

“Pasquale Leobilla e Angelo Pecere amministratori occulti della Agh resort”: la srl gestisce la struttura a Torre San Gennaro, dopo il bando del Comune di Torchiarolo. Parere sfavorevole dei vigili urbani, via libera del sindaco

BRINDISI – Rifiuti prima di tutto. Ma secondo i carabinieri ci sarebbe stato altro di interesse, come la gestione dei centri per migranti, per la coppia Pasquale Leobilla-Angelo Pecere: sono in carcere da ieri mattina, con l’accusa di corruzione in relazione ai rapporti imbastiti con i sindaci dei Comuni di Villa Castelli e Torchiarolo ed è guardando a Torre San Gennaro che i militari hanno esteso le indagini per risalire ai soci dietro le quinte.

Il municipio  di Torchiarolo

Amministratori occulti

Secondo una delle ultime informative di reato, entrambi sarebbero “amministratori occulti di altre società, tra le quali la srl Agh Resort, con sede legale a Ostuni, fittiziamente rappresentata da Clementina Sbano, moglie di Pecere, con quote societarie per il 40 per cento a Giuseppe Leobilla, figlio di Pasquale, e per il 60 per cento a Maria Teresa Pecere, figlia di Pecere”. I figli sono estranei a qualsiasi contestazione mossa nel provvedimento di arresto a carico dei genitori, mentre Sbano risulta indagata a piede libero in relazione agli affidamenti del servizio di raccolta dei rifiuti in favore della Reteservizi. La donna risulta essere titolare del 75 per cento delle quote della società, dietro la quale sarebbe stata costituita un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una serie di reati contro la pubblica amministrazione. A partire dai rapporti corruttivi. Pasquale Leobilla, stando a quanto si legge nell’ordinanza, “risulta essere assunto dal mese di gennaio a quello di giugno 2017 tra i dipendenti della Agh Resort”.

Il centro per migranti

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Nel provvedimento di arresto, nella parte in cui il gip del Tribunale Paola Liaci motiva la necessità degli arresti in carcere per Leobilla e Pecere, si legge che se da un lato nell’ultimo periodo non ci sono rapporti telefonici tra i due e il sindaco di Torchiarolo, Nicola Serinelli, finito ai domiciliari, dall’altra si ritiene che i rapporti tra le parti siano ancora in piedi. Il motivo? La ragione sarebbe costituita dall’affidamento del servizio di accoglienza in favore di cittadini richiedenti protezione internazionale, dopo che la Prefettura di Brindisi  - il 28 settembre 2016 – aveva interessato l’Amministrazione chiedendo un parere alla proposta di disponibilità di una struttura.

L’immobile e il parere del sindaco

L’immobile sul quale si sono concentrati gli accertamenti è stato individuato come “immobile di proprietà di Stefania Trapanà, in via Belvedere a Torre San Gennaro”. Nei confronti della donna non c’è alcuna contestazione, così come al momento non ce ne sono per Leobilla, Pecere e Serinelli in relazione alla struttura destinata a un numero massimo di 50 persone.

“A seguito di questa richiesta, il sindaco interessa il comandante della polizia municipale il quale esprime parere sfavorevole”. Serinelli, invece, dopo aver ascoltato diverse associazioni, il 9 novembre 2016 esprime parere favorevole alla Prefettura e il 16 dicembre viene attivato il nuovo centro di accoglienza. Il primo controllo dei carabinieri arriva a distanza di quattro giorni: “Si accertava che la struttura in questione era gestita da un’Ati (associazione temporanea d’impresa) costituita dalla società Agh Resort e dalla coop sociale Il Melograno. Uno dei dipendenti è stato identificato in Giuseppe Leobilla, nipote di Pasquale, già assunto nella Reteservizi”.

I controlli dei carabinieri

Il 28 agosto 2017 c’è stato un altro controllo: “La struttura è ancora attiva ed è gestita dall’Ati, sul posto è stato trovato Giuseppe Leobilla assieme a cinque persone, il quale riferiva che mentre l’Agh resort si interessava della pulizia e della preparazione dei pasti, il personale della coop Il Melograno si occupava dell’amministrazione del centro”. Gli atti amministrativi che si riferiscono al centro, intanto, sarebbero stati acquisiti dai carabinieri.

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