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Martedì, 23 Aprile 2024
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Incidenti in aumento a Brindisi: "Velocità e distrazioni le cause principali"

Dati forniti dalla Polizia Locale di Brindisi: fra l'1 gennaio e il 4 agosto 2022 è stato rilevato lo stesso numero di sinistri che nel 2021 era stato raggiunto il 12 settembre. In aumento anche gli incidenti mortali e con prognosi riservata. L'intervista al comandante Orefice

BRINDISI – Il record giornaliero si è verificato giovedì scorso (4 agosto), quando sono stati rilevati ben sette incidenti nell’arco di 12 ore, di cui uno mortale (il camionista investito a Costa Morena) e uno con prognosi riservata (l’anziana investita al rione Sant’Elia). Se si va avanti di questo passo, il 2022 potrà conquistare il triste primato di sinistri stradali registrati in un singolo anno, nel territorio comunale di Brindisi. 

Basti pensare che la Polizia Locale, al 4 agosto, ha già rilevato 455 incidenti, di cui 162 con feriti. Lo stesso numero, nel 2021, era stato raggiunto il 12 settembre. Stando ai dati forniti dal comando di Polizia Locale di Brindisi, dallo scorso 1 gennaio si sono verificati quattro incidenti mortali e altrettanti con prognosi riservata. Nello stesso arco temporale del 2021 (1 gennaio-4 agosto) i sinistri con decessi erano stati tre. Due, invece, quelli con feriti in prognosi riservata. 

Le strade con più incidenti

La strada in cui si è verificato il maggior numero di sinistri è via Appia, dove la Polizia Locale, fra l’1 gennaio e il 4 agosto 2022, ne ha rilevati 17. Seguono: via Fulvia (13); via Provinciale San Vito (13); Strada statale 7 per Taranto (13); viale Aldo Moro (13); Via Cappuccini (11); via Romolo (10); via Mecenate (10); via Nicola Brandi (10); via Sant’Angelo (8); viale Arno (8); via Arturo Martini (8); Strada statale 613 per Lecce (8).

Anche nell’intero arco del 2021, con 43 sinistri, via Appia è stata in cima alla graduatoria delle strade con maggior numero di incidenti accertati dalla Polizia Locale. A seguire: via Fulvia (26); via Provinciale San Vito (26); viale Aldo Moro (19); via Romolo (17); Strada statale 7 per Taranto (16); viale Commenda (15); Via Cappuccini (13); via Sant’Angelo (14); via Provinciale per Lecce (12); via Pace Brindisina (11); via Sicilia (11); via Tor Pisana (10); via Nicola Brandi (10). 

Il comandante Orefice: "Troppe distrazioni alla guida"

Ma come si può spiegare questo incremento di incidenti? “Sicuramente – dichiara a BrindisiReport il comandante della Polizia Locale di Brindisi, Antonio Orefice - è dovuto alla ripresa delle attività in generale. Soprattutto sulle aree comuni c’è una sorta di situazione spumeggiante per cui, dopo due anni di lockdown e parziali chiusure che hanno riguardato principalmente gli eventi e le attività di intrattenimento, si è scatenato un fenomeno da psicologia delle masse. Di converso va da se che siano aumentati gli spostamenti delle masse”. “Del resto - prosegue Orefice - i dati statistici dei viaggiatori, anche con veicoli privati, lo dimostrano. Le attività sono riprese in maniera analoga e forse anche più spinta rispetto al 2019. In estate, di solito, c’è comunque più movimento in strada, con conseguente incremento degli incidenti”. 

Antonio Orefice-5

Notevole dunque lo sforzo profuso dalla Polizia Locale di Brindisi per fronteggiare questa escalation di incidente. “Noi - afferma ancora il comandante Orefice - stiamo facendo i salti mortali. Già da qualche mese abbiamo notato che i numeri che stiamo avendo sono più alti rispetto ai periodi precedenti. E non mi riferisco solo al 2021 e al 2020, ma anche al 2019 e al 2018: prima della pandemia. Quello che colpisce è che, oltre alla quantità dei sinistri, c’è anche una certa gravità come conseguenze, tenuto conto che si tratta di incidenti in ambito urbano”. 

“Ma al di là dei numeri – dichiara Orefice -  questa rinnovata frenesia ha le sue conseguenze anche in termini di maggiore disattenzione da parte delle persone. Le cause degli incidenti non sono infatti ascrivibili in gran quantità all’uso di stupefacenti o di sostanze alcoliche. Basti pensare che sono meno del 10 percento i sinistri causati da abuso di alcool e/o droga. La cause maggiori sono sicuramente velocità e distrazione: questi sono i due elementi preponderanti. L’uso degli smartphone non aiuta. E in ambito urbano, in una città caratterizzata in gran parte dal limite di velocità dei 30 chilometri orari, il tipo di casistica ci induce a considerare che se venisse rispettato non dico tale limite, ma almeno quello dei 50 – conclude il comandante - non avremmo quella quantità di incidenti e quel tipo di conseguenze”. 

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