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Happy Casa: quei 10 minuti da favola che hanno segnato la vittoria contro Virtus Bologna

Determinate il rientro di D’Angelo Harrison che ha attribuito alla squadra la leadership che finora era mancata. La svolta di Ky Bowman e l’esordio positivo di Doron Lamb. Happy Casa e la super difesa dei 10 minuti finali, con l’”invenzione tattica” di coach Vitucci

BRINDISI - Ed ecco il “il paradiso all’improvviso” per la squadra più pazza del mondo. Quando tutti nel PalaPentassuglia consideravano Happy Casa già condannata alla sconfitta sotto una valanga di punti dalla “nobile” Virtus Bologna e ritenevano chiusa la partita da “100 punti e passa” sul -24 (43-67) al minuto 29, avviene il miracolo di un risultato ribaltato destinato a passare alla storia. D’improvviso, nel 4° quarto finale, la squadra ha ritrovato l’energia, la forza fisica, il carattere, la personalità e l’orgoglio, peculiarità che sono servite per ottenere un risultato straordinario contro Virtus Bologna, una delle più forti squadra del campionato allenata da coach Sergio Scariolo, fresca di vittoria in Eurolega ai danni del Panathinaikos di Atene. Alla vigilia della partita si chiedeva ad Happy Casa di compiere l’impresa impossibile di battere la super squadra bolognese ed allo stesso tempo era lecito porsi l’interrogativo su come realizzarla e con quali giocatori, e la risposta è arrivata dal campo e dal calore dei tifosi del PalaPentassuglia. 

La “magia” di Happy Casa e la vittoria che si tinge di miracolo 

Metti insieme gli stessi giocatori  delle migliori vittorie (Derthona, Brescia, Venezia ecc.) con l’orgoglio ritrovato, la rinnovata voglia di lottare, una riscoperta intensità difensiva e aggiungi due variabili in più, che rispondono ai nomi di D’Angelo Harrison e Doron Lamb (nella foto in basso, i due giocatori), nel giorno in cui riscopri finalmente un Ky Bowman in veste di “warrior”, autentico trascinatore, con un coach che in panchina non ha mai mollato, neanche sotto di 24 punti, e la vittoria si tinge di miracolo contro una delle migliori squadre italiane che si fa apprezzare anche in Eurolega. Poi c’è il l’esordio positivo di Doron Lamb, che ha ben difeso e messo a segno 11 punti in 25 minuti di presenza in campo, con 1/2 da 2 punti, 2/4 da 3 punti, 3/5 nei tiri liberi, 4 rimbalzi e 2 assist, ma soprattutto ha messo a canestro punti pesanti ed essenziali in momenti determinanti della partita. Doron Lamb è l’unico giocatore che in questo campionato ha battuto due volte la Virtus Bologna, prima con Scafati, con il clamoroso blitz alla Segafredo Arena e domenica con Happy Casa al PalaPentassuglia. Con loro, tutti i giocatori chiamati in campo da Burnell, a Mascolo, da Reed a Mezzanotte, da Bayehe e Nick Perkins con il suo solito bottino di punti, hanno fornito un contributo eccellente in quei 10 minuti da favola dell’ultimo quarto richiesti anche per cancellare la “maledizione” del 3° tempo (13-29) che da tempo assilla la squadra. 

Doron Lamb-4

Ky Bowman finalmente “warrior” da Nba con un Harrison per amico 

Ma cosa è cambiato in quel fantastico 4° quarto dall’incredibile punteggio di 31 a 10 per Happy Casa? E’ successo che Ky Bowman ha finalmente ricordato la sua provenienza di Nba e, rivestitosi da “warrior”, ha dato la svolta alla partita centrando tre triple consecutive che hanno riaperto le speranze per una clamorosa quando inaspettata rimonta, quando già nel PalaPentassuglia regnava la rassegnazione ed a casa in molti avevano spento la televisione per non assistere ad una nuova sconfitta da “100 e passa “. E poi quella tripla del 78-77 a 6 secondi dalla fine con cui ha segnato il sorpasso vincente e che solo un giocatore di razza si poteva permettere con il trionfo che ne è seguito.

Esultanza Happy Casa contro Virtus Bologna

Semplicemente Ky Bowman ha ritrovato in Harrison D’Angelo il leader riconosciuto con cui parla lo stesso linguaggio, una spalla ideale, ed un riferimento in campo che ha contribuito a sostenerlo ed incoraggiandolo in quella che sembrava ormai una impresa impossibile, ben sorretto da una difesa che aveva cambiato uomini e ritrovato grinta, intensità ed orgoglio, tanto da tenere i super campioni della Virtus a 0 punti per circa 5 minuti in quel quarto finale. Di certo se il vero Ky Bowman è quello visto contro Bologna, con al fianco D’Angelo Harrison, coach Vitucci dovrà presto rivedere le gerarchie e affidare maggiore minutaggio e più responsabilità di squadra all’ex Nba. 

E la difesa chiuse la porta in faccia ai campioni 

La svolta alla partita data dalle tre triple e dal ritmo impresso da Ky Bowman nasce anche dalla ritrovata forza di una difesa bunker che nel quarto finale ha avuto una straordinaria compattezza e nuova energia, non solo e finalmente perché disposta anche con la variante “a zona”, ma anche con cambi difensivi ben riusciti ed una “invenzione” di coach Vitucci che ha dato spazio a Jordan Bayehe nel ruolo di pivot affiancandolo a Nick Perkins schierato da “numero 4”. Il ruolo delle guardie è stato poi collaborativo e determinante nella metà campo difensiva, tanto da limitare a 0 le realizzazioni della Virtus Bologna per circa 5 minuti, e riemettere in discussione un risultato che sembrava già ben confezionato in favore della squadra di coach Scariolo. (Nella foto in basso, Harrison)

Harrison

Gli ultimi 6 secondi da thrilling con il cuore in gola

Nascono così i 90 secondi finali che cambiarono il risultato dal 73-77, e quando sembrava che Happy Casa avesse esaurito la sua carica agonistica e che la Virtus Bologna avrebbe fatto prevalere la sua esperienza, prima Nik Perkins con il suo 2/2 dalla lunetta e poi Ky Bowman con la sua “magia” della tripla finale, ribaltavano il risultato fissando la vittoria di 78-77, mandano in visibilio in tifosi presenti e quelli che a casa avevano resistito senza spegnere il televisore. Ma poi rimanevano da giocare gli ultimi 6 secondi con palla in mano alla Virtus Bologna e con la possibilità che uno dei cinque campioni in campo potesse riprendersi la vittoria con l’ultimo tiro a disposizione. Coach Scariolo aveva giustamente chiesto il time out ed in campo aveva ripresentato un “certo” Marco Belinelli oltre a Niccolò Mannion, con la rimessa che avveniva nella metà campo di Happy Casa. Gli ultimi 6 secondi da incubo sono finiti quando Mannion ha sbagliato il tiro da fuori con la difesa che aveva asfissiato la rimessa Virtus e sporcato ogni possibile passaggio, con il pubblico che quasi entrava in campo per difendere il risultato. 

Festa al PalaPentassuglia dopo vittoria contro Virtus Bologna

Il PalaPentassuglia come quando “eravamo in 5 mila 

Era da molto tempo che non si vedeva un pubblico così numeroso e coinvolgente nel PalaPentassuglia. E’ stato Ky Bowman a suonare la carica con la contagiosa presenza di D’Angelo Harrison a risvegliare il caloroso tifo del PalaPentassuglia. Erano presenti in circa 3 mila spettatori che durante quel 4° finale di gara dagli spalti hanno tifato e sostenuto la squadra come fossero in 5 mila, ricordando che “c’era una volta un pubblico che faceva risultato con la squadra”. E bene ha fatto coach Vitucci a ringraziare i tifosi brindisini e magari di dargli appuntamento alla prossima partita contro Reggio Emila perché confermino la loro presenza ed il loro sostegno per riguadagnare posizioni di classifica più corrispondenti alle capacità della squadra.

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