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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Rossi: "Svenduti cinque anni di buon governo per la volontà di Conte ed Emiliano"

Conferenza stampa del sindaco: "Dimettersi sarebbe da irresponsabili, alle primarie è stato preferito un sondaggio": Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni: "Operazione brutale fatta a freddo contro una città: è questo il nuovo corso del Pd?"

BRINDISI – “Operazione brutale fatta a freddo contro una città”. Sono del portavoce nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli, le parole più dure contro quello che viene descritto come un accordo preso sull’asse Roma-Bari (Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 stelle, da una parte e Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, dall’altra) per estromettere Riccardo Rossi dall’intesa elettorale fra Pd e Movimento 5 Stelle stretta a Brindisi in vista delle elezioni amministrative in programma il 14 e 15 maggio. 

Il sindaco di Brindisi ha parlato a lungo di quanto accaduto negli ultimi giorni, rispondendo a un intervento del segretario cittadino dei Democratici, Francesco Cannalire, che stamattina lo ha invitato a dimettersi. Ma Rossi ha ribadito di non avere alcuna intenzione di fare un passo indietro: “Dimettersi sarebbe un atto di irresponsabilità, vogliono che mi dimetta solo perché non faccia la campagna elettorale da sindaco in carica”. Al suo fianco, oltre a Bonelli, c’era anche il portavoce nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni. 

Il primo cittadino ha presieduto una conferenza stampa che si è svolta presso la sala Mario Marino Guadalupi di Palazzo di città. Oltre ai giornalisti, c’erano anche numerosi sostenitori di Rossi, che si ricandiderà alla guida di una coalizione costituita da Brindisi Bene Comune, Europa Verde e Sinistra Italiana. Due volte sono partiti degli applausi. In entrambi i casi quando si sono fatti dei riferimenti a Elly Schlein, segretaria nazionale del Partito Democratico. 

“Cara Elly Schlein - ha affermato Bonelli - è questo il nuovo corso del Pd? Quello di buttare a mare un sindaco, bravo, onesto ed ecologista?”. Rivolgendosi sempre alla leader dei Democratici, Rossi si è complimentato con lei “perché sfavorita in tutti i sondaggi, è andata avanti lo stesso”. “Anche io – sostiene Rossi - vado avanti lo stesso”.

"Svenduti 5 anni in cui abbiamo fatto bene"

I risultati di un recente sondaggio commissionato a livello locale sarebbero stati infatti addotti a pretesto da Pd e M5S per bocciare la ricandidatura di Rossi, preferendogli invece l’avvocato Roberto Fusco. Questa la chiave di lettura fornita dal sindaco, che è tornato anche sulla riunione del costituendo campo progressista svoltasi sabato scorso (18 marzo), che ha sancito lo strappo definitivo con il partito, il Pd appunto, che per quasi cinque anni lo ha sostenuto.  “Cinque anni in cui abbiamo fatto bene – afferma Rossi – sono stati svenduti sui temi di un accordo che viaggia sull’asse Bari-Roma, sui temi della volontà di Conte, degli interessi di Michele Emiliano: equilibri politici che nulla hanno a che fare con la nostra città”. Rossi parla dei rapporti che legano personalmente Roberto Fusco al collega Giuseppe Conte: “Uno stretto legame – afferma Rossi – che ha portato Conte a fare delle rivendicazioni in Puglia, con la condizione che il candidato sindaco di questo campo progressista fosse espresso dal Movimento 5 stelle”.

Rossi più volte ribadisce che la rottura non sia scaturita da divergenze di tipo politico, poiché nei fatti non vi è stato un reale confronto sui punti programmatici. A detta del sindaco, anzi, non c’è stata “nessuna risposta” ai teni politici sollevati. A proposito di un’esigenza di discontinuità sollevata dal senatore Mario Turco e dal coordinatore provinciale del M5s, Salvatore Giuliano, Rossi dichiara: “Disconoscere cinque anni di amministrazione posso aspettarmelo da chi è all’opposizione, non da chi è alla maggioranza e fino al giorno precedente ha condotto l’amministrazione”. 

Rossi risponde anche al segretario regionale del Pd, Domenico De Santis, secondo il quale il sindaco avrebbe pagato delle scelte non condivisibili. “Quali sono – si chiede il primo cittadino – queste scelte”. In particolare, a proposito degli investimenti Edison e Brundisium “si dica che lo sviluppo del porto passa attraverso i depositi di gas e di carburanti – prosegue Rossi - e non attraverso l’incremento di attività retroportuali”. 

"Alle primarie preferito un sondaggio"

Rossi, insomma, è convinto che nelle ultime settimane si sia fatta solo della “melina per evitare i tavoli di confronto”. “Francesco Cannalire – afferma il sindaco – sapeva che gli avevo dato la disponibilità anche alle primarie, dopo aver trovato la quadra su programmi politici, ma ci si è messi nelle condizioni per non farle”. Alle primarie, secondo Rossi, è stato preferito il fatidico sondaggio che avrebbe fatto pendere l’ago della bilancia a favore di Fusco. “Se Rossi  - dice il sindaco, parlando di se stesso - è antipatico perché una parte di città ha bisogno di riproporre lo stesso schema, propongo a Fusco di sciogliere lui le questioni politiche. Qual è la sua idea di come mettere in sicurezza i conti? Qual è la sua idea sulla conversione ecologica?”. “Mi hanno detto – prosegue Rossi – che con me saremmo arrivati al ballottaggio, ma non avremmo vinto”. Da qui i complimenti alla Schlein per aver vinto le primarie del Pd, a dispetto dei sondaggi.

Con il Partito Democratico, dunque, i rapporti sono estremamente tesi. “Cinque anni fa – afferma Rossi – il Pd l’ho raccolto io quando era rasoterra e l’ho portato al governo della città con la mia faccia, quando non erano in grado neanche di farsi vedere in giro”. “E oggi – prosegue - dicono di farti da parte perché bisogna passare a uno nuovo. Noi non ci stiamo”. Alla domanda se gli siano stati offerti degli incarichi in cambio della rinuncia alla ricandidatura, Rossi risponde con un laconico “no comment”.

Il nodo giunta

Adesso c’è da sciogliere il nodo riguardante il governo della città nei prossimi due mesi. Una questione non da poco, se si considera che i tre assessori del Pd (Tiziana Brigante, Oreste Pinto, Isabella Lettori) oltre ad altri due componenti dell’esecutivo (Emma Taveri e Massimo Vitali) oggi hanno formalizzato la rinuncia agli emolumenti da assessori. “Ma quando faremo la giunta - sostiene Rossi - gli atti sono di indirizzo politico. Emolumenti o no, le delibere le firmi? Si vuole scappare – prosegue - per non prendere le responsabilità di fronte alla città?” Allo stesso tempo Rossi chiarisce che le deleghe agli assessori in questione non saranno ritirate. L’eventuale resa dei conti infatti si dovrebbe consumare in consiglio comunale, con una mozione di sfiducia, o dal notaio, con le dimissioni di almeno 17 consiglieri comunali. A tal proposito il sindaco ricorda che sì, nel 2017 contribuì alla caduta della giunta Carluccio con un atto di sfiducia formalizzato davanti a un notaio, “ma all’epoca – afferma – ero all’opposizione e non condividevo nulla di quella amministrazione”.

Un momento della conferenza di Rossi, Bonelli e Fratoianni

I grandi eventi

Dai bandi di gara del Pnrr al bilancio, le prossime settimane saranno dense di scadenze. Da non trascurare la questione riguardante i grandi eventi. Fra maggio e ottobre sono infatti in programma la regata internazionale Brindisi-Corfù, il mondiale di motonautica, la Coppa del Mediterraneo di scherma ed il campionato internazionale di tango. Rossi a tal proposito spiega che non sono in discussione gli impegni riguardanti la kermesse di scherma e la regata Brindisi-Corfù. “Per gli altri – afferma – ci sarà tutto il tempo per poter firmare gli atti, anche dopo le elezioni. Posso prendere adesso degli impegni – si interroga il sindaco - in vista del redigendo bilancio 2023?

La stoccata a Elly Schlein di Bonelli e Fratoianni

Bonelli e Fratoianni hanno assicurato pieno e incondizionato sostegno al sindaco. “E’ Fatto di una gravità inaudita - afferma il leader dei Verdi - quello che sta accadendo in questa città. I cittadini si trovano di fronte a una operazione brutale fatta a freddo contro una città, non contro il sindaco”. Boneli parla di “inciucio romano-barese fatto contro i brindisini”. “Un sindaco cha ben operato in questa città. Un sindaco limpido, trasparente – prosegue Bonelli - è stato fatto fuori in nome della partitocrazia”. “E’ Inaccettabile quanto accaduto – afferma ancora il deputato - anche perché il M5S era all’opposizione”.E poi, rivolgendosi a Elly Schlein: “E’ questo è il nuovo corso del Pd? Quello di buttare a mare un sindaco, bravo, onesto ed ecologista?”

Fratoianni invita a ragionare attentamente sull’accaduto. “La scelta che state facendo dopo 5 anni di governo  - afferma il portavoce di Sinistra Italiana - non ha precedenti. Se qualcuno pensa di presentarsi ai cittadini dopo 5 anni cambiando la squadra senza darne una sola ragione politica e di guadagnare su questo qualche consenso, va incontro a un muro”. “Noi saremo al fianco di Riccardo  - afferma Fratoianni - in questa campagna elettorale. Saremo al fianco di chi ha scelto di liberarsi di un modello di sviluppo che è il contrario dello sviluppo: è un’involuzione che schiaccia i diritti dei cittadini”. “Questa città  - prosegue Fratoianni - può ribellarsi a questo giochino squallido e inefficace. Questa città può mostrare non solo la indignazione, ma può nelle urne dimostrare la consapevolezza di chi sa cosa vuol dire provare a cambiare senza dover dire niente a nessuno, sulle gambe di una comunità che si riprende un pezzo di futuro. Noi saremo con voi da qui al giorno delle elezioni, senza cedere di un millimetro, per amore della politica. La politica è un’altra cosa. Siamo qui per riprendere il senso e la funzione della bella politica”. 
 

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