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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Parco Bove: gli ultimi giorni delle baracche, poi i nuovi alloggi

Abitazioni sgomberate e area di cantiere transennata. A giorni dovrebbero iniziate i lavori di demolizione degli immobili

BRINDISI - Antonio e la moglie stamattina (giovedì 26 agosto), per l’ultima volta, sono andati a dare uno sguardo alla casa in cui hanno vissuto per 45 anni. Nel vecchio salotto è rimasto qualche mobile: unica testimonianza delle scene di vita quotidiana che per mezzo secolo hanno animato una delle cosiddette baracche di Parco Bove. Entro un paio di mesi le schiere di abitazioni in cui hanno vissuto decine di famiglie saranno demolite. Non abita più nessuno in largo Poliziano, ampio piazzale del rione Paradiso situato fra via Egnazia e via Torretta. Da un paio di giorni è in corso lo sgombero delle case. Tutte e 50 le famiglie assegnatarie dei nuovi alloggi realizzati dal Comune in via della Torretta, alcune decine di metri più avanti, sono andate via.

Video: la testimonianza di un vecchio residente 

Bracche Parco Bove 3-3

L’asfalto dissestato e disseminato di buche è ricoperto da cumuli di masserizie, materassi, mobili, abiti e altre testimonianze di un capitolo di storia cittadina che si sta per chiudere. Le facciate di gran parte delle baracche (“Ma erano baracche – rimarca Antonio – solo per chi le vedeva da fuori, perché dentro chi ci ha vissuto le ha tenute sempre pulite”) sono state già abbattute dagli operai della ditta New House, che entro due mesi dovrà completare la demolizione dei fabbricati. In queste ore si sta completando la delimitazione dell’area da cantiere. Se si dovessero rilevare tracce di amianto fra i manufatti, la ditta dovrà presentare un piano di bonifica all’Asl Brindisi, per poi procedere con la demolizione. Gli ormai ex residenti stanno portando via le ultime cose, abbandonando quel che non serve più.

Bracche Parco Bove-2

Per decenni le famiglie di parco Bove hanno vissuto fra disagi e disservizi (basti pensare alle infiltrazioni di acqua fognaria nei rubinetti). Eppure l’abbandono di parco Bove è segnato da un sentimento di nostalgia. Emblematiche le scritte impresse sui muri: “Per non dimenticare, amo il mio quartiere”; “Ciao baracche, grazie di tutto, la nostra infanzia bellissima”. La nostalgia per quei 45 anni vissuti in una “baracca” la si legge negli occhi di Antonio e della moglie. La coppia ha cresciuto tre figli nel piccolo alloggio di cui presto resteranno solo macerie. La loro storia è simile a quella di altre decine di famiglie. 

Rigenerazione dopo la demolizione 

Ancora qualche settimana e di Parco Bove resterà solo una spianata. A quel punto potranno iniziare i lavori di rigenerazione di questa ampia porzione di periferia. “Quell’area – dichiara a BrindisiReport il vicesindaco, con delega ai Lavori pubblici, Elena Tiziana Brigante – tornerà alla fruibilità pubblica. Sono già stati appaltati i lavori per la realizzazione di opere di urbanizzazione e impermeabilizzazione”. 

Tiziana Brigante-3-2

Si tratta di interventi propedeutici all’edificazione di 30 nuovi alloggi popolari, finanziati dalla regione Puglia nell’ambito del “Programma dell'abitare sostenibile e solidale”, per un importo complessivo di oltre 3 milioni di euro. Al posto delle baracche, fra largo Poliziano e via Galileo Galilei, sono previsti 15 alloggi di edilizia residenziale pubblica di proprietà comunale e 15 alloggi di proprietà dell'Agenzia Arca Nord Salento, in via Galileo Galilei. “L’idea di bonificare quell’area – conclude la Brigante –e che i cittadini vivano in immobili moderni è quello che questa amministrazione si era prefissato. E’ una bella soddisfazione veder realizzato questo progetto”. 

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