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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Donazione organi. Nel Brindisino più consensi che opposizioni ma tanto c'è ancora da fare

Il 74,15 percento dei brindisini ha dato dichiarato il proprio "si" nel 2021 ma la provincia è al penultimo posto in Puglia. BrindisiReport ha incontrato Lucia Argentiero, medico nefrologo di Ceglie Messapica, nuova coordinatrice territoriale per la donazione ed il trapianto di organi dell'Area Vasta Sud

BRINDISI – Gli organi dopo la morte non ci servono ma possono servire a tanti malati che attendono il trapianto e che non possono essere curati in altro modo. Donare cuore, rene, polmone, fegato è un gesto di grande solidarietà e civiltà che, però, ancora troppe poche persone nel nostro Paese dichiarano espressamente di voler compiere. Per questo la Asl di Brindisi ha promosso, nelle scorse settimane, un corso rivolto agli operatori degli uffici anagrafe dei Comuni della provincia di Brindisi e ai referenti Urp e punti di raccolta della Asl per sensibilizzare gli operatori sul tema della donazione organi e dare informazioni sulla corretta procedura. 

TRAPIANTO ORGANI-2

“L'intento – come spiega Lucia Argentiero, medico nefrologo di Ceglie Messapica, nuova coordinatrice territoriale per la donazione ed il trapianto di organi dell'Area Vasta Sud (che insieme al Massimo di Tullio e Graziana d’Amone formano l’equipe diretta da Luigi Vernaglione, primario di Nefrologia del Perrino di Brindisi) - è quello di divulgare e sensibilizzare i cittadini alla cultura del dono fornendo opportuna informazione e formazione. L'obiettivo è molto ambizioso e consta nel ribaltare significativamente i tassi di adesione alla donazione in tutta l'area vasta Sud della Puglia promuovendo una campagna informativa capillare che possa incoraggiare e sensibilizzare i cittadini ad esprimere la propria volontà a divenire donatori.”

LUCIA ARGENTIERO-2

“Quella di acconsentire in vita alla donazione dopo la morte – continua la dottoressa Argentiero, da sempre impegnata nell’ambito dei trapianti d’organo - è certamente una scelta di generosità ma allo stesso tempo un gesto fondamentale di salvaguardia della propria salute. Più sono le adesioni, maggiore è la possibilità anche per la singola persona di poter essere curato in caso di necessità. Ogni giorno, come medico, mi imbatto in situazioni difficili che però devono essere affrontate con speranza e coraggio. La cosa più bella è che alcune persone amano talmente tanto la vita e sono così altruiste da donare una parte di se stessi al prossimo. Dall’altro c’è la gioia di chi attende quell’organo per continuare a vivere. Nel momento in cui una vita finisce, ricomincia in quella di un altro.”

Dichiarazioni di volontà nei Comuni della provincia di Brindisi

Si riportano di seguito le percentuali di consensi alla donazione di organi e tessuti al momento dell’emissione della propria carta d'identità, secondo l’ultimo aggiornamento del 22 gennaio 2022 del report che raccoglie le dichiarazioni dei cittadini rilasciate agli uffici anagrafe: Brindisi (62,8 percento), Carovigno (77,7 percento), Ceglie Messapica (62,4 percento), Cellino San Marco (64,4 percento), Cisternino (60,1 percento), Erchie (66,6 percento), Fasano (53,8 percento), Francavilla Fontana (70,5 percento), Latiano 85,4 percento), Mesagne (65,5 percento), Oria (78,9 percento), Ostuni (60 percento), San Donaci (43,1 percento),  San Michele Salentino (84,4 percento), San Pancrazio Salentino (57,5 percento), San Pietro Vernotico (nuova attivazione),  San Vito dei Normanni (59,5 percento), Torchiarolo (58,4 percento) Torre Santa Susanna (83,8 percento), Villa Castelli (50,4 percento).

La situazione in Puglia (ultimo aggiornamento 26 aprile 2022)

In Puglia, per quanto riguarda la donazione degli organi, nell’ultimo rapporto del Cnt, tra le province, Bari è la prima della regione, 68esima su 107 a livello nazionale, seguono Barletta-Andria-Trani (73esima), Brindisi (77esima), Taranto (78esima), Lecce (80esima) e Foggia (107esima e ultima). Complessivamente la Puglia è risultata 16esima tra le regioni italiane, con un indice del dono di 55,91/100 (consensi alla donazione 64,1 percento, astenuti 43,9 percento), sotto la media nazionale che nel 2021 si è attestata a quota 59,23/100 (consensi 68,9 percento, astenuti 44,3 percento) ma con risultati in crescita rispetto allo scorso anno.

I dati nazionali (ultimo aggiornamento 26 aprile 2022)

A livello nazionale il 2021 è stato un anno positivo per la raccolta delle dichiarazioni di volontà alla donazione: i consensi sono saliti al 68,9 percento, ben tre punti in più rispetto al 2020, con un indice del dono medio di 59,23/100 (rispetto al precedente 52,86 percento): si tratta della percentuale di “sì” più alta mai raccolta in un anno da quando la registrazione avviene nelle anagrafi. Il calo dei “no” è distribuito in modo abbastanza uniforme su tutto il territorio nazionale, e anche se i risultati migliori vengono raggiunti dalle regioni del Nord, i consensi alla donazione sono in crescita anche nel Meridione. Ad oggi le dichiarazioni di volontà depositate nel Sistema informativo trapianti del Centro Nazionale Trapianti sono 12,7 milioni: 9,2 milioni di sì e 3,5 milioni di no. In questo momento sono circa 8.500 le persone in lista d'attesa: nel 2021 sono stati effettuati 3.778 trapianti grazie a 1.725 donatori di organi.

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