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Sabato, 20 Aprile 2024
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Ecosistema urbano: Brindisi penultima in Italia per Legambiente

Oltre ad essere la terza città italiana per povertà (rapporto annuale 2017 ICity Rate), Brindisi sprofonda anche nella classifica delle performance ambientali, piazzandosi al 103esimo posto su 104 capoluoghi

BRINDISI – Oltre ad essere la terza città italiana per povertà (rapporto annuale 2017 ICity Rate), Brindisi sprofonda anche nella classifica delle performance ambientali, piazzandosi al penultimo posto della graduatoria 2017 stillata da Legambiente nell’ambito di uno studio sull’ecosistema urbano realizzato in collaborazione con “Ambientitalia” e Il Sole 24 ore. Classifica ecosistema-2

Il dossier è stato presentato oggi dall’associazione ambientalista. A ogni capoluogo è stato assegnato un punteggio calcolato in centesimi, sulla base dei risultati qualitativi ottenuti nei 16 indicatori considerati da Ecosistema Urbano che coprono sei principali aree tematiche: aria, acqua, rifiuti, mobilità, ambiente urbano, energia.

Brindisi ho ottenuto un pessimo 26,78. Peggio ha fatto solo la siciliana Enna, 22,74. Al terzultimo posto della classifica c’è Viterbo, 28,83. E’ Mantova, invece, la città meno inquinata d’Italia, con il punteggio di 76,80. Seguono Trento (75,31) e Bolzano (75,01).

Le altre pugliesi

Anche per quanto riguarda le altre città pugliesi, c’è poco da stare allegri. La città più virtuosa, al 70esimo posto, 45,54, è Foggia. Subito dopo, 71esimo posto, 45,10, viene Taranto. Bari, 43,60, si piazza sul 75esimo gradino. Due posizioni più sotto, al 77esimo posto, c’è Lecce, 43,14. Infine Brindisi, al 103esimo posto, su 104 capoluoghi. 

Nello stilare la classifica, si è tenuto conto di una serie di indicatori riguardanti la qualità dell’aria (biossido di azoto,  ozono, polveri sottili Pm2,5 e Pm 10), Acqua (consumi idrici domestici, dispersione nella rete, capacità di depurazione), rifiuti (produzione di rifiuti urbani, raccolta differenziata, porta a porta), mobilità (passeggeri del trasporto pubblico, offerta di trasporto pubblico, tasso di motorizzazione auto incidentalità stradale, piste ciclabili), ambiente urbano (isole pedonali, alberi in città, verde urbano fruibile), energie rinnovabili (fotovoltaico e termico pubblico). 

Qualità dell'aria

Per ognuno di questi indicatori è stata redatta una graduatoria di tutte le città italiane. Per quel che concerne la qualità dell’aria, a Brindisi si registra una media annuale dei valori di Pm 2,25 registrati dalle centraline urbane pari a 15,0 microgranuli al metro cubo. Sul fronte dei consumi idrici domestici, a Brindisi si registra un consumo giornaliero pro capite di acqua potabile pari a 127,7 litri, con una dispersione della rete (Differenza percentuale tra acqua immessa e consumata per usi civili, industriali e agricoli) del 26,4 per cento. 

Rifiuti

Spostandosi sul versante dei rifiuti, stando al rapporto di Legambiente, a Brindisi si registra una produzione pro capite annua di 506 chili di rifiuti. Davvero modesta, appena il 26,4 per cento, è la percentuale di raccolta differenziata. Discreti, invece i risultati della porta a porta, se si considera che Brindisi, con una percentuale del 62,6 per cento di abitanti raggiunti da questo servizio, si pone a metà classifica. 

Mobilità

Bassa è invece la media annua, pari a 16, dei viaggi per abitante a bordo di un mezzo pubblico. Sono 26, invece, i chilometri percorsi annualmente da ogni abitante, a bordo dei mezzi pubblici. Il mezzo di trasporto prediletto dai brindisini è di gran lunga l’auto, se si considera che ne circolano 58, ogni 100 abitanti. 

Legambiente ha calcolato anche l’incidentalità stradale. Stando al dossier, a Brindisi si registra una media di 6,17 fra morti e feriti in incidenti stradali, ogni 1000 abitanti. Nota dolentissima è quella relativa alle piste ciclabili. A Brindisi, infatti, vi sono appena 2,09 metri quadri equivalenti di piste ciclabili ogni 100 abitanti. Siamo ancora lontani anni luce, ma c’era da aspettarcelo, da Ravenna, 41,02. Bassa anche l’estensione pro capite di verde fruibile in area urbana: appena 12,4 metri quadri per abitante, 
 

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