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Martedì, 23 Aprile 2024
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Neanche il Covid ferma il lavoro delle escort del Brindisino

Il mercato del sesso a pagamento: meno clienti, ma le ragazze si sono organizzate nei propri appartamenti

BRINDISI – E' la loro fonte di guadagno e non vogliono rinunciarci. Sono pronte a passare sopra alla paura del contagio da Covid. Il mercato del sesso a pagamento anche nel Brindisino non si ferma, le escort che lavorano sul territorio, contattate telefonicamente, non si tirano indietro davanti alla richiesta di un incontro, anzi. Certo, non rispondono volentieri alle (troppe) domande di un (finto) cliente, ma alcune spiegano che lavorano, sì, ma meno di prima. Sono perlopiù ragazze brasiliane – o che si dichiarano tali per venire incontro all'immaginario dei clienti italiani – o nordafricane, o dell'est. Sono più o meno giovani, non sono poche. Spesso si spostano, dicono di essere “in tour” nelle città del Brindisino o delle province limitrofe, per attrarre più clienti.

Ascolta le telefonate con le escort del Brindisino

Il mercato delle escort

Non esercitano la professione sulla strada, ma in piccoli appartamenti. Propongono anche incontri in villette nascoste, lontane da occhi indiscreti, per garantire la loro privacy. E quella dei clienti. Hanno un tariffario, che sciorinano in base alle richieste. Lo chiamano “il regalo”, tengono a precisare che lo si consegna prima. Si parte anche da 50 euro. Pubblicano gli annunci su siti specializzati, indicando le proprie “specialità”, la fascia d'età, corredando il tutto con foto più o meno esplicite, per tutti i gusti: dagli scatti quasi casti a quelli in cui non viene lasciato alcuno spazio all'immaginazione, perché i loro corpi sono ben in vista. Chi è andato con loro lascia recensioni, quasi si stesse parlando di un hotel o di un ristorante, si possono assegnare le stelle in base all'esperienza vissuta. Pulizia? Quattro stelle. E' un argomento molto importante per escort e clienti, specie in tempo di Covid.

Le precauzioni anti-Covid

La prima escort contattata ha uno spiccato accento dell'est, dice di risiedere in un paese della provincia. Per garantire la privacy delle ragazze, non verranno indicati altri dettagli. Riceve in un appartamento non lontano dal centro. E' gentile e affabile. E' libera, pare che per quel giorno non ci siano clienti. E per il Coronavirus? Non c'è problema, risponde, intercalando nomignoli affettuosi rivolti all'interlocutore: tu entri con la mascherina, ti misuro anche la temperatura. Di necessità, virtù. Assicura che riceve in un posto assolutamente pulito. La seconda ragazza risiede a Brindisi, è più sbrigativa della prima. L'accento – e le foto pubblicate – tradiscono le origini nordafricane. Va di fretta, forse aspetta un cliente. Alla domanda sulle precauzioni per il Covid risponde seccata: “Se hai paura, allora non chiamare e non venirmi a disturbare”. E butta giù. E' l'unico caso, le altre ragazze contattate sono pazienti nel rispondere a questo tipo di dubbi. Spiegano che oltre alle precauzioni “canoniche”, in questo periodo ne utilizzano altre, per evitare il Coronavirus.

Con la mascherina e con il termometro

Un'altra ragazza spiega di avere a disposizione un termoscanner. Sono in tre ad avercelo, su una decina di escort contattate. E il rapporto si consuma con la mascherina. Per scrupolo, lei che esercita in un paese della provincia ma in questo momento si trova poco distante, nel Barese, dice che il gel – disinfettante – sarà a portata di mano, promette. Ha registrato un calo di clienti, ma comunque continua a esercitare. Non ha paura, aggiunge, prima di specificare il costo del “regalino”. C'è anche chi si fa trovare in una villetta, lontana dal centro del paese di provincia. E se il cliente ha paura del Covid? “Amore – risponde – abito in campagna, cada (ogni, ndr) persona viene con la mascherina, abito in campagna, lontano da tutti. Se vuoi puoi tenere la mascherina sempre, come vuoi”. Altre ragazze dicono di aver fatto il tampone. Una si presenta con un nome italiano, ma dice di essere ispanica. Riceve nel capoluogo: “Arriva con la mascherina, tutto tranquillo”. Ma loro si sentono davvero tranquille? Non hanno paura? No, a giudicare dalle risposte che danno: pronte a ricevere i clienti, in sicurezza certamente. A chiosare il pensiero di tutte è una ragazza che esercita sempre in provincia: “Se hai paura del Coronavirus rimani a casa tua, amore mio. La paura è qualcosa che l'essere umano non può avere, scusami. Se io esco sulla strada, mi può prendere una macchina. E' lo stesso, bello mio”. Sicuramente avrà parlato per sé, ma ha esplicitato il pensiero di tutte le escort contattate: il Covid? E' un rischio del mestiere e della vita, come gli altri.

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