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Incidenti stradali "farlocchi": 12 arrestati. Tra questi un consigliere comunale

Cinque persone in carcere, tra le quali l'ex vice-sindaco Luigi Galiano, e sette ai domiciliari. Operazione della guardia di finanza a Francavilla Fontana: contestata anche l'associazione per delinquere, 162 gli indagati

FRANCAVILLA FONTANA – Incidenti stradali mai verificati o “gonfiati” con relative truffe alle assicurazioni: 12 persone sono state arrestate questa mattina, lunedì 14 marzo 2022, dai militari della compagnia della guardia di finanza di Francavilla Fontana. Tra gli arrestati (cinque in carcere e sette ai domiciliari) c'è anche il consigliere comunale ed ex vice sindaco francavillese, Luigi Galiano, difeso dall'avvocato Giancarlo Camassa. Un vero e proprio terremoto che ha coinvolto diversi professionisti di Francavilla Fontana. I finanzieri hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Brindisi, Maurizio Saso. Le indagini dei militari sono state coordinate dal pm Francesco Carluccio della Procura di Brindisi. Complessivamente, sono 162 le persone indagate, a vario titolo, per reati di associazione per delinquere, frode in danno di compagnie assicuratrici, falsità ideologica in atti pubblici (certificati del pronto soccorso), falsità in altri certificati medici, falsa testimonianza, corruzione in atti giudiziari.

Gli arrestati

Tutti gli arrestati sono francavillesi. Sono stati condotti in carcere: Luigi Galiano 45 anni, Giacomo Martina 35 anni, Michele Galiano 43 anni, Vincenzo Camassa 37 anni e Silvio Capobianco 62 anni. Ai domiciliari: Maria D'Elia 45 anni, Giuseppe Fusco 71 anni, Cosimo Capobianco 33 anni, Salvatore Attanasi 27 anni, Pietro Russo 55 anni, Fabio Nardelli 40 anni e Antonio Resta 57 anni. Il pm aveva richiesto inoltre 32 misure di obbligo di dimora, misure rigettate dal gip. Il collegio difensivo, sino ad ora, è composto dai legali: Giancarlo Camassa, Antonio Andrisano, Luca Mangia, Michele Fino e Pasquale Fistetti.

I professionisti e il consigliere comunale

Devono rispondere di associazione per delinquere sei persone, tra le quali tre avvocati, un medico e altri soggetti. Come detto, risultano coinvolti noti professionisti della Città degli Imperiali, tra i quali il politico Luigi Galiano, condotto in carcere. Il fulcro della presunta attività illecita erano gli incidenti stradali. Dal 2015 al 2019 sono stati denunciati alle compagnie assicuratrici circa 60 incidenti stradali falsi. Sono stati prodotti, inoltre, anche falsi certificati medici di pronto soccorso e altri falsi certificati di prolungamento di malattia. Gli indagati avrebbero ricorso anche a false testimonianze (se ne contano 32), “che venivano rese con preoccupante disinvoltura nei giudizi instaurati davanti ai competenti Tribunali e uffici del Giudice di Pace”, si legge in un comunicato della Procura di Brindisi.

Testimoni “comprati” e ruoli prestabiliti

I finanzieri e la Procura hanno accertato tre casi di presunta corruzione in atti giudiziari di testimoni. A questi ultimi sarebbero stati elargiti compensi per rendere false testimonianze davanti ai giudici. Queste presunte attività illecite avrebbero consentito ai personaggi coinvolti di ottenere indebiti profitti ai danni delle compagnie di assicurazione, costrette a erogare indennizzi per inesistenti danni a cose e persone. Come detto, gli indagati sono 162. Alcuni venivano “reclutati” dai membri della presunta associazione per delinquere per ricoprire i vari ruoli utili alle truffe: conducente, trasportato, investito o testimone nella causa civile. Sarebbe esistito addirittura un tariffario, con compensi predeterminati in maniera fissa in base al ruolo “recitato” nella vicenda.

C'è anche un'estorsione

Infine, esisterebbe anche un episodio estorsivo. Alcuni partecipanti all'associazione per delinquere, insieme ad altri due soggetti, avrebbero costretto alcune persone reclutate in un falso incidente stradale, beneficiari degli assegni emessi dalla compagnia assicuratrice, a rendere il dovuto agli organizzatori della frode. Le persone reclutate si sarebbero dovute accontentare del compenso fisso predeterminato pattuito. Dei circa 60 incidenti stradali esaminati dagli investigatori, non tutti erano inventati di sana pianta. Alcuni erano realmente accaduti, ma i danni venivano amplificati, con vari stratagemmi: inserendo ulteriori soggetti trasportati nei veicoli coinvolti, ad esempio, o producendo documentazione medica ideologicamente falsa. In questo modo venivano amplificati anche i guadagni.

Articolo aggiornato alle 11:15

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