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Gse rilevata per 3,6 milioni di euro: bloccati i licenziamenti

La Distressed Company Management Srl ha raggiunto l'accordo economico con la curatela fallimentare. Le procedure di acquisto dovrebbero essere definite per il 23 gennaio. "Tutte le figure professionali vanno salvaguardate"

BRINDISI –  La Distressed Company Management Srl ha rilevato la Gse dalla sezione fallimentare del tribunale di Brindisi, per 3 milioni e 600 mila euro. Si tratta di una società finanziata dai medesimi soggetti investitori che nel recente passato hanno salvato il gruppo Dema dal fallimento e hanno contribuito al rilancio internazionale.

Nessun’altra azienda si è presentata alla terza e ultima asta per la cessione della Gse, in mano alla curatela fallimentare dal gennaio 2017, convocata per le ore 12 di oggi. L’intesa economica è stata trovata al termine di una trattativa fra le parti. Si aprono dunque importanti spiragli per i 226 dipendenti a carico dei quali lo scorso 4 novembre era stata avviata la procedura di licenziamento collettivo. Se anche la terza asta fosse andata deserta, tutte e 226 le unità sarebbero rimaste senza lavoro a partire dall’1 gennaio 2018. 

L'iter burocratico

La Gse, come noto, è stata dichiarata fallita il 13 gennaio 2017 con sentenza del tribunale di Brindisi che ha autorizzato l’esercizio provvisorio fino al 28 febbraio 2017, per poi estenderlo fino al 31 dicembre 2017, per garantire la prosecuzione dei contratti in essere con i tre principali committenti e la conseguente cessione aziendale.  La curatela fallimentare ha fatto ricorso alla cassa integrazione in deroga per la durata di 12 mesi a decorrere dall’1 marzo 2017, seppur limitatamente alla durata dell’esercizio provvisorio, quindi fino al 31 dicembre.

Dopo la conclusione con esito negativo della fase sindacale, lo scorso 4 novembre era stata avviata la procedura di licenziamento collettivo. Già nel pomeriggio odierno, però, alla luce del buon esito della trattiva con la Distressed Company Management, i curatori fallimentari bloccheranno i licenziamenti e formalizzeranno la richiesta di proroga di esercizio provvisorio fino alla data della definizione dell’atto di acquisto, stimata per il 23 gennaio. Quella di oggi, infatti, è una dichiarazione di intenti che dovrà poi concretizzarsi nella cessione effettiva della Gse.

Ora si apre uno scenario che prevede: la decadenza delle lettere di licenziamento inviate dalla curatela ai dipendenti con effetto immediato;
l’avvio di una procedura ex art. 2112 c.c. ed ex art. 47 L. 428/90 quindi l’assorbimento dell’intero organico aziendale; la determinazione di un piano industriale che deve garantire la prosecuzione del lavoro a tutti i 225 dipendenti. 

La reazione dei sindacati

"L'auspicio – dichiara Maurizio Sancesario, segretario provinciale della Fiom Cgil – è quello che una volta saputo qual è l’azienda acquirente, si lavori per tutelare tutte le figure professionali presenti in Gse e che non rimanga nessuno fuori da questa situazione che da unno sta creando problemi sociali di non poco conto”.

"Finalmente  - dichiara Alfio Zaurito, segretaro provinciale della Uilm - possiamo dire che grazie ad un lavoro di squadra, un’azienda fiore all’occhiello dell’industria aeronautica Italiana, dopo un anno di sacrifici, di sofferenze di ristrettezze economiche e soprattutto di ansia per tutti i dipendenti che fino ad oggi hanno comunque continuato a lavorare a testa bassa senza mai far venire meno la professionalità necessaria che i clienti richiedevano è salva". "Speriamo quindi che il nuovo imprenditore, che non è nuovo a Brindisi, in quanto ha amministrato Dema Spa - conclude Zaurito - sia lo slancio di un progetto che insieme ai lavoratori determini la rivalsa della dignità dei lavoratori, che nonostante tutto non hanno mollato mai"

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