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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Crollo capannone: cantiere sotto sequestro, si indaga sulla dinamica

Stabili le condizioni del più grave fra i quattro operai sopravvissuti al crollo costato la vita al 49enne Franco Mastrovito. Indagano carabinieri e Spesal

SAN MICHELE SALENTINO – I carabinieri e lo Spesal di Brindisi lavorano a ritmo serrato per ricostruire la dinamica del tragico crollo avvenuto ieri mattina (martedì 26 gennaio) in un capannone in costruzione in contrada Ajeni, nella zona Pip di San Michele Salentino. Sotto le macerie di un solaio ha perso la vita il 49enne Franco Mastrovito, di Ostuni, titolare di una ditta che stava effettuando una parte dei lavori. Altre quattro persone sono estratte dai detriti.

Il più grave, un operaio di 46 anni di Francavilla Fontana, è ricoverato in prognosi riservata presso l’ospedale Perrino di Brindisi. Le sue condizioni sono stabili. Gli altri tre sono ricoverati nel reparto di Ortopedia, con prognosi di 30 giorni ciascuno. I militari della stazione di San Michele Salentino e della Compagnia di San Vito dei Normanni, in sinergia con il personale dello Spesal di Brindisi, hanno acquisito la documentazione riguardante il cantiere. I lavori erano finalizzati all’ampliamento del capannone della concessionaria AutoPro. Gli operai, con una betoniera, stavano effettuando la posa in opera del calcestruzzo quando si è verificato il cedimento del tetto, con conseguente crollo del solaio intermedio. Le macerie hanno travolto quindi gli operai, che da quanto appreso si trovavano al pian terreno.

Per Mastrovito, sposato e padre di tre figli, non c’è stato nulla da fare. I quattro operai feriti sono stati soccorsi dai vigili del fuoco, intervenuti con numerosi mezzi da tutta la provincia, e dal personale del 118. Le indagini, coordinate dal pm del tribunale di Brindisi, Gualberto Buccarelli, sono tese ad accertare il rispetto delle normative in materia di sicurezza sul lavoro e a far luce sui ruoli delle aziende coinvolte nel cantiere, posto sotto sequestro. Al vaglio anche le immagini riprese dalle telecamere della zona. Non è escluso che nell’arco della giornata si possano registrare i primi sviluppi. Il magistrato, intanto, ha disposto il sequestro della salma di Mastrovito. Dopo una prima ispezione cadaverica effettuata dal medico legale, nelle prossime ore potrebbe essere conferito l’incarico per l’esame autoptico. 

La reazione dei sindacati

“Manifestiamo, oltre al profondo dolore, la nostra solidarietà e la vicinanza alle rispettive famiglie – dichiara Francesco Solazzo, segretario generale della Cisl Taranto Brindisi – sollecitando tutti, nessuno escluso, compresi dunque le Istituzioni del territorio e gli enti strumentali adibiti ai controlli, ad intensificare in modalità non episodiche la propria azione preventiva così da rassicurare i lavoratori e in generale i cittadini circa la sussistenza di tutti i dispositivi utili a preservare la salute e la sicurezza, interna ed esterna, ai luoghi di lavoro.”

“La tragedia di San Michele Salentino sia, dunque, occasione per riflettere e per far crescere la cultura e l'impegno della sicurezza – aggiunge Solazzo – per strutturare, considerandola sempre più necessaria, nel nostro Paese, una formazione non solo teorica ma concreta, fondata sulla reale comprensione dei rischi e finalizzata alla promozione di comportamenti responsabili, tanto da parte delle lavoratrici e dei lavoratori, quanto delle imprese.”

"L’incidente avvenuto a San Michele Salentino si aggiunge alla lunga lista dei caduti sul lavoro nel settore edile. La Uil e la Feneal Uil, in una nota congiunta a firma dei segretari Antonio Licchello e Giovanni Librando - dichiarano che la situazione è in continua emergenza. In attesa di accertare eventuali responsabilità non basta parlare solo di fatalità. Qualunque sia stata la causa alla base dell’incidente o il ruolo avuto dalla vittima all’interno dell’impresa, riteniamo sia inaccettabile assistere passivamente alle tragedie sul lavoro. È invece necessario contrastare ed eliminare le cause che determinano questi eventi luttuosi."

"La Uil e la Feneal Uil di Brindisi ritengono che in una situazione grave come quella attuale sia sempre più stringente intervenire con misure formative straordinarie, sia sulla formazione dei lavoratori che su quella dei datori di lavoro. Così come occorre intensificare la vigilanza per rafforzare la cultura della sicurezza, un argomento fondamentale, occorrono scelte politiche precise per intensificare i controlli, aumentando gli organici degli uffici ispettivi."

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