Operaio caduto da una scala: la famiglia dà il consenso alla donazione organi
Intanto, concluso l'iter per l'accertamento della morte cerebrale del 32enne di Oria coinvolto nell'incidente sul lavoro avvenuto ieri mattina (martedì 14 marzo) in un cantiere edile nelle campagne di Mesagne
E' stata accertata la morte cerebrale del giovane operaio coinvolto in un incidente sul lavoro avvenuto ieri mattina (martedì 14 marzo) in contrada Palmitella, nelle campagne di Mesagne. Nel primo pomeriggio di oggi, 15 marzo, presso l’ospedale Perrino di Brindisi è partito l’iter per l’accertamento della morte celebrale del 32enne Andrea Santorsola, di Oria. La fase di osservazione da parte della commissione medica per l'accertamento della morte cerebrale dell'uomo si è conclusa poco dopo le 20. La famiglia, intanto, ha dato il consenso alla donazione degli organi. Arrivata anche l'autorizzazione da parte dell'autorità giudiziaria, in quanto è prevista l'autopsia.
L’uomo, da quanto emerso finora, era impiegato in un cantiere edile, alle dipendenze di una ditta con sede a Mesagne. Intorno alle ore 9 sarebbe caduto da una scala, sbattendo la testa per terra.
Le sue condizioni sono parse fin da subito estremamente critiche. Soccorso da personale del 118, è stato trasportato in codice rosso presso il nosocomio brindisino, dove è stato ricoverato nel reparto di Neurochirurgia. Da lì poi il trasferimento in Rianimazione. Il quadro clinico, purtroppo, si è aggravato ulteriormente nelle ore successive. Nella tarda mattinata odierna è iniziato il periodo di osservazione ai fini dell’accertamento della morte cerebrale, che deve essere di durata non inferiore alle sei ore.
Sull’incidente sono incorso indagini da parte del personale dello Spesal dell’Asl di Brindisi, di concerto con la Procura della Repubblica. Nella mattinata di ieri si sono recati sul posto anche gli uomini della Polizia Locale di Mesagne e l'Ispettorato del lavoro. Si stanno effettuando delle verifiche volte ad appurare se siano state rispettate le norme in materia di sicurezza sul lavoro.
Cgil: "Basta con questi drammi, aumentare i controlli"
La Camera del lavoro si stringe attorno alla famiglia del 32enne di Oria. "Fermiamo questo stillicidio continuo, non si può morire di lavoro, occorre aumentare i controlli e rafforzare gli organi ispettivi". Così il segretario generale della Camera del lavoro di Brindisi Antonio Macchia commenta l'accaduto. "La situazione è intollerabile: la sicurezza sui luoghi di lavoro deve diventare reale, le leggi vanno applicate e i controlli devono essere effettuati. Occorre che gli organici degli organi ispettivi siano rafforzati, non possiamo più assistere a questo drammatico bollettino di guerra", conclude.
Fillea Cgil: "Per evitare tragedie, aumentare sicurezza e formazione"
Anche la Fillea Cgil interviene dopo la morte del 32enne di Oria, stringendosi attorno ai famigliari. Di seguito, il comunicato del sindacato: "Sono troppe purtroppo le cause che generano tali tragedie. Da tempo come organizzazione sindacale di settore cerchiamo attraverso il nostro sistema degli enti bilaterali di promuovere la formazione e la cultura della sicurezza sui cantieri edili, ma evidentemente non basta. Ci sono altre dinamiche che denunciamo da tempo come l'assenza di formazione, i ritmi estenuanti con cui si è spesso costretti a lavorare, quando i tempi di consegna dei lavori sono ristretti e gli operai devono 'correre' sui cantieri. Organizzazioni sbagliate di lavoro che oltre a generare stress agli operai e conseguente calo di concentrazione, perdono pezzi importanti come il rispetto delle norme di sicurezza che, per accelerare i tempi, vengono applicate in modo approssimativo".
Articolo aggiornato alle 12:00 del 16/03 (comunicato Fillea Cgil)