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Sabato, 20 Aprile 2024
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Medici non vaccinati, nel Brindisino in 30 rischiano la sospensione

Il presidente provinciale dell'ordine Arturo Oliva: "Decisione sofferta, specialmente adesso che abbiamo bisogno di personale, ma io sono per l'obbligo vaccinale. Intanto ne abbiamo sospesi 14"

BRINDISI - Medici "no vax": in 14 sono già stati sospesi dall'ordine provinciale. E lunedì si riunirà il consiglio: in 30 rischiano un analogo provvedimento. La situazione è critica, come fa rilevare il presidente Arturo Oliva. Nel Brindisino sono alti i numeri del personale medico che non è al passo con il ciclo vaccinale anti-Covid o che addirittura non ha ricevuto alcuna dose per scelta propria. In un momento in cui di personale se ne ha bisogno, leggasi: quarta ondata Covid. Per questo motivo Oliva parla di decisioni "prese con il cuore pesante" ma "io sono per l'obbligo vaccinale", chiosa.

Dal 31 dicembre le prerogative sugli accertamenti sono passati ai vari ordini provinciali. Questi ultimi stanno procedendo con i controlli del caso, verificando le posizioni di coloro che sono stati inseriti nella "black list" ministeriale, di chi non ha completato il ciclo vaccinale. Per Arturo Oliva questa è la "criticità maggiore al momento". L'ordine ha dato dei termini, fino a oggi (7 gennaio 2022), per chiarire la propria posizione. Si parla di 140 persone, numeri importanti, come detto. Nella lista ci sono però imprecisioni, per esempio non sono stati segnalati coloro che hanno avuto il Covid. Comunque, per le professioni sanitarie è prevista la dose "booster", dopo 150 prima e 120 giorni poi. Quando scattano i termini, un medico che non ha completato momentaneamente il ciclo vaccinale si ritrova nella "black list".

Le situazioni sono varie e sono state vagliate una per una. I motivi possono essere vari, ma tra i medici c'è anche chi non ritiene di sottoporsi al vaccino. Intanto, i professionisti sospesi dall'Asl fino al 31 dicembre si sono visti confermare il provvedimento dall'ordine in prosecuzione: sono in 13. Più un altro medico non sospeso dall'azienda sanitaria ma sospeso in questi giorni. Di recente sono arrivate nelle caselle email dei vari medici 109 diffide, via Pec. In molti hanno risposto.  Ma in trenta non hanno risposto o hanno dato risposte insufficienti. Lunedì 10 gennaio ci sarà un consiglio dell'ordine dei medici per ratificare le sospensioni. Dunque, oltre ai 14 già sospesi, altri 30 rischiano il provvedimento.

Il presidente dell'ordine dei medici Arturo Oliva è preoccupato per la situazione: "E' una decisione, ovviamente, che abbiamo preso con il cuore pesante. Di fronte a un quadro che sta divenendo drammatico, non sappiamo se saremo in grado di rispondere all'onda che si sta abbattendo sulle nostre strutture. Abbiamo attivato tutte le procedure che prevedevano ulteriori posti letto Covid. Mi spiace che ci siano dei colleghi che non so quanto resisteranno, vista la pressione. Dover sospendere dei medici ci duole adesso. Io, però, sono per la vaccinazione obbligatoria. Forse ci avrebbe consentito di affrontare il flusso in maniera diluita. Comunque non è accettabile che un medico non si vaccini per convinzione", conclude Oliva.

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