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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Furti nella scuola, nelle case e nei locali commerciali, cittadini consegnano fotogrammi: due arresti

Eseguita ordinanza a carico di due soggetti Fabio Nicolardi n 30 anni e Vincenzo Pagliara 32 anni, entrambi già noti anche per reati specifici

MESAGNE - Gli agenti del commissariato di Polizia di Mesagne, diretti dal vice questore Giuseppe Massaro, hanno messo fine a un vero e proprio incubo patito da cittadini e commercianti, vittime di furti anche ingenti. Nella mattinata di oggi, venerdì 10 giugno, hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal Gip presso il Tribunale di Brindisi su richiesta della Procura della Repubblica di Brindisi, a carico di due soggetti Fabio Nicolardi 30 anni e Vincenzo Pagliara 32 anni, entrambi già noti anche per reati specifici, perchè ritenuti presunti responsabili di numerosi reati di furto aggravato commessi a Mesagne.

In particolare, le indagini, avviate alla fine del mese di gennaio 2022 in seguito alla denuncia di due furti commessi ai danni di una scuola media, hanno consentito di identificare dapprima uno degli indagati, già noto agli uomini del commissariato perché ritenuto il presunto autore di un’altra lunga serie di furti commessi per la maggior parte nelle attività commerciali del centro storico della città di Mesagne. Il prosieguo delle attività investigative, con la direzione ed il coordinamento della Procura della Repubblica di Brindisi, ha poi consentito di individuare compiutamente gli odierni arrestati quali presunti responsabili di otto reati di furto.

I furti

Nella scuola media sono stati sottratti 25 computer portatili del valore di circa 9000 euro (destinati alle attività didattiche di diverse centinaia di studenti). Perpetrati furti anche ai danni di diverse attività commerciali e di private abitazioni, dove sono stati rubati diversi televisori, telefoni cellulari, computer portatili e consistenti somme di denaro. 

Le indagini

Nel corso degli accertamenti investigativi sono state acquisite e visionate le immagini di diverse decine di impianti di videosorveglianza di private abitazioni che hanno permesso, oltre alle risultanze di altre attività tecniche, di ricostruire i movimenti e gli spostamenti dei presunti autori dei reati durante i furti. 

La collaborazione dei cittadini

Fondamentale è stata la collaborazione di numerosi privati cittadini che, dopo essere venuti a conoscenza di furti commessi in attività commerciali nei pressi delle loro abitazioni o in strade limitrofe e delle indagini avviate dai poliziotti, si sono presentati spontaneamente presso gli uffici del commissariato per consegnare le immagini registrate dai propri sistemi di videosorveglianza e riportare quindi utili informazioni.

Il trentaduenne è stato trasferito presso la casa circondariale di Brindisi, mentre il trentenne è stato condotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari, entrambi in attesa di essere sottoposti prossimamente all’interrogatorio di garanzia da parte del competente Gip.

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