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Ambulanza vandalizzata: il piccolo Mario dona i suoi risparmi per ripararla

Con le monetine del suo salvadanaio, un bambino di 9 annni contribuirà a ripristinare il vetro di un mezzo di soccorso rotto dagli incivili

ORIA – Con le monetine del suo salvadanaio, contribuirà alla riparazione del danno fatto da incivili senza cervello. Il piccolo Mario Di Mottola, bambino di 9 anni residente a Oria, ha una grande passione per i modellini dei mezzi di soccorso della Playmobile. Non poteva restare impassibile, dunque, di fronte all’atto di vandalismo che si è consumato la notte di mercoledì (18 agosto) nella città federiciana, dove un’ambulanza di proprietà della locale associazione di Protezione civile è diventata oggetto di un assurdo tiro al bersaglio. Una pietra, in particolare, ha rotto un vetro laterale, causando un danno da 700 euro: una somma di tutto rispetto per un’associazione di volontariato.

Gli oritani hanno appreso del danneggiamento grazie anche a un post pubblicato nella giornata di ieri sul gruppo Facebook “Il mio Paesello Oria”, amministrato da Renato Spina, che con l’avallo dell’associazione "Volontari Protezione Civile" ha aperto una raccolta fondi da destinare alla riparazione del mezzo. Fra i tanti cittadini, uno dei primi a rispondere all’appello social è stato proprio il piccolo Mario. Lo stesso Renato Spina, in un post pubblicato stamattina sul gruppo, ha raccontato della telefonata intercorsa con il bambino, che gli ha parlato dell'offerta raccolta per sistemare il vetro. 

Danneggiamento ambulanza Oria-2

Poco dopo Mario, accompagnato dallo zio, ha incontrato Spina in un’area di servizio. “Ecco quello che ho raccolto - gli dice il bambino - per aiutarvi a sistemare l'ambulanza”.” Non vi dico la somma – afferma Spina -  ma vi posso dire che oltre alla banconota mi ha riempito la mano di monete”. Lo zio assicura che il nipote ha fatto tutto da solo. Una persona presente all’incontro si è letteralmente commossa. Dopo aver consegnato una ricevuta al bambino e avergli chiesto se potesse ringraziarlo pubblicamente, Spina ha ottenuto dai genitori l’autorizzazione a divulgare il nome del figlio.

Il padre, Giuseppe, spiega che “parte della somma che ha raccolto Mario consiste in risparmi presi da un suo piccolo salvadanaio, in cui ci mette monete che ‘ruba’ a me e a mia moglie”. Con le somme racimolate, il bambino, di tanto in tanto, acquista dei pezzi della collezione di soccorritori della Playmobil, di cui ha ambulanze, camion dei vigili del fuoco e mezzi delle forze dell'ordine. 

“Altro genere di giocattoli  - prosegue Giuseppe - non gli interessano minimamente”. Fin dall’età di un anno, del resto, il piccolo Mario ha una “passione sfrenata” per questo tipo di giocattoli, con ogni probabilità ereditata dallo stesso padre, che negli anni ’90, insieme ad altri amici, ha fatto parte dell’associazione di volontari “Ser”. “Quando l'altro ieri  ha visto la foto dell'ambulanza danneggiata – racconta ancora il padre - ci è rimasto malissimo.  Poi, dopo aver letto il post, da solo è andato a prendersi il suo salvadanaio e pian piano ha tirato fuori tutti i risparmi che c'erano”. Così, grazie anche al preziosissimo contributo di Mario, un’ondata di solidarietà cancellerà il deprecabile atto.  

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