Professore brindisino scrive a Macron. E il presidente francese risponde
Mimmo Tardio gli ha inviato il libro "Je suis Charlie - Douce France", scritto nel 2015 dopo l'attentato alla sede di Charlie Hebdo
BRINDISI - Il professore Mimmo Tardio ha preso la busta, ha letto chi è il mittente e ha sgranato gli occhi. Non capita tutti i giorni di ricevere una lettera dal presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron. Quest'ultimo ha ringraziato il brindisino - d'adozione, è nato in quel di Francavilla Fontana ma dal 1981 vive nel capoluogo adriatico - 70enne, che si era premurato di spedirgli un libro, "Je suis Charlie - Douce France". Emozionato e orgoglioso, il professore Tardio ha spiegato a BrindisiReport come è nata questa corrispondenza. E ha premesso il suo auspicio: che i cugini - italiani e francesi - continuino ad abbracciarsi.
Charlie Hebdo sotto attacco
Sette gennaio 2015, un commando di terroristi islamici irrompe nella sede del giornale satirico Charlie Hebdo. Vengono uccise dodici persone e altre quattro rimangono ferite. La notizia è sconvolgente. E sconvolto rimane il professor Tardio. Ma un uomo di cultura non si fa vincere dallo sconforto, si attiva. Spiega Tardio: "Nel gennaio del 2015 proposi all'Unesco di Brindisi, del quale ero e sono consigliere ed attualmente responsabile per la Cultura, di realizzare un evento che ricordasse il tragico attentato da parte di terroristi islamici".
Il professore e il teatro
Quell'anno Tardio è tra i docenti presso la Fabbrica di stelle di Jenny Ribezzo, in un corso per futuri attori e insegna anche il monologo narrativo. Prosegue Tardio: "Decisi di adattare un monologo che stavo scrivendo, Douce France, legandolo anche al ricordo della tragedia del giornale francese e così nel titolo misi 'Je suis Charlie', che fu lo slogan che nel mondo libero si adottò per richiamare quelle morti e poi 'Douce France', che è l'appellativo riconoscente che in Italia e nel mondo da tempo si dà a tutto quello che la Francia ci dona da secoli: l'Illuminismo, il Naturalismo, il Simbolismo, Charles Baudelaire, Marcel Proust e tanti altri in letteratura; l'impressionismo, Renoir, Cézanne e altri in pittura, la nascita del cinema dei Lumière e tanto altro ancora. Tra cui le canzoni francesi".
Il monologo
Tutti gli ingredienti citati confluiscono, in forma di ringraziamento per la cultura francese, in questo monologo, letto da Tardio, col ricordo dei vignettisti uccisi. Il tutto viene impastato in un lungo racconto autobiografico, legato ad un ramo "leggendario", sempre per Tardio, della sua famiglia, emigrata da Francavilla Fontana ai primi del Novecento, tra Marsiglia ed Aix-En-Provence, in Francia, per l'appunto. "A un mese esatto, con la bella complicità di Jenny Ribezzo e degli allievi del corso, che lessero brani letterari, portai in scena il monologo, grazie all'Unesco e per la stampa di Canopo, nell'ex Convento di Santa Chiara di Brindisi", conclude il professore Tardio.
I cadeaux e la risposta di Macron
Nel 2015 inviò la copia del libro relativo al monologo all'ambasciata francese in Italia. Il cadeau viene apprezzato. Nel frattempo i rapporti diplomatici tra Italia e Francia sono altalenanti. "Ma ultimamente ho notato che i rapporti stanno ritornando a essere più saldi - chiosa il professore Tardio - Per questo motivo mi passa un'idea per la mente: perché non inviare il mio libro anche al presidente della Repubblica francese? E così, l'ho fatto". E anche Macron ha apprezzato, come testimonia la risposta pubblicata sopra. "Lei ha avuto la gentilezza di inviarmi una copia della sua opera. Il suo invio è stato molto gradito e ci tengo a ringraziarla fortemente".