rotate-mobile
settimana

Ok ministero a deposito Gnl, Rossi: "Inaccettabile, ricorreremo al Tar"

Il sindaco di Brindisi contrario nel metodo e nel merito al via libero al progetto Edison nel sito di Costa Morena Est: "Con un colpo di spugna superati i pareri negativi del Comune, della Provincia e del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici"

BRINDISI - “Non accettabile nel metodo e nel merito”. Così il sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi, si esprime rispetto all’autorizzazione al deposito costiero di gas Gnl in località Costa Morena Est, arrivata nella giornata odierna (venerdì 11 febbraio) dal ministero della Transizione energetica, preannunciando ricorso al Tar contro tale provvedimento. Il primo cittadino ribadisce dunque la sua contrarietà all’ubicazione del progetto Edison in quell’area del porto di Brindisi. 

“Con un colpo di spugna vengono superati (sostanzialmente cassati) – afferma Rossi in una nota stampa - i pareri negativi del Comune, espresso attraverso la delibera di giunta comunale, della Provincia mediante decreto del presidente e del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Un metodo che mortifica la volontà degli enti locali e il parere del Csllpp e che impone ai nostri territori la localizzazione dell’impianto da parte del governo. Lo stesso governo che si è ben guardato dall’inserire nel Just Transition Fund le esigenze della città di Brindisi coinvolta nei processi di decarbonizzazione, negando le risorse economiche per affrontare, anche sul versante occupazionale e sociale, questo delicato tema. E invece ancora una volta alla nostra città viene imposta una logica nazionale senza l’ascolto della volontà del territorio”.

Rossi contesta la decisione del ministero anche “nel merito poiché questo impianto, come abbiamo più volte detto, pregiudica la funzionalità del porto e ne preclude lo sviluppo di attività fondamentali, come il traffico merci, in favore di un impianto dalle scarse ricadute occupazionali: non più di 30 addetti a regime. Ben altre proposte sono giunte per il nostro territorio, connesse agli impianti eolici off shore, legate alla produzione di energie rinnovabili e che, quindi, hanno ricadute sul processo di transizione energetica, oltre che occupazionali potendo prevedere circa 1500 addetti, in particolare nel settore metalmeccanico in forte sofferenza”.

“Il nostro territorio – prosegue il sindaco - deve potersi autodeterminare scegliendo sulla base delle ricadute e degli interessi riconosciuti dallo stesso territorio e non in funzione di quelli nazionali che molto spesso hanno mortificato la città ed hanno scarso impatto economico ed occupazionale.  Per questo preannunciamo che ricorreremo in tutte le sedi giudiziarie competenti, a partire dal Tar, per opporci a questa autorizzazione. Ho anche avuto un colloquio con il governatore Michele Emiliano che condivide le nostre ragioni, ci affiancherà nel ricorso contro l’autorizzazione e negherà l’intesa Stato-Regione così come già avvenuto a Manfredonia, in connessione con le volontà del territorio”. “Il segnale è che nessuno può decidere delle sorti del territorio soprattutto con logiche vecchie e metodi che da 60 anni puntualmente si ripetono”, conclude Rossi.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ok ministero a deposito Gnl, Rossi: "Inaccettabile, ricorreremo al Tar"

BrindisiReport è in caricamento