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L'antica via Appia patrimonio dell'Unesco: ufficiale la candidatura, provincia di Brindisi protagonista

Si è svolta stamattina (10 gennaio), a Roma, presso le Terme di Diocleziano, la cerimonia di sottoscrizione del protocollo di intesa fra il ministero e gli enti locali coinvolti nel progetto "Regina Viarum". Il tracciato si snoda per circa 900 chilometri, da Roma a Brindisi

E’ stato sottoscritto stamattina (martedì 10 gennaio), a Roma, il protocollo di intesa per la candidatura della “Via Appia, regina viarum” a patrimonio dell’Unesco. La cerimonia si è svolta presso le Terme di Diocleziano ed è stata presieduta dal sottosegretario Gianmarco Mazzi, al quale il ministro ha conferito la delega al coordinamento delle attività e delle iniziative relative all’attuazione delle Convenzioni Unesco di competizioni del Ministero. Presenti all’evento anche i rappresentanti dei Comuni della provincia di Brindisi che rientrano nello storico tracciato, da Roma a Brindisi. Il progetto, promosso dal ministero della Cultura attraverso gli uffici centrali e periferici, coinvolge 4 Regioni (Lazio, Campania, Basilicata e Puglia), 12 tra Province e Città metropolitane, 73 Comuni, 15 Parchi, la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra e 25 università italiane e straniere.

Per sostenere la candidatura dell’Appia il ministero della Cultura sta investendo nel restauro e nella valorizzazione di evidenze archeologiche e architettoniche situate lungo il percorso, con l’obiettivo di coniugare le ragioni della conservazione e valorizzazione di questo importante patrimonio con lo sviluppo sostenibile dei territori coinvolti, per rafforzare l’offerta culturale, fondamentale per la crescita sociale ed economica soprattutto delle aree interne. Dopo la valutazione del Consiglio direttivo della Commissione Nazionale Italiana Unesco, il dossier scientifico, accompagnato dal Piano di gestione del sito candidato, sarà inviato a Parigi.

Francesco Zaccaria, sindaco di Fasano

«La Via Appia è già di fatto patrimonio dell’umanità – dice il sindaco di Fasano, Francesco Zaccaria – e l’iscrizione nella lista del World Heritage rappresenterebbe la giusta formalizzazione e valorizzazione di una delle tracce di storia più importanti insieme al parco archeologico di Egnazia, del nostro territorio. Diventare sito Unesco accrescerebbe ancora di più l’attrattività di una porzione di Puglia che è già tra le più visitate al mondo e che attira i viaggiatori di tutto il mondo per bellezza paesaggistica, monumentale e valore storico».

Il deputato Mauro D’Attis rimarca come si tratti di “un passo importante per Brindisi e per tutta la Puglia, fortemente sostenuto già durante la scorsa legislatura”. “Novecento chilometri di tracciato da Roma a Brindisi – prosegue il parlamentare - un itinerario di straordinario pregio storico, culturale, paesaggistico ed archeologico. L’antico asse viario comprende patrimoni incommensurabili che a pieno titolo possono ambire all’iscrizione nella lista Unesco”. “Se condotta con successo – afferma ancora D’Attis - si tratta di un’iniziativa in grado di esercitare un fortissimo appeal turistico, impreziosendo il bagaglio culturale di tutto il Paese ed innanzando l’immagine di Brindisi e della Puglia a livello mondiale. Credo moltissimo in questo percorso, fin dall’inizio, e tutta la nostra comunità deve tifare affinché si possa giungere al prestigiosissimo traguardo”.

Il sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi, firma il protocollo

Anche il sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi, ha partecipato alla sottoscrizione. Dichiara il primo cittadino: “La candidatura promossa e guidata dal ministero della Cultura è per la nostra Brindisi un grande riconoscimento per la sua storia millenaria. Qui terminavano la via Appia e la Appia Traiana, nello splendido porto, il più importante dell'epoca. Brindisi quindi città terminale della regina delle vie, porta d’Oriente, crocevia di culture e popoli. Una storia di cui essere orgogliosi e allo stesso tempo consapevoli della responsabilità di custodire e valorizzare. La candidatura al patrimonio Unesco, che ci auguriamo abbia successo, è una grande occasione di sviluppo turistico, di quel turismo buono e di qualità, incentrato su cultura, patrimonio artistico e paesaggio, tradizioni, enogastronomia. Oggi è una giornata storica che dà forma ad un obiettivo perseguito dall’inizio del nostro mandato con contributi importanti come i progetti di ricerca e cooperazione Appia 2030 e Appia Project. Un desiderio del territorio che arriva da molto lontano, un dibattito che ha sempre animato l’ambiente storico-culturale della nostra città e della provincia, e ora è finalmente realtà. Viva la Via Appia! Viva Brindisi!”.

Articolo aggiornato alle 15:30 (dichiarazioni di Riccardo Rossi)

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