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Traffico di droga, furti, ricettazione, riciclaggio ed estorsioni: 29 arresti

Contestualmente è stato eseguito un decreto di sequestro preventivo di un’impresa specializzata nella rottamazione e radiazione di veicoli e nel soccorso stradale, avente sede in Brindisi

BRINDISI - Associazione per delinquere dedita al traffico di sostanze stupefacenti nonché finalizzata a commettere furti di autovetture, ricettazione, riciclaggio ed estorsioni, oltre che per reati in materia di armi e droga. Sono questi i reati contestati a 29 soggetti (19 portati in carcere e 10 ai domiciliari), di cui 21 liberi, 3 già detenuti in carcere, 5 già ristretti agli arresti domiciliari, che all'alba di oggi, mercoledì 26 maggio, sono stati raggiunti da un’ordinanza di misura cautelare personale emessa dal Gip presso il Tribunale di Brindisi su richiesta della locale Procura della Repubblica, ed eseguita dai carabinieri tra Brindisi, Bari, Trani, Taranto, Lodi e Cesena, nell'ambito dell'operazione Grid. I militari nella fase esecutiva sono stati supportati dai colleghi dei comandi provinciali di Brindisi, Bari, Forlì-Cesena, Lodi e Taranto, dello Squadrone Carabinieri Eliportato “Cacciatori di Puglia”, del 6° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Bari e del Nucleo Cinofili di Modugno (Ba). Sono 150 gli uomini messi in campo per l'esecuzione delle ordinanze. Contestualmente è stato eseguito un decreto di sequestro preventivo di un’impresa specializzata nella rottamazione e radiazione di veicoli e nel soccorso stradale, avente sede in Brindisi.

Le immagini dell'operazione

Contestualmente è stata data esecuzione a un decreto di sequestro preventivo della ditta Recuperi Sud Srl., impresa specializzata nella rottamazione e radiazione di veicoli e nel soccorso stradale, avente sede in Brindisi

I nomi degli arrestati

Di seguito, le persone arrestate, in carcere: Marco Sirena (di Brindisi, 31 anni); Davide Pepe (di Brindisi, 32 anni); Marco Ostuni (di Brindisi, 30 anni); Angelo Sinisi (di Brindisi, 34 anni); Antonio Borromeo (di Brindisi, 28 anni); Antonella Di Lauro (di Brindisi, 53 anni); Giovanni Cannone (di Brindisi, 47 anni); Francesco Raia (di Brindisi, 39 anni); Francesco Stelluccio (di Brindisi, 41 anni); Emilio Moretti (di Bari, 33 anni); Aldo Caputi (nato a Torre Santa Susanna, residente a Oria, 62 anni); Gianluca Colucci (di Brindisi, 45 anni); Antonio Rillo (di Brindisi, 29 anni); Paolo Rillo (di Brindisi, 30 anni); Vainer Pinto (di Brindisi, 46 anni); Alessandro Carrisi (di Brindisi, 47 anni); Cosimo Carrisi (di Brindisi, 44 anni); Massimiliano Cavalera (di Brindisi, 40 anni); Alessandro Stabile (di Brindisi, 52 anni). Ai domiciliari: Maria Chiara Borromeo (di Brindisi, 25 anni); Marika Di Lena (di Brindisi, 30 anni); Claudio Chiricò (di Brindisi, 32 anni); Vincenzo Curto (nato a Triggiano, residente a Brindisi, 44 anni); Andrea Quarta (di San Pietro Vernotico, 49 anni); Vincenzo Corsano (di Brindisi, 50 anni); Andrea Stabile (di Brindisi, 31 anni); Alessandro Coppola (di Brindisi, 28 anni); Riccardo Chiarello (di Brindisi, 44 anni); Salvatore Manca (di Brindisi, 38 anni). 

L'indagine

L’indagine (convenzionalmente denominata Grid per la fitta rete di intrecci dei soggetti coinvolti nelle attività illecite in vari settori criminali), con la direzione e coordinamento del dottor Luca Miceli (Sostituto procuratore presso la Procura della Repubblica di Brindisi), è stata condotta dai carabinieri del Nor (diretto dal capitano Marco Colì) – Sezione operativa della compagnia di Brindisi, diretta dal maggiore Stefano Giovino, da dicembre 2019 a luglio 2020, anche con l’ausilio di attività tecniche. E' scaturita dall’arresto in flagranza di reato, il 25 settembre 2019, di un 51enne di Brindisi, trovato in possesso di sei grammi di cocaina. Dalle indagini emerse che il fornitore della cocaina era un soggetto dedito al furto di auto.

L’attività investigativa ha consentito nel tempo di delineare l’operatività di un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti, ricettazione e riciclaggio di autoveicoli, che venivano smontati al fine di reimmetterne le parti sul mercato nero dei pezzi di ricambio, oppure per assemblare autoveicoli “puliti” o ancora che venivano restituiti ai legittimi proprietari, previo pagamento di una somma di denaro (estorsione nota come cavallo di ritorno). Le auto subito dopo il furto venivano lasciate per strada 48 ore, il tempo necessario di eventuali ritrovamenti con i Gps, dopodichè se nessuno si presentava venivano rimosse e smontate.  

I ruoli

Antonio Borromeo e Angelo Sinisi, detenuti, avevano il ruolo di organizzatori ed erano ai vertici del sodalizio: impartivano i loro ordini dalle case circondariali dove erano e sono ristretti (uno a Trani e l'altro a Taranto), comunicando attraverso telefoni cellulari con i loro familiari e venendo da questi informati sull’andamento delle attività illecite. Comunicavano via telefono con la madre Antonella Di Lauro o con le mogli/compagne. Oppure con Marco Sirena e Marco Ostuni, "dai quali venivano informati sull'andamento degli affari illeciti dei cui profitti ricevevano una parte, con compiti di decisione, pianificazione e di individuazione delle azioni da compiere e degli obiettivi da conseguire". Si legge nell'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip Tea Verderosa.

Marco Sirena è considerato capo organizzatore alle dirette dipendenze di Borromeo e Sinisi, "coordinava le azioni delittuose degli altri sodali sul territorio organizzando i furti degli autoveicoli, il loro occultamento e riciclaggio e la loro destinazione finale, occupandosi della detenzione delle armi del sodalizio e del procacciamento e smercio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina ed eroina destinandone in parte i proventi al mantenimento dei capi detenuti e delle loro famiglie, nonchè all'ausilio economico ai sodali in difficoltà". Anche Davide Pepe è considerato alle dirette dipendenze di Borromeo e Sinisi, anche lui coordinava le azioni delittuose degli altri sodali. Marco Ostuni, anche lui alle dirette dipendenze dei due capi del sodalizio, si occupava direttamente del furto delle auto, e forniva un costante contributo per la vita dell'associazione mettendosi a compleda disposizione degli interessi del sodalizio. 

Giovanni Cannone, socio e titolare della'autodemolizioni "Sud Recuperi", e i dipendenti Vincenzo Curto (detto Maurizio) e G. P. "fornivano appoggio logistico provvedendo all'interno dei locali della citata autodemolizione all'occultamento e allo smontaggio delle autovetture oggetto di furto, e più im generale,  fornivano un costante contributo per la vita dell'associazione mettendosi a compleda disposizione degli interessi del sodalizio". 

L'attività investigativa ha permesso anche di appurare l’esistenza di collegamenti con contesti malavitosi baresi e leccesi, per l’approvvigionamento di cocaina destinata allo spaccio sulla piazza brindisina; evidenziare un’attività di spaccio di eroina approvvigionata ad Oria; ricostruire ventidue episodi di furto di autovetture, tra consumati e tentati, avvenuti in provincia di Brindisi e di Lecce, nonché recuperare tre veicoli rubati. 

E' stato, inoltre, individuato un capannone ubicato nella zona industriale di Brindisi, preso in affitto e utilizzato dal gruppo delinquenziale come luogo per l’occultamento e lo stoccaggio delle parti di auto smontate oggetto di furto. 

Gli arresti durante l'attività investigativa

Durante le indagini sono state arrestate, in flagranza, due persone residenti a Cesena e sequestrati 150 grammi circa di cocaina e 6800 euro in contanti (era il 24 gennaio 2020). Arrestati anche due soggetti ritenuti ai vertici del sodalizio, evasi dalla Casa Circondariale di Foggia il 9 marzo 2020. Arrestato un 55enne di Brindisi, con il contestuale sequestro di 20 grammi di cocaina e della somma di 520 euro (Cellino San Marco il 22 aprile 2020). Arrestato in esecuzione di una ordinanza cautelare, un 30enne di Brindisi per il furto di un’auto (Brindisi il 27 aprile 2020). 

Arresto in flagranza un 41enne di Brindisi, per detenzione di un fucile da guerra del tipo Kalashnikov, nonché di 75 cartucce da guerra, 56 cartucce di vario calibro e di un giubbetto antiproiettile con il logo di un Istituto di Vigilanza (Brindisi il 28 aprile 2020). Arrestato in flagranza un 51enne di Lizzanello con contestuale sequestro di 265 grammi di eroina (Brindisi il 5 maggio 2020).  Arrestato in flagranza  un 61enne di Oria e contestuale sequestro di 200 grammi di eroina, di 12 grammi di cocaina e della somma di 1210 euro (Brindisi il 15 luglio 2020). 

I sequestri 

Recuperate circa 500 parti meccaniche e di carrozzeria complete; un drone del valore di 1.500 euro utilizzato per recapitare all’interno del carcere di Brindisi due microtelefoni, un mini-smartphone e 17 grammi circa di marijuana (fatti accertati il 29 marzo 2020, per i quali ha proceduto la Polizia Penitenziaria di Brindisi). Sequestrati complessivamente 466 grammi di eroina e 182 grammi di cocaina. Accertata movimentazione di ulteriori 1.870 grammi di cocaina in 14 cessioni. 

Articolo aggiornato alle 13.20 (i nomi degli arrestati)

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