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Giovedì, 28 Marzo 2024
settimana San Vito dei Normanni

Misterioso omicidio di un ingegnere in una abitazione di campagna

La vittima, il 70enne Domenico Palmisano di San Vito dei Normanni, presentava profonde ferite da coltello al torace. Viveva da solo da molti anni

SAN VITO DEI NORMANNI – Un ingegnere di San Vito dei Normanni, Domenico Palmisano, è stato trovato privo di vita nella sua abitazione di campagna, con ferite di arma da taglio al torace. La scoperta è stata fatta nella serata di ieri, quando una squadra di vigili del fuoco del comando provinciale di Brindisi e una pattuglia dei carabinieri del Norm della compagnia di San Vito sono riusciti a fare ingresso nella casa di campagna.

Le indagini: forse ucciso da un conoscente

Si pensava inizialmente di trovarsi di fronte ad un caso di malore fatale. L’intervento era stato richiesto da alcuni conoscenti dell’ingegnere, che erano preoccuparti per la sua prolungata assenza. Domenico Palmisano aveva 70 anni, e da decenni aveva scelto di vivere in campagna, da solo, in contrada Varvolla sulla provinciale per Mesagne. Non era sposato. La tragica scoperta è stata fatta attorno alle 21.

villetta palmisano san vito-2

Gli accertamenti medico legali effettuati sul cadavere dopo l’accesso all’abitazione (il corpo era in posizione supina sul pavimento) hanno Domenico Palmisano-2permesso di individuare la presenza di fendenti da coltello sul torace della vittima. Sul posto è recata il pm di turno alla procura di Brindisi,  Paola Palumbo, che coordina lei indagini in corso da parte della compagnia carabinieri di San Vito dei Normanni e del Reparto Operativo di Brindisi. 

Il mistero che aleggia sul caso, in queste prime ore, è il fatto che l'accesso all'abitazione era chiuso dall'esterno. Quindi, se si tratta di omicidio, l'autore aveva a disposizione le chiavi della casa dell'ingegnere. La morte è stata constatata nell'immediatezza dell'ingresso nell'abitazione da parte dei vigili del fuoco e dei carabinieri, da una equipe del locale servizio del 118.

Domenico Palmisano era una persone schiva e mite. Era stato un ambientalista ante litteram, scegliendo vari decenni addietro di andare a vivere in campagna da solo, occupandosi del suo podere e dei suoi animali da cortile. La fisionomia caratterizzata da una folta capigliatura riccia, circolava in bici o a bordo di una vecchia auto. Sul giallo di contrada Varvolla stanno lavorando gli investigatori dell'Arma, con il capitano Diego Ruocco e il tenente Alberto Bruno della compagnia di San Vito dei Normanni, e gli uomini del Nucleo investigativo provinciale con il tenente colonnello Cristiano Tomassini, comandante del Reparto operativo, e il maggiore Pasquale Ferrari.

villetta san vito palmisano-2

Per accedere all'interno della casa dell'ingegnere Palmisano i vigili del fuoco sono stati costretti a forzare una finestra. L'ingresso era infatti chiuso con varie mandate, ma non c'era traccia della chiave. Quindi i pompieri hanno aperto dall'interno una porta secondaria per fare entrare la squadra del 118 e i carabinieri. Il corpo della vittima era in cucina, dove è stato esaminato dal medico legale. In cucina si trovava anche uno dei cani accuduti dal professionista. Il dettaglio che fa sospettare che si trattasse dello scenario di un omicidio è l'assenza dell'arma con cui sono stati inferti i colpi e della chiave.

Gli amici della vittima non vedevano Palmisano da un giorno, e si erano preoccupati perchè l'uomo viveva da solo, e non rispondeva alle chiamate. Bloccati da quella porta chiusa, i conoscenti dell'ingegnere hanno dato l'allarme, ed è stato richiesto l'intervento dei vigili del fuoco del comando provinciale di Brindisi. I carabinieri ora stanno cercando di ricostruire la rete di relazioni e le attività recenti di Domenico Palmisano, con l'aiuto di chi lo conosceva.

Importante, per le indagini, lo svolgimento delle indagini di polizia scientifica nell'abitazione, alla ricerca di tracce della presenza di un'altra o più persone (non è escluso che la vittima abbia aperto la posta all'assassino, volontariamente o sotto minaccia). L'ipotesi di una rapina finita in tragedia convince poco gli investigatori. Ma le circostanze in cui è maturato il delitto sono ancora avvolte nell'ombra. La morte dovrebbe risalire ad almeno 24 ore prima della scoperta. Lo stabilirà l'esame autoptico, previsto per i primi giorni della prossima settimana. 

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