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Il Festival di Venezia celebra Valentina Pedicini: una sala in sua memoria

Intitolata alla regista brindisina, morta a 42 anni, la "Sala Laguna". Cinecittà le dedica un libro con foto e ricordi di registi e attori

VENEZIA – Il nome di Valentina Pedicini resterà indelebilmente legato al Festival del Cinema di Venezia. La sala di proiezione già nota come "Sala laguna" è stata dedicata alla memoria della regista brindisina, morta nel novembre 2020 all’età di 42 anni. La cerimonia di inaugurazione si è svolta lo scorso 31 agosto, alla vigilia dell’apertura della 78edizione della Mostra internazionale. Proprio a Venezia, nel 2017, la Pedicini si impose all’attenzione della critica con “Dove Cadono le ombre”, il suo primo lungometraggio, premiato con il “Nuovo Imaie Talent Award”, riconoscimento conseguito dall’attrice protagonista, Federica Rosellini. Nel 2016 un cortometraggio della regista brindisina, “Era Ieri”, venne presentato in occasione della Settimana internazionale della critica, sezione indipendente della Mostra internazionale d’arte cinematografica.

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La proiezione di “Era ieri” è stata riproposta anche quest’anno, in apertura della kermesse. Il produttore Alfredo Covelli ha partecipato all’evento, ricordando che cinque anni fa Valentina dedicò la sua opera a Brindisi. Sul palco, in memoria e rappresentanza della regista, anche i suoi storici amici e collaboratori brindisini, Luca Cucci e Salvatore Barbarossa (nella foto in basso, insieme ad Alfredo Covelli). Quel film, girato a Torre San Gennaro, marina di Torchiarolo, “nasce da una memoria di infanzia della regista – spiega Covelli – una bambina sulla spiaggia pugliese che fa parte di una gang di bambini, tutti maschi. Quando la bambina si innamora di un’altra bambina, l’ordine delle cose cambia e nulla sarà più lo stesso”.

Luca Cucci_Alfredo Covelli_Salvatore_Barbarossa_DSC0080-2

In laguna, fra l’altro, maturò l’amicizia fra la Pedicini e Silvia Jop, direttrice artistica di “Isole Edipo”, uno dei due partner che ha dato vita a questo nuovo spazio di proiezione, insieme a “Le giornate degli autori”. “Isole Edipo – spiega Silvia Jop a BrindisiReport – è un’esperienza che nasce per creare dei ponti fra le arti durante il festival del cinema di Venezia. Valentina è stata per noi un’amica importantissima sia dal punto di vista affettivo che dal punto di vista artistico. E’ stata tra i primi a cui è stato conferito il premio per l’inclusione Edipo Re, che noi promuoviamo ogni anno. Nostra ospite quattro anni fa, Valentina era uno dei punti fondanti e fondativi fra noi e Le giornate degli autori. Quest’anno, nel dare vita a questa nuova sala di proiezione, Sala Laguna, abbiamo deciso che doveva essere dedicata all’amica che condividevamo e alla regista che stimavamo insieme”.

Settembre 2017: Valentina Pedicini presenta "Dove cadono le ombre" nel multisala Andromeda

Sala Laguna, Valentina Pedicini-2

Durante la cerimonia di inaugurazione è stato presentato il film "Il mondo a scatti", di Cecilia Mangini, fotografa e prima documentarista italiana morta lo scorso gennaio all’età di 93 anni, e Paolo Pisanelli, come evento di pre-apertura di Notti Veneziane realizzato da Giornate degli Autori. “Abbiamo il cuore – dichiara ancora Silvia Jop - tempestato di nostalgie, nel fondare un nuovo luogo nel cuore del Festival, che che diventa un punto di incontro”. Alla cerimonia hanno partecipato anche la parrocchia Sant’Antonio e il noto critico cinematografico Alberto Barbera, direttore della Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. Fortissima l’emozione che ha pervaso la sala Laguna, quando è stata scoperta la targa su cui per sempre sarà impresso il nome di “Valentina Zucco (soprannome della regista, ndr) Pedicini”.

Libro Valentina Pedicini 2-2

L’artista è stata ricordata anche da Cinecittà, con la pubblicazione di un libro che contiene delle foto e dei pensieri di professionisti del cinema, in memoria di Valentina. Diplomatasi in regia alla Zelig International school of documentary, la Pedicini ha partecipato a numerosi festival con i film “Dal Profondo” (vincitore del Premio Solinas, entrato nella cinquina dei Nastri d’argento dei David di Donatello), Faith, (miglior film documentario al Docs Barcelona 2019), Pater Noster”, “Mio sovversivo amore” e “My Marlborocity”, documentario sul contrabbando di sigarette, girato a Brindisi. La speranza, adesso, è che anche Brindisi sia in grado di celebrare degnamente la talentuosa regista. 

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