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“Cerco banconiste per il mio bar, ma non ragazze grasse”

L’annuncio di un pasticciere di Brindisi scatena la rabbia sul social network: “Inaccettabile”

BRINDISI – Cerca banconiste con esperienza, perché punta alla professionalità, ma “non” cerca “ragazze grasse” dato che la “bella presenza è richiesta”, ma non del tutto importante. Sì, ha scritto proprio così nell’annuncio di ricerca del personale affidato ai siti on line, un pasticciere, uno fra più noti di Brindisi, dopo aver partecipato a competizioni nazionali.

Il caso

E' uno scherzo? Sembra proprio di no. Grasse no. Non le vuole. Nossignore. Non sono gradite, stando al testo dell’annuncio pubblicato da qualche giorno on line e da ieri postato su Facebook. Con annesse polemiche, da entrambi i sessi. Perché quella precisione proprio non è piaciuta. C’è chi l’ha considerata offensiva, chi sessista. Sicuramente irrispettosa di chi cerca lavoro e ha da offrire competenza e professionalità. Che importanza ha l’aspetto fisico?

Lo strafalcione grammaticale

Questo pasticciere è di tutt’altro avviso. E ha scritto esattamente questo, scivolando per di più in un errore (meglio, orrore) grammaticale: “Cerco un’aiuto pasticciere”, si legge nell’intestazione. L’apostrofo in questo caso è una condanna a morte per la lingua italiana. Strafalcione. Ci si augura sia stata una svista, anche se non potrebbe comunque valere come esimente. Cerca anche “due banconiste” il titolare della società in accomandita semplice, forma giuridica scelta per la gestione della pasticceria.

Le ragazze non grasse

Il testo prosegue: “Cerco personale con reale voglia di fa parte di un progetto lavorativo che ci porti a essere numeri uno, cerco esperienza ma soprattutto professionalità”. Quest’ultimo termine è stato scritto in maiuscolo, a voler rimarcare il concetto. Così come in maiuscola ha scritto quelle due parole successive diventate una bomba sui social: “Non cerco ragazze grasse, la bella presenza è richiesta ma non del tutto importante”.

Domanda: da quando l’aspetto fisico, il non essere grassi, è garanzia di professionalità? “Inaccettabile”, sbottano gli utenti Facebook. E quel post rimbalza tra lo sconcerto generale.

Le scuse del pasticciere

Lui, il pasticciere, dopo essere stato bersagliato da telefonate e soprattutto post, si è scusato. Ha ammesso l'errore e ha chiesto di essere perdonato, ricorrendo a un messaggio pubblicato sul suo profilo Facebook, nel quale ha anche spiegato in contesto in cui ha scritto quelle righe: "Lungi da me voler offendere le ragazze grasse", si legge nel post. "Me ne avete dette di tutti i colori. Anche a mia moglie, che in questa storia non c'entra niente", ha scritto il brindisino. "Sappiate accettare le scuse sincere di una persona e finirla con lo show che si è creato". E ancora: "E' facile parlare, senza sapere quali sono le motivazioni di un gesto che compie una persona quando è arrabbiata". 

Il pasticciere, in altri termini, avrebbe avuto cinque minuti di rabbia al momento della pubblicazione dello stesso annuncio perché pare ci sia stato un diverbio, nel quale qualcuno lo avrebbe offeso, coinvolgendo anche la sua famiglia. Mea culpa, alla fine del tam tam social.

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