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Classifica "città pizza lover", un Comune del Brindisino nella top 3

Francavilla Fontana segue Manfredonia (Fg) e Fucecchio (Fi). I dati sono forniti da Deliveroo, in base alle ordinazioni di pizza a domicilio effettuate sull'apposita app

FRANCAVILLA FONTANA - La pizza si conferma tra le scelte preferite da portare in tavola a domicilio. Lo rivela Deliveroo, in occasione della Giornata internazionale del pizzaiolo del 17 gennaio. Dal 2015 ad oggi sull'app, è stato ordinato un numero di pizze che, se messe una di fianco all’altra, arrivano a coprire una distanza di più di 3.000 km: un viaggio ideale che da Napoli arriva fino a Bruxelles, passando per Parigi e Londra. 

Ma come ordinano la pizza gli italiani? La Margherita in cima alle preferenze, davanti alla Diavola e alla Bufala. Nella speciale classifica delle città pizza lover,  Manfredonia (Fg) è in testa, seguita da Fucecchio (Fi) e Francavilla Fontana (Br). ​Sei centri di Puglia e Sicilia tra nelle prime 10 posizioni. ​Nel 2022 ordinata una quantità di pizze pari a 1.200 km coperti da pomodoro e mozzarella.

La parola ai pizzaioli

Ma cosa significa essere pizzaiolo oggi? E cosa vuol dire, in particolare, svolgere questo mestiere al di fuori dei confini nazionali? 

Francesco Terracciano, pugliese di 31 anni, lavora a Bruxelles e sforna quotidianamente pizze da Paolo's Idea Pizzeria, ristorante premiato nel 2019 dallo chef tristellato Heinz Beck tra i 70 ristoranti con pizzeria nel mondo ed entrato a far parte del progetto Italian Taste. Per Francesco la pizza significa un forte attaccamento alle sue radici ed un grande senso di orgoglio nel rappresentare una delle eccellenze italiane nel mondo.

“Mi sento onorato di far conoscere all'estero la pizza, forse il piatto più conosciuto al mondo. Ho imparato a fare la pizza napoletana in Puglia e poi mi sono trasferito a Napoli per affinare l’arte, perfezionandomi sulla pizza napoletana. La pizza per me significa cultura e stile della cucina partenopea ed italiana. E impegno nel far conoscere al mondo uno dei prodotti che fanno parte della alimentazione mediterranea”.

Marco Petito, invece, vive a Parigi da 7 anni e lavora da Dalmata, pizzeria specializzata in pizza napoletana. Dopo aver iniziato nella classica pizzeria di un piccolo paese in provincia di Avellino, ha voluto aprire i suoi orizzonti e lanciarsi in una nuova avventura all’estero. Un‘esperienza proficua, che gli ha consentito di imparare molto e apprendere i trucchi del mestiere anche da altri connazionali. 

“La ​ pizza un è linguaggio universale e saper fare una pizza permette anche di andare oltre alle barriere linguistiche - commenta Marco - La pizza è un piatto ancora più iconico della pasta e forse quello più consumato, simbolo per eccellenza del delivery e del take away. I francesi amano follemente la pizza e ci sono tantissime pizzerie a Parigi. Anche quelle meno note ormai propongono una pizza di qualità che non ha niente da invidiare a quella fatta in Italia. Fare la pizza qui è un po’ più complicato per via degli ingredienti che a volte sono più difficili da reperire, ma lavoriamo sempre con materie prime di altissima qualità, investendo ​ molto su prodotti freschi e genuini”.  

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