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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Giornata Mondiale del Teatro: intervista al direttore artistico del Verdi

La Fondazione Nuovo Teatro Verdi ha realizzato un video che racconta le ultime tre stagioni, con brani di Eduardo De Filippo e Paolo Grassi letti dal regista ed attore Flavio Albanese

BRINDISI - Anche quest’anno la Giornata Mondiale del Teatro, che ricorre oggi, sabato 27 marzo, sarà celebrata solo attraverso i mezzi di comunicazione e i social, senza pubblico nelle sale. Slitta, infatti, per il perdurare della pandemia, la riapertura al pubblico dei luoghi della cultura, teatri compresi. Nell’impossibilità di proporre spettacoli dal vivo, molti  teatri si sono affidati quindi alle dirette streaming per le proprie iniziative e per tenere vivo il legame con il proprio pubblico. Tra questi, il Nuovo Teatro Verdi di Brindisi, i cui spettacoli in streaming hanno registrato un grande successo di pubblico.

Per celebrare la Giornata Mondiale del Teatro, la Fondazione Nuovo Teatro Verdi ha realizzato un video che racconta le ultime tre stagioni, con brani di Eduardo De Filippo e Paolo Grassi letti dal regista ed attore Flavio Albanese. Il video sarà trasmesso oggi alle ore 14 sui canali social della fondazione e sulle pagine Facebook del Comune di Brindisi e del sindaco Riccardo Rossi. La giornata odierna però non sarà caratterizzata solo dalle celebrazioni virtuali dedicate al teatro, ma anche dalla mobilitazione nazionale dei lavoratori  e delle lavoratrici del mondo dello spettacolo e della cultura che, dopo un anno di chiusura, scenderanno in piazza con manifestazioni statiche, nel rispetto della normativa anti-Covid, per chiedere di essere considerati. In Puglia si manifesterà a Lecce e a Barletta. Per la Giornata Mondiale del Teatro, BrindisiReport ha raggiunto telefonicamente il direttore artistico del Nuovo Teatro Verdi, Carmelo Grassi. 

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Direttore, anche quest’anno la Giornata Mondiale del Teatro si celebrerà senza pubblico nelle sale. Come sta vivendo il Teatro Verdi questo momento di attesa?

“Lo sta vivendo sicuramente non bene, però diciamo che ha reagito abbastanza, nel senso che siamo reduci da una rassegna di quattro spettacoli in streaming che hanno avuto un’audience straordinaria, circa 170.000 visualizzazioni, e questa è una cosa importante. E poi oggi alle 14 andremo on line su diverse pagine Facebook e su Youtube con un video che sintetizza le ultime tre stagioni teatrali che si sono svolte al Verdi. E poi c’è un commento, con una lettera di Paolo Grassi, e anche dei brani tratti da un’intervista di Eduardo De Filippo. Naturalmente sono letti da Flavio Albanese che è un attore del Piccolo Teatro di Milano ma è un amico pugliese che si è prestato a tutto questo”.

Come è nata l’idea?

“L’idea, devo dire, insieme a Roberto Romeo che vi collabora, è venuta fuori proprio dal voler onorare, purtroppo non in presenza, questa giornata mondiale dedicata al teatro. E quindi abbiamo pensato intanto a delle tappe significative, ma anche ad evidenziare il lavoro che noi abbiamo svolto, le grandi personalità del teatro che hanno frequentato il nostro teatro. È ovviamente dedicato al nostro pubblico che speriamo di avere in presenza fra qualche tempo. Mi auguro non troppo tempo, perché noi speriamo di poter ritornare con la presenza del pubblico già da maggio.”

La pandemia ha imposto il fermo forzato del comparto cultura e spettacolo, che sta vivendo una crisi importante. Per questo i lavoratori e le lavoratrici del settore, dopo un anno difficile, nella Giornata Mondiale del Teatro si mobilitano e scendono in piazza. Quali sono le loro esigenze e le loro proposte? 

“Le loro esigenze le possiamo intendere, dopo un anno di fermo, capite bene che chi vive di teatro, chi praticamente non ha un rapporto fisso con una struttura ma vive nel momento in cui lo spettacolo si fa, è ovvio che con un anno di chiusura di tutti gli spazi teatrali e anche di spettacolo, ovviamente è in grandissima difficoltà. In più poi i ristori ad alcuni non sono arrivati per niente, perché sono i cosiddetti invisibili, cioè praticamente non riescono ad essere tracciati dal governo, dalle regioni. E questo crea una difficoltà estrema di questi lavoratori, vado dai facchini, alle mascherine ai tecnici di palcoscenico, che vengono ingaggiati giorno per giorno a seconda di quando si fa lo spettacolo. La richiesta sarebbe quella di essere in qualche maniera ristorati almeno per l’attività non svolta.”

Le dirette streaming proposte dal Teatro Verdi hanno riscosso un grande successo di pubblico e questo testimonia un amore per il teatro che è sempre vivo, nonostante il periodo che stiamo vivendo. Qual è la forza del teatro? 

“La forza del teatro è lavorare giorno per giorno sulla città, sul pubblico, sui cittadini, è essere propositivo per ogni tipo di attività culturale che si svolge in città. È questo che noi stiamo facendo oramai da diversi anni, cercando di far diventare quel teatro non il teatro di alcuni ma il teatro di tutti. Uno spazio culturale centrale per la città che possa dare non solo la rappresentazione  dello spettacolo ma anche rappresentare un luogo di cultura”. 

Guardando alla ripartenza, al post-pandemia, come dovrà essere ripensato lo spettacolo dal vivo?

“Io credo che questa esperienza dello streaming possa essere utile. Dovremmo naturalmente lavorare anche col mondo della produzione, perché non si potrà fare diversamente, e si potrebbe anche pensare a un sistema misto e cioè a uno spettacolo dal vivo sicuramente per gli spettatori che saranno in teatro, ma anche ad un’offerta in streaming a pagamento per chi da casa volesse seguire lo spettacolo. Questa potrebbe essere una novità”. 

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