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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Il mesagnese don Luigi Maria Epicoco ha presentato il suo ultimo libro da Fabio Fazio

Dal rapporto speciale con Papa Francesco al suo testo "La scelta di Enea". Di seguito alcune fasi salienti dell'interessante intervista

MESAGNE - E' uscito oggi, 10 maggio il libro La scelta di Enea - pubblicato da Rizzoli - di don Luigi Maria Epicoco. Il parroco mesagnese domenica scorsa si è collegato in diretta con Fabio Fazio nel corso della puntata del programma Che tempo che fa su Rai1. 

Don Luigi e il Papa

Editorialista de L'Osservatorio Romano, nominato da Papa Francesco come assistente ecclesiastico del Dicastero per la comunicazione, ha raccontato il momento in cui ha fatto la conoscenza del Pontefice: "Un giorno, circa tre anni fa, ho ricevuto una telefonata da un numero anonimo. Pensavo fosse un call center, e quindi risposi garbatamente ma un po' malavoglia. Invece era il Papa che aveva letto un mio testo; voleva ringraziarmi perché il mio lavoro gli era piaciuto e servito. Mi salutò dicendomi di adarlo a trovare quando sarei passato da Roma. - Continua il racconto - Io - lì per lì- dissi di si, ma mi domandai cosa volesse dire. Poi si rifece sentire dopo qualche mese ed è nato un bel rapporto di amicizia". 

"La cosa che colpisce di Papa Francesco è la disarmante umanità, la capacità di far sentire le persone a proprio agio. - prosegue don Luigi - Tante volte, guardando il suo modo di fare, mi vergogno perché - pur essendo un semplice prete - non riesco a trovare lo stesso tempo per la gente così come lui dedica delle attenzioni particolari a quelle persone invisibili che nessuno intervisterà mai".

Il libro, La scelta di Enea

"Penso che l'immaginario dell'Eneide si avvicini molto a quello che stiamo vivendo in questo momento. Enea inizia il suo viaggio a Troia, in una città in fiamme. Noi, come società, siamo in una fase di crisi e dobbiamo prendere delle decisioni; così come Enea porta il padre sulle spalle e il figlio per la mano - conciliando i temi dela vecchiaia e della giovinezza - dobbiamo ricominciare includendo e tornando all'essenziale". 

"Bisogna avere il coraggio del nuovo, ricominciare non vuol dire riprodurre al passato ma proporre qualcosa di nuovo".

Don Luigi proge un pensiero agli anziani:"Abbiamo costruito anche un commercio dietro alla vecchia delle persone, ma se viviamo in una società in cui si esiste solo se si produce è facile perdere l'umanità di fondo".

"La storia di Enea - prosegue - ci testimonia che anche noi siamo figli di profughi, figli di uomini inquieti che non sapevano dove stavano andando ma che si sono messi in viaggio. Anche questo fa capire come alle volte sia importante rischiare, non rimanere fermi e muoversi".

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