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Mobilità sostenibile: ingegnere brindisino sviluppa il progetto per una mini auto a pedalata assistita

Il brindisino Francesco Passarella, insieme al socio Sergio D’Argento, ha dato vita ad un prodotto accessibile anche a persone con età avanzata o con esigenze particolari

BRINDISI - Quando la competenza si unisce alla creatività è possibile ideare dei prodotti interessanti, che oltre ad essere funzionali si contraddistinguono per la loro particolarità visiva.

E’ quanto accaduto in seguito al progetto ideato dall’ingegnere Francesco Passarella e dal suo socio, designer originario di Bari, Sergio D’Argento. Francesco, classe ‘89, ha studiato ingegneria meccanica presso l’università del Salento e dopo alcune esperienze di lavoro in grandi aziende lontane da Brindisi, ha deciso di investire nel territorio oltre che nelle proprie capacità. Alla società fondata dai due, si deve la realizzazione di una mini auto a pedalata assistita, utile in particolare, ma non solo, per i corrieri impegnati nella consegna di prodotti. 

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“Il progetto è nato nel 2019 - afferma Francesco Passarella - in quanto abbiamo potuto osservare che nella consegna ultimo miglio spesso ci sono due principali problemi: gran parte dei corrieri utilizzano veicoli pesanti, come i tipici furgoni, anche se quasi sempre sono completamente vuoti; d’altro canto abbiamo avuto modo di appurare che i rider in bicicletta non sono sufficientemente protetti dalle intemperie della strada e da quelle meteorologiche". 

“La nostra è un’idea ancora più utile per le zone ztl - prosegue - perché volevamo dar vita ad un veicolo che fosse l’anello mancante tra le biciclette e le automobili, garantendo comfort e sicurezza; ma al contempo non è necessario il pagamento del bollo e dell'assicurazione perché il prodotto è catalogato come bicicletta a pedalata assistita".

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“Tutte le fasi del lavoro sono state eseguite nel territorio - tiene a precisare l’ingegnere -  anche grazie ad un finanziamento della regione Puglia. Il nostro obiettivo è quello di rimanere qui e svolgere una produzione in serie sin da giugno. Ci sono già diversi clienti che hanno prenotato una macchina, l’iniziativa sta andando nel verso giusto”.

“Anche una persona di una certa età o non perfettamente in forma può usarla. E’ un prodotto accessibile a persone con esigenze particolari. L’idea che abbiamo intrapreso è essenzialmente semplice, ma al comunque molto tecnologica. - Conclude - Infatti è stato un piacer aver ricevuto un premio internazionale da un ente molto conosciuto, nominato Iftomm, che si occupa di innovazione”.


 

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