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Venerdì, 9 Giugno 2023
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Mogol regala a Brindisi una serata in musica: "Questa città merita di più"

“E’ una città che ha dato tanto alla storia e merita di più”. E il commissario striglia alcuni giornalisti: “Basta con le bufale del tipo vendete la colonna romana”

BRINDISI – A Brindisi c’è la sua barca, un pezzo di cuore datato 1973 che lui chiama “pilotina”, compagna di avventure in mare sino in Turchia. A Brindisi Mogol vuole regalare una serata in musica, imbastita con i fili dei successi che ha scritto anche e soprattutto per Battisti, per dire alla città grazie: “Ha un passato grandioso e merita di più”.

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Giulio Rapetti, per tutti semplicemente Mogol, questa mattina  (30 agosto 2017) ha fatto visita a Palazzo di città, di rientro da una prima parte di vacanze e in partenza per l’altra metà, per salutare il commissario Santi Giuffré arrivato al timone di Palazzo di città e chiedere al Comune di collaborare all’evento pensato tra una chiacchierata e un’altra con Giuseppe Danese, nome e volto noti per portato nel porto di Brindisi una tappa del campionato di motonautica.

L’amicizia tra i due è nata anni fa, complice la passione di entrambi per il mare e le barche. Brindisi è il porto che Mogol ha scelto per la sua pilotina e adesso è anche la città su cui punta pensando alla musica e al talento. “Mi piacerebbe realizzare una manifestazione all’insegna dello spettacolo per tutti”, ha detto dopo aver parlato con il commissario. Costo pari a zero per il Comune, parentesi aperta e chiusa. Ingresso libero per tutta la cittadinanza, giovani in primis.

“Vorrei parlare della musica, delle canzoni e del talento di cui c’è tanto bisogno”, ha spiegato l’autore che ha regalato decine e decine di canzoni diventate colonne sonore delle giornate di almeno due generazioni. “Si chiamerà Mogol-Battisti-rock”, si è lasciato scappare a chi chiedeva qualche anticipazione.

L'evento

Quando e dove? “Presto”, è la risposta legata al tempo. Probabilmente entro il prossimo 21 settembre. Per il dove, due sono i luoghi in valutazione: il Nuovo Teatro Verdi e piazzale Lenio Flacco. Ovviamente bisogna fare i conti con la questione sicurezza. “Ci stiamo già muovendo”, dice Mogol. Da qualche giorno è tornato da Santa Maria di Leuca e a breve prenderà il largo verso Otranto.

“A Brindisi sono legatissimo. Ci penso sempre ogni volta che si dice facciamo un brindisi e sapete perché? Perché ha una bellissima storia che vorrei ricordare: i romani mandavano i figli a studiare in Grecia e quando rientravano, arrivavano qui, a Brindisi e li salutavano appunto con un brindisi”, ha raccontato.

“Oggi ho scoperto un commissario che lavora come un sindaco vero perché un uomo che ci tiene a questa città. Anche io voglio servire Brindisi e mi auguro che lo stesso facciano tutti i cittadini”,  ha aggiunto rivolgendosi a Giuffré. “Si chiama Santi, un riferimento a tutti i santi”, ha scherzato.

Il commissario e le bufale

Il sorriso del commissario ha lasciato il posto a un’espressione diversa poco dopo, quando ha detto no alle bufale sparate su alcune testate giornalistiche: “Non possiamo passare tutto il giorno a smentire situazioni del tipo: ‘abbiamo saputo da uno che sta a Melbourne che state vendendo la colonna romana’. Basta. Non se ne può più”, ha detto. “Un’altra cosa: non siamo in campagna elettorale e diciamo no a qualsiasi manipolazione, ci auguriamo che i giornalisti continuino a svolgere il fondamentale compito di essere cerniera con la città che, mi permetto di ricordare, ha una serie di problemi da risolvere. Oltre a quello dei rifiuti. Stiamo lavorando, abbiate fede”. 

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