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Notte della Taranta 2022: "La pizzica di San Vito" è tornata a casa

Un evento ricco di cultura, tanto da raccontare la storia di un territorio intero. Ecco com'è andata la tappa brindisina de "La Notte della Taranta 2022", che ha avuto luogo ieri sera (5 agosto) a San Vito dei Normani

SAN VITO DEI NORMANNI - Ci sono comunità "sempre vive" grazie alla loro cultura. Luoghi in cui la memoria viene tenuta stretta e conservata gelosamente. 

E' il caso di San Vito dei Normanni, Comune noto per la sua grande tradizione di pizzica. 

Ieri sera (5 agosto) tanta gente si è riversata presso Piazza Municipio, per assistere alla serata de La Notte della Taranta 2022. L'unica "tappa brindisina" della nota rassegna musicale, che si concluderà - come da consuetudine - a Melpignano (Le) in data 27 agosto.

La festa della gente comune

Una folla ha assistito e danzato gioiosa al concerto. A salire sul palco sono stati prima Antonio Castrignanò e Taranta Sound, poi l'Orchestra ufficiale de La Notte della Taranta.

Ad anticipare le esibizioni - però - un laboratorio a cielo aperto che aveva l'intento di offrire delle lezioni sulla tipica danza salentina. La festa, infatti, non ha riguardato solo i musicisti che hanno suonato, ma anche una ronda di "appassionati tarantati" - fatta da gente comune - che ha iniziato a danzare prima che iniziasse concerto. 

I partecipanti, ad un certo punto, hanno invocato la caratteristica "Pizzica di San Vito": brano nato proprio nel Comune del Brindisino, e che ora è uno dei pezzi più noti all'interno dei repertori di pizzica. Il seguente video, la cui diffusione a BrindisiReport.it è stata geltimente concessa dalla pagina L'isola di Omero - testimonia quanto accaduto.

Felicità, voglia di imparare, di divertirsi, e di rievocare le tradizioni locali. Tutto questo ha avvicinato i sanvitesi e non solo. Numerosa la gente accorsa da altri paesi limitrofi, e tra la folla è stato facile sentire - anche - la voce di qualche turista straniero. 

"La pizzica nu more mai" proprio come ha detto l'artista Antonio Castrignanò sul palco. Perché la cultura di un posto è fatta dalla gente comune: quella affetta dalle fatiche quotidiane, dai problemi di cui troppo poco si parla, ma che poi è in grado di dar vita ad uno spettacolo come quello di ieri sera. 

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