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Martedì, 23 Aprile 2024
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Mesagne, svelato lo scherzo televisivo ad Elisabetta Gregoraci

La trasmissione "Scherzi a parte", in onda ieri sera (16 ottobre) su canale 5, ha messo in onda la performance satirica - girata a Mesagne - "ai danni" di Elisabetta Gregoraci. La città messapica appare come un piccolissimo borgo pugliese, l'ideale in cui promuovere le tipicità regionali

MESAGNE - E' andato in onda ieri sera (16 ottobre), su canale 5, lo scherzo ad Elisabetta Gregoraci girato nei mesi scorsi a Mesagne. Un'occasione attesa da molte persone, perché il tutto era stato registrato in sordina senza svelare nulla (o quasi) agli abitanti. 

Qual era lo scherzo

Arrivata presso la centralissima Piazza Orsini del Balzo, per girare un finto spot promozionale della Regione Puglia, la showgirl si è da subito imbattuta in un'altra figura che doveva esser presente - come lei - nel video. 

Si tratta di Fabrizia, una giovane pugliese introdotta a quella performance pubblicitaria dal nonno, e che sarebbe dovuta comparire insieme alla Gregoraci nelle riprese, ma senza dire una parola. Cosa che evidentemente non ha fatto. 

L'intento dello scherzo - infatti - era quello di far esasperare la conduttrice del Battiti live, per mezzo dell'intromissione di Fabrizia in ogni decisione da prendere nello svolgimento del lavoro.

Per fare ciò, la complice pugliese ha scavalcato il regista nel proprio ruolo ed ha trattato male gli altri interpreti del video; così facendo ha irritato da subito Elisabetta Gregoraci, fino ad arrivare allo scontro con quest'ultima. 

"Tu non sei pugliese, questa zona è mia" ha affermato l'attrice con l'intento di portare a termine lo scherzo, nei confronti di un'incredula Gregoraci, e prima di chiuderla a chiave nel camerino. 

Una volta che l'ex moglie di Briatore è riuscita ad uscire dalla stanza del trucco, la banda comunale - presente all'esterno - ha suonato la celebre e riconoscibilissima musica di Scherzi a parte

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La pubblicità al territorio

Il fatto che Mesagne sia stata la location dello scherzo - indubbiamente - appare come un elemento tale da donare visibilità alla zona e alla città. Va segnalato, però, come i meccanismi televisivi ricreino spesso un mondo ideale, talvolta distinto da quello che si può constatare realmente.  

L'idea di Mesagne come "paesino" (citazione del conduttore Enrico Papi) che aveva sicuramente l'intento di far apparire la zona delle riprese come un borgo, di quelli tipici di una Puglia arcaica, ne è l'esempio più lampante. Di questo è complice il fatto che le riprese siano state svolte esclusivamente in una singola parte del centro storico, pressoché all'ora di pranzo, quando la gente non è in giro. 

Sicuramente Mesagne non rispecchia i canoni della città metropolitana, ma da un centro che - al netto delle partenze che hanno interessato tutto il sud Italia negli ultimi anni - attualmente conta almeno 25.000 abitanti, non è accomunabile ad un borgo di 200-300 anime. 

Altra malformazione è l'eterna confusione del dialetto. L'obbligo di semplificare nei media nazionali è impellente, e quasi sempre pugliese è sinonimo di barese. La componente salentina - senza considerare neppure, all'interno di essa, la radice brindisina - viene totalmente estromessa. Così facendo, si tendono ad appianare le diversità storico-culturali a favore di una univocità che - semplicemente - non esiste. 

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